Europei Volley Maschili 2013
“Fuoco, acqua, elettricità”: non è il Safari che cantano Jovanotti e Giuliano Sangiorgi. È Cavalese oggi: intorno alle vette arrotondate delle montagne c’è stata una riunione di nuvole. Nere, cariche di un’elettricità che ha fatto rimbombare nella valle tutti i decibel del vocione dei tuoni. L’acqua che ha invaso la giornata di oggi non è stata quella fredda del temporale, ma quella clorata della piscina.
Prendi una tranquilla mattinata in mezzo ai monti. Pensi di fare una nuotata per tenerti in allenamento e all’improvviso ti ritrovi, nella corsia di fianco, quei quindici ragazzi un po’ diversi da quelli che di solito incontri durante le ore di nuoto libero. L’Italvolley è così piena di carità da elargire un paio di ore di felicità ai nostri occhi stanchi della routine. Gran bella virtù, questa, come lo è la generosità che contraddistingue i singoli, sempre disponibili a incontrare gli appassionati che vogliono fare gli auguri in vista degli Europei. Sì, proprio gli auguri: potete stare certi che la superstizione non ha pudore e che qualcuno si è profuso in gesti scaramantici molto decisi. Sempre con un sorriso, of course. Vi lasciamo indovinare chi sarà stato – e se volete scrivetecelo.
Per la cronaca gli Azzurri non se la cavano affatto male nemmeno in versione «sirenetti».
Fuori dall’acqua si accende il fuoco che riscalda il palazzetto durante l’allenamento del pomeriggio: se i perfezionisti si lasciano andare a qualche scatto d’«ira» durante gli esercizi è solo perché non vogliono sbagliare mai. La perfezione è sempre l’obiettivo dei vincenti.