#Poland2014 – L’Italia stecca la prima contro l’Iran. Il risultato finale è di 3-1 e comincia male quest’avventura mondiale per gli uomini di Mauro Berruto che a partire da ora devono anzitutto recuperare energia mentale (quella che oggi in campo proprio non si è vista), capire che per vincere le partite in questi mondiali serve tranquillità, serve andare oltre i propri errori, serve tirare fuori le palle nei momenti topici e sicuramente non serve regalare punti ed errori ad una squadra come l’Iran che mette in campo una pallavolo di qualità: intensa, dalle altezze importanti e dalla seconda linea pimpante sia in fase difensiva (ottima correlazione col muro) che in fase d’attacco. Partita piena di errori da entrambe le parti quella andata in scena a Croacovia e alla fine dei quattro set l’Italia avrà regalato 34 punti (no dico, 34) agli avversari: più di un set intero, quasi un set e pezzo. Un bottino che proprio non ci sta se si vuole passare la fase a gironi (perchè per pensare in grande, bisogna prima fare i piccoli passi). Altro grande gap tra le due squadre, quello a muro: 8-15 è il parziale in questo fondamentale a favore dell’Iran mentre in fatto di ace, siamo 3-5 sempre per gli asiatici. L’Italia attacca con una percentuale sotto il 40% e la rabbia più grande è che nel terzo set gli Azzurri erano avanti al secondo time out tecnico per 16-14; e poi di tre punti sul 18-15. E certamente, non è servendo su un piatto d’argento all’Iran la possibilità di risalire la china che si possono vincere le gare. Il quarto set è un misto di agonia – con l’Iran sempre avanti e l’Italia a rincorrere – e speranza che va praticamente tutta nelle mani di Ivan Zaytsev. Che, però, chiaramente, non basta e non può bastare neanche in futuro. Il prossimo match (conviene pensare già a quello) è contro la Francia, martedì 2 settembre alle ore 20.15, diretta su RaiSport.
PAROPAGELLE
Dragan Travica – Non è proprio giornata. Distribuisce il gioco con padronanza solo per una parte del 2° set e per la fase centrale del 3°. Ma non può bastare. Non si trova praticamente mai con Jiri Kovar che spesso usa il pallonetto come attacco migliore, lascia molto in disparte Simone Parodi e il gioco al centro non inganna quasi mai i centrali iraniani. #GiornataDiEmme
Ivan Zaytsev – Per lui, parla chiaro già il tabellino: 19 punti, la responsabilità di attaccare praticamente sempre, di tirare scaldabagni che delle volte vengono murati. Rimane un terminale d’attacco che definire fondamentale pare davvero troppo poco. #SeNonCiFosse?
Jiri Kovar – Non è giornata neanche per lui anche se in difesa fa vedere buone cose. Gli errori sono tanti: in battuta, qualche ace subito in ricezione e un attacco che proprio oggi di andare giù non ne vuol sapere. #AncheNo
Simone Buti – Tiene bene il campo. Star dietro a Marouf e alle sue morbide mani che servono alla grande le bocche di fuoco iraniane non è facile. Ma in attacco quando viene chiamato in causa risponde (4 punti per lui in attacco e 3 a muro). Seyed è un pessimo cliente e per Buti ci sono fiammate e tanta grinta che, in mezzo agli errori del team italia, sembrano quasi un raggio di sole. #CheFatica
Emanuele Birarelli – In ombra il capitano, mette a referto 4 punti in attacco e altrettanti a muro con tanti chilometri macinati ad un metro alla volta lungo la rete. A muro, anche lui vede i sorci verdi e anche per il Bira nazionale vale lo stesso discorso di Buti: grinta e determinazione di un centrale non bastano. #CheFaticaDue
Simone Parodi – Il suo primo punto arriva nel secondo set e, alla fine, ne avrà collezionati solo 3 (1 dai nove metri). In certi momenti è proprio nascosto, Travica non lo serve, non lo chiama in causa. E giocare così è difficile. #NonPresente
Totò Rossini – Anche lui risente delle difficoltà mentali della squadra azzurra. Delle volte è fuori posizione in difesa – e son momenti topici e importanti – e anche per quanto riguarda il nostro libero, beh, abbiamo visto molti Totò nettamente migliori. #SiPuòFarMoltoMeglio
Marouf – Che mani, ragazzi! Vince nettamente la sfida con Travica, gestisce tutti i suoi attaccanti come in Italia si vedeva fare da Vullo (e non stiamo esagerando), i suoi “sali e scendi” e i suoi “trenini” con il posto sei sono pallavolo da mettere negli almanacchi. #TantaRoba
Ghaemi – Mancino, fa sfaceli da ogni punto di vista: bene in attacco (8 punti per lui), bene al servizio (dai nove metri mette a segno 2 dei 5 ace dell’Iran) e viaggia bene anche a muro, dove i punti che mette a referto volando sulla rete sono 4. #Completo
Ghafour – 15 punti in attacco, 3 a muro. Marouf lo serve bene e con continuità ed è anche molto bello da vedere, pallavolisticamente parlando. Uno dei giocatori sicuramente da tenere d’occhio in questo Mondiale. #BoccaDiFuoco
ITALIA-IRAN 1- 3 (16-25 25-23 21-25 22-25)
ITALIA: Birarelli 7, Travica 5, Kovar 12, Buti 10, Zaytsev 2, Parodi 5, Rossini (L). Lanza 1, Baranowicz. Non entrati: Piano, Sabbi, Anzani, Vettori, Colaci (L). All. Berruto.
IRAN: Ghaemi 14, Ghafour 16, Marouf 2, Seyed 16, Gholami 6, Mirzajanpour 14, Zarif (L), Mahadavi, Ebadipour 1 , Tashakori, Mahmoudi 3, Non entrati: Fayazi, Faezi, Alizadeh (L). all. Kovac.
ARBITRI: Ilkiw (Can) e Zenovich (Rus).
Foto Fivb