Volley Maschile A1 – Rumori all’interno del Pala Evangelisti di Perugia: “Wroom….Room…Boing Boing….”. “Si può sapere che stai facendo?!” – dice uno. “Faccio le prove” – risponde il 22. “Le prove di che?” – incalza ancora il primo. “Delle foto! Scusa quando ci inquadrano per la moviola voglio essere carino, già siamo tutti deformati! Almeno un sorriso, giusto per far vedere a casa che va tutto bene“. “Tu sei tutto matto n.22!“. – (Foto Zanutto)
Così si sono scaldati i palloni Mikasa prima della partita fra Sir Safety Banca di Mantignana Perugia e Copra Elior Piacenza; forse lo sentivano fra le fibre che sarebbe stata una partita intensa e che sarebbero state fatte ben sei chiamate del Video Check. “Me lo sentivo sì – spiega uno di loro -, hai visto da dove prendono la palla quei giganti? Sfido io a vederla bene“. Eppure gli arbitri sono stati smentiti una sola volta, le altre chiamate hanno sempre confermato la loro decisione.
Anche in questa occasione la Copra si è confermata una validissima candidata al successo finale, vittoria per 3-1 (28-26, 23-25, 24-26, 12-25), sudata e lottata punto a punto con incredibili rimonte da parte di tutte e due le squadre che hanno dato prova di saper giocare una grande pallavolo. Alla Sir Safety è mancata l’aggressività – per dirla con le parole del suo allenatore – che gli avrebbe consentito di portare a casa il secondo set nel quale conducevano con un vantaggio di +4 (20-26), ma poi, perso anche il terzo parziale appena di un punto (24-26) qualcosa si è incrinato nella metà campo dei Block Devils, un click mentale che li ha mandati negli spogliatoi con un set di anticipo. E’ stata comunque una bella partita e Piacenza ha saputo meritare i tre punti contando sulla battuta (7 ace), una positività in attacco sempre alta (54% finale), a muro (9 punti) e in difesa: nelle retrovie della Copra non cadeva un pallone. La Sir Safety alla lunga ha pagato la solidità degli ospiti e l’attacco di si è sbriciolato sotto il muro di Simon e compagni: 37% finale non rende giustizia ad alcune eccellenze mostrate da Atanasijevic e Petric.
Ora la pausa dovuta alla Gran Champions Cup consentirà agli allenatori di rifare il punto con i propri giocatori, e mentre si attendono i risultati di Trento e Verona, Piacenza resta agganciata alla parte alta della classifica con 11 punti, mentre la Sir resta ferma a quota 6.
Le paropagelle di questa partita hanno come filo conduttore i personaggi che popolano la canzone #BarMario di Luciano Ligabue, una passione forte quanto la pallavolo.
Slobodan Kovac. Iniziamo dall’allenatore della Sir Safety al quale assegniamo il ruolo del padrone del vagone: Mario. ‘Boban’ prova dare un “colpo di straccio” con i cambi come quando sceglie di mandare in campo Paolucci al posto di Mitic al palleggio e poi quando innesta Della Lunga per Vujevic. “Impreca e sbuffa” – sicuramente, nel quarto set quando vede i suoi viaggiare ai minimi. Alla fine “manda tutti a nanna e poi chiude il bar”….presto si torna al balcone, pardon, sul tafaflex e ci sarà tempo per lavorare. #Mario
Aleksandar Atanasijevic. Un primo set giocato da solo, 75% in attacco e lo stupore sulle facce del pubblico di Perugia valevano già da soli il prezzo del biglietto. Poi col passare dei set un po’ si spegne, tranne al servizio dove continua a menare, ma è a lui che i palleggiatori si rivolgono quando ci sono punti bollenti da chiudere. 21 punti, top scorer del match, lui “segna il territorio a suo modo, che sia ben chiaro a qualsiasi altro felino” che è lui il re dell’attacco di Perugia. #IlGatto
Nemanija Petric, Goran Vujevic, Konstantin Cupkovic, Dore Della Lunga. Ci provano gli schiacciatori della Sir a “sfasciare il biliardino” – metafora per il muro della Copra – e di “casino” ne fanno tanto perché quando mettono a terra i palloni il Pala Evangelisti esplode. Ma 22 punti in quattro non sono molto, anche perché poi se arriva il Grosso. #IQuattroDelBigliardino
Robertlandy Simon. A lui facciamo interpretare la parte di quello che “tira via le palline” e, di fatto, chiude i giochi. Prima con la battuta (nel terzo set è l’autore della rimonta di Piacenza con cinque turni consecutivi al servizio) e infatti mette a segno anche 4 ace. Poi quando “si alza” a muro diventa davvero difficile avere uno spiraglio di luce (3 punti diretti). Individuato come migliore in campo, realizza un totale dei 17 punti con un sontuoso 77% in attacco. #IlGrosso
Samuele Papi. Una classe di ferro e diamante quella de ‘O Fenomeno’, quarant’anni e non sentirli da nessuna parte. Prestazione eccelsa in ricezione e difesa, un attacco che fa sognare: 15 punti dei 16 totali vengono dalla prima linea, mette anche una mano e il conto è fatto. E’ incredibile che lui “con le dita faccia un numero esagerato, proprio impossibile”? No. #IlCavaliere
Alessandro Fei. Eccone un altro che di salti ne ha fatti diversi e ancora gioca partite di altissimo livello. Sempre presente in campo, si vede che è nato come entrale e sbaglia solo uno dei palloni servitegli da De Cecco: 10 punti (77%), 3 muri e 2 ace. Fei prima “urla per una primiera”, poi vede che ne ha fatti più del doppio. #Bistecca
Risultati/Classifiche/Calendari Volley Maschile A1
Sir Safety Banca Di Mantignana Perugia-Casa Modena 1-3
Parziali: 28-26, 23-25, 24-26, 12-25
Sir Safety Banca Di Mantignana Perugia: Mitic, Atanasijevic, Buti 5, Barone 5, Petric 11, Vujevic 5, Giovi (libero). Semenzato, Cupkovic 3, Della Lunga 3, Paolucci 3, Fanuli (L2). NE Della Corte. All. Kovac
Copra Elior Piacenza: De Cecco 1, Vettori 6, Fei 15, Simon 17, Papi 16, Kaliberda 14, Marra (L), Le Roux 7, Tencati, NE. Partenio, Smerilli, Zlatanov, Husaj All. Monti
Arbitri: Cappello – Tanasi
Le Cifre – Perugia: 13 b.s., 6 ace, 54% ric. pos., 42% ric. prf., 37% att., 8 muri. Piacenza: 18 b.s., 7 ace, 45% ric. pos., 36% ric. prf., 54% att., 9muri.