A Ortona ci si prepara al Natale con tanta gioia e i doni portati dai 3 punti conquistati dalla Sieco Service Impavida contro il Caffè Aiello Corigliano. Un 3-1 con tanti risvolti tecnici e psicologici, tanti quanti le statuine del presepe, tema di queste paropagelle.
PALLA SU PALLA – Da lontano arrivano quelli che dovevano essere i Re Magi di Corigliano: con Williams (appena arrivato e già fondamentale), Cernic e Bortolozzo il presepe è calabrese, nonostante Ortona fosse in vantaggio all’inizio (con Gemmi in posto 2 e Cetrullo in panchina per la condizione fisica non ottimale). Le belle statuine di casa si sciolgono nel 2° set, ma lasciano spazio a Corigliano, che pur senza impressionare riesce a portarsi in vantaggio. Sul 20-23 il palazzetto si stava svuotando di fronte a una sconfitta che avrebbe aggravato una situazione già abbastanza scintillante. Invece gli “Impavidi” hanno tirato fuori proprio quello ci voleva: il carattere. Gli attributi. Ingresso di Di Meo, due set point annullati, muro del vantaggio e poi del pianto – per Corigliano, che perde il set.
Il 3° set è la perfezione artigianale dell’arte ortense del muro (3-0), della battuta (2-0), dell’attacco (62% contro il 52%). Di Meo e Galliani (15 punti in due in questo parziale) sono come il bue e l’asinello che tengono al caldo le certezze di Ortona. Certezze che sembrano sgretolarsi nel 4° set: l’incostanza dei padroni di casa, gli errori gratuiti, Williams e Borgogno che marciano veloci verso la stella cometa del tie-break (18-21). Nel finale San Tommaso (patrono locale) vestito da Nicolas Bruno fa il miracolo: recupero e vittoria con la firma di Galliani. Toccare per credere. Dal porto di Ortona salpano le nuvole nere portate dalle ultime due sconfitte e nel presepe arriva Gesù Bambino; i Magi di Corigliano, invece, si allontanano a mani vuote e con la delusione di avere interrotto il cammino in crescendo intrapreso dall’arrivo in panchina di Totire, che deve trovare la quadratura tra i tanti giovani e gli esperti Tomasello e Fabroni.
Le “paropagelle”
Pietro Di Meo. Tutti vorrebbero essere lui, almeno per questa serata: relegato immeritatamente nelle retrovie del presepe, entra in campo sul 21-23 del 2° set (con la squadra in svantaggio 1-0) e tutto si illumina della divina luce del bel gioco. L’Impavida cambia volto e inizia a giocare compatta e concentrata e lui da posto 2 abbaglia facendo male agli occhi del muro e della difesa. Non si vince mai da soli, ma Di Meo è stato determinante per svoltare una partita dalle premesse buie. 14 punti, 62% in attacco: #Salvatore
Andrea Galliani. Anche le stelle a volte sono intermittenti e l’inizio di partita con i due muri subiti faceva intravvedere della foschia. Un po’ di sregolatezza, poi tanto genio: si scaglia sul muro come una pioggia di meteoriti, ci aggiunge pipe e battute insidiose. Cala nel 2° set, si riprende quando Ortona stava annaspando (13-16) e con l’ingresso di Di Meo diventa la luce che guida l’attacco (100% nel 3° set). Fa i numeri, e sono cifre luminose: 24 punti (69%), 4 muri, 2 ace. #StellaCometa
Michele Simoni e Nicolas Bruno. 13 punti il centrale, 11 la banda: tengono al caldo la mangiatoia, Simoni a tratti è trascinante in attacco (73%) e in battuta (1 ace), Bruno è determinante nel finale di partita mantenendo la lucidità necessaria per recuperare lo svantaggio e vincere. #Bue&Asinello
Matej Cernic. Pecorella smarrita nel presepe di Corigliano: non incide né in attacco né in battuta, chiude con 8 punti e il 35% in attacco. Dovrebbe essere il punto di riferimento d’esperienza, si ritrova sbiadito nel gioco poco efficace della squadra. #PecorellaSmarrita
Lincoln Williams. Il canguro di posto 2 si sta ambientando in fretta (è alla seconda partita) e i suoi 18 punti li ha messi giù. Troppo incostante, però, per essere capanna sotto cui tenere al sicuro l’attacco di Corigliano: alterna diagonali che si attaccano alla giugulare della difesa a momenti in cui le pareti si fanno evanescenti come le percentuali che crollano. #CapannaFragile
Luca Borgogno. Unico rappresentate del trio d’attacco degno di nota, si fa carico di tutti i doni: l’oro dei 20 punti (64%), l’incenso dei 2 muri punto, la mirra di trascinare (o almeno provarci) la squadra nel 4° set alla ricerca del tie-break. #ReMagio
SIECO SERVICE ORTONA – CAFFE’ AIELLO CORIGLIANO 3-1
PARZIALI: 21-25 (25’); 26-24 (30’); 25-19 (25’); 25-23 (28’); tot.: 1h48’.
SIECO SERVICE ORTONA: Simoni (13), Guidone, Bruno (11), Matricardi, Galliani (24), Gemmi (5), Sborgia (4), Di Meo (14), Lanci, Zito (L). Non entrati: Cetrullo, Pappadà (L), Orsini. All.: Nunzio Lanci.
CAFFE’ AIELLO CORIGLIANO: Fabroni (1), Williams (18), Cernic (8), Tosi, Santucci (L), Tomasello (8), Bortolozzo (14), Borgogno (20), Galaverna (2). Non entrati: Ritacco, Festi, Rivan (L), Russo. All.: Michele Totire.
ARBITRI: MORGILLO Davide di Acerra (NA) e GASPARRO Mariano di Agropoli (SA).
NOTE: Sieco Service Ortona: bs 11; ace 4; muri 8; errori 26; ricezione 58% (perf. 36%); attacco 55%. Caffè Aiello Corigliano: bs 18; ace 2; muri 9; errori 20; ricezione 48% (perf. 35%); attacco 54%.
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