Londra-Verona solo andata: l’espresso di Dante Boninfante fa tappa nella città veneta dopo il bronzo alle Olimpiadi e la passata stagione vissuta all’estero per la prima volta. Qatar e Polonia, al PGE Skra Belchatow dove è stato compagno di squadra di Atanasijevic. Ricomincia da 36: dopo 16 anni di serie A (di cui uno soltanto in A2, nel 1998 a Salerno), il palleggiatore di Battipaglia ha iniziato una nuova avventura alla Calzedonia Verona insieme ad Andrea Giani. Quanto possa essere appagato dalla carriera è facile dirlo: per niente. Quanto abbia voglia di combattere nuove sfide scopritelo leggendo le risposte che ci ha dato (Leggi tutti i “25° punto”).
La tua definizione di pallavolo?
Passione.
Quando hai iniziato a giocare?
A nove anni.
Il momento più bello della tua carriera?
Bronzo alle Olimpiadi.
Il punto più importante che hai fatto?
Devo ancora farlo.
Il trofeo che vorresti conquistare?
Un campionato con Verona.
Per chi o che cosa rinunceresti alla pallavolo?
Per la mia famiglia.
Che musica ascolti prima di entrare in campo?
I Pearl Jam.
Il tuo idolo sportivo?
Alessandro Del Piero.
La tua qualità fisica migliore
…non ce l’ho.
La qualità morale che ammiri negli altri
La volontà.
Un pregio e un difetto del tuo carattere?
Sono troppo buono.
L’ultima volta che hai pianto?
Quando è morto mio nonno.
Il tuo vizio peggiore?
Il fumo.
La pazzia più grande fatta per amore?
La quantità incredibile di km.
Cosa ti conquista di una donna?
Il carattere.
Hai mai tradito?
No.
Faresti un calendario nudo?
No, nessuno lo comprerebbe.
Cita una massima sportiva.
No pay, no play.
Se fossi una città saresti…
Londra.
Se fossi un film saresti…
“Star Wars”.
Se fossi un libro saresti…
“Hannibal”.
Se fossi un cibo saresti…
Una costata.
Se fossi un animale saresti…
Il mio labrador.
Per che cosa vorresti essere ricordato?
Per le mie qualità, sia sportive che morali.
Svela una battuta da spogliatoio.
Basta andare a cagare, Jack! (riferito a Bellei)
foto©Zanutto