World League Volley – Le Paropagelle di Italia-Australia

World League Volley – Era importante vincere. Più che per questioni di accoppiamenti in vista delle semifinali, per questioni di
testa. Era importante una prestazione cinica e chirurgica, più per convincere gli altri, per convincere noi
stessi. E ce l’abbiamo fatta.
A ‘sto giro coach Berruto lascia a riposo capitan Birarelli, dando spazio a un Simone Buti gasato come non
mai. A chiudere le saracinesche a muro insieme a lui, ancora Matteo Piano. Dragan Travica in regia, lo Zar
sulla diagonale, Parodi e Lanza per il posto quattro. Immancabile poi, il nostro superman tascabile Totò
Rossini ad aspirare il taraflex.
Per gli australiani Sukochev al palleggio ed Edgar sulla diagonale, Zingel e Mote al centro, Sanderson e
White schiacciatori; Perry il giovanissimo libero.
Non c’è storia nel primo set. Vola via liscio, facile e veloce. Lo chiudiamo 14-25 perché ci riesce davvero
tutto bene. Dragan è ispiratissimo e ci tiene a far vedere come gioca bene il suo amicone Simone (Buti). Sul
cielo di Firenze piovono primi tempi e tese al centro che è una meraviglia.
Più equilibrati secondo e terzo set, che procedono punto a punto. Ma il divario tecnico e tattico è grande, e
i nostri non sono in vena di regali. Entrano anche i giovani, prima Anzani per Piano, poi Randazzo per
Parodi. Ma poco cambia. Nonostante qualche errore sui finali di set, chiudiamo le palle che contano, ci
portiamo a casa con un 22-25 e 21-25 anche gli ultimi parziali, e alle semifinali col Brasile ci arriviamo da
prima della classe.
Per le paropagelle di oggi vogliamo ispirarci alle vecchie hit che hanno infuocato le nostre estati
adolescenziali col mitico Festivalbar. Ed invitiamo i nostri lettori più giovani ad andare a vedere su youtube
qualche video perché voi davvero non avete idea di cosa ci hanno potuto regalare gli anni ’90 in quanto a
trashiumine. Al confronto Lady Gaga e Miley Cyrus sono regine di eleganza.
Ma veniamo a noi.
Ivan Zaytsev: ennesima prestazione coi fiocchi. Ma come si fa a lasciarlo andare via dall’Italia vedendolo
giocare a QUESTI livelli? Doveroso dedicargli #pleaseDontGo degli Double You
Pippo Lanza: guanciotte rosee e braccio caldo per lo schiacciatore della Diatec. A chi si domandava e
preoccupava del piccolo infortunio di Kovar lui risponde con una prestazione eccellente “io ci sono”. E noi
gli schiacciamo il nostro 5, con #GimmeFive del mitico Jovanotti
Simone Buti: giocare col suo amicone Dragan gli piace, e si vede. E a noi piace vederli insieme. Gasato ed
esaltato, agli australiani mostra senza paura i suoi bicipiti, perché #ciVuoleUnFisicoBestiale per giocare così.
Matteo Piano: se pensavate che le urla isteriche fossero tutte per lo Zar, vi sbagliavate. I suoi tentacoli
fanno impazzire gli avversari, il suo dolce visino le ragazze di mezza Italia. Per noi è #allThatSheWants delle
All Saints
Dragan Travica: la Russia gli ha dato tante soddisfazioni quest’anno, facendolo salire sul gradino più alto del
podio. Ora noi vogliamo speriamo che arrivi QUELLA vittoria che conta anche in #unEstateItaliana
Apriamo ora una piccola parentesi e dedichiamo una miniparopagella anche al nostro amicone Spiridonov e
alla sua Russia che saluta questa World League. Siamo veramente amareggiati ed affranti. Per lui
#cryingAtTheDiscoteque …. a BOMBA!
Australia – Italia 0-3 (14-25, 22-25, 21-25)
Australia: Zingel 4, Sanderson 2, Edgar 20, White 7, Perry L, Mote 6, Sukochev 1, Douglas-Powell; N.E:
Dosanjh, Carroll, Guymer.
Italia: Parodi 5, Vettori 1, Rossini L, Zaytsev 15, Lanza 12, Buti 8, Travica 1, Piano 4, Baranowicz, Giovi,
Anzani 4, Randazzo 3; N.E: Kovar, Birarelli.Arbitri: Wang N. [CHN] & Zenovich A. [RUS] Spettatori: 7.100

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