Europei Basket Carrozzina Under 22 -E gli Azzurrini entrano nella storia. Lo erano già prima dell’ultima partita di questo Europeo perchè il massimo risultato raggiunto dal 1999 ad oggi è stato un quinto posto. E giocare oggi, per il bronzo, era di per sè il massimo raggiungibile. Ma la storia è più bella se ha un suo lieto fine. Ed eccolo il lieto fine, come ogni favola che si rispetti. La squadra allenata da coach Marco Bergna e dal suo vice Roberto Ceriscioli ha infatti battuto la Turchia nella finale per il terzo posto. E con un risultato di misura che, diciamocelo, rende la partita odierna una soddisfazione immensa: 51 a 50 (14-12; 12-14; 14-12; 11-12) al termine di un match sempre in equilibrio, teso e combattuto fino all’ultimo tiro, quando i turchi, sotto di 1, hanno avuto la possibilità di vincere con un tiro da sotto del lungo Tasdemir. Decisiva la prestazione di Filippo Carossino che, dopo una semifinale opaca, si riscatta in pieno trascinando emotivamente e tecnicamente il gruppo azzurro e segnando 20 punti (10 su 16 dal campo) con 12 rimbalzi. Ma tutta la squadra ha giocato con una determinazione e rabbia agonistica fin qui solo intravista nel corso dell’Europeo, limitando la temuta fisicità degli avversari e tenendo alte le percentuali in attacco.
Alla sirena finale esplode la felicità di un gruppo che in questa trasferta spagnola ha saputo soffrire e superare anche momenti molto difficili. Nelle parole del capitano Giacomo Tosatto c’è tutta la gioia di chi insegue questo traguardo da anni: “Faccio parte di questo gruppo da tanto tempo e la vittoria di oggi rappresenta il coronamento di un percorso lungo e faticoso. Abbiamo creato una vera e propria famiglia nello spogliatoio e questa è stata la nostra forza. Dedico questa medaglia alla mia famiglia che mi ha fatto conoscere e amare questo sport”. Commosso anche Filippo Carossino, tra gli azzurri più attesi alla vigilia del torneo e miglior marcatore nella finale per il bronzo: “Quello che ho provato al suono della sirena è indescrivibile: ho ripensato a tutto il lavoro fatto per arrivare fin qui e a quanti sacrifici abbiamo dovuto affrontare e posso dire che senza dubbio ci meritiamo questo terzo posto. Faccio parte di un gruppo fantastico senza il quale sarebbe stato impossibile raggiungere un simile traguardo. In questo momento di gioia il mio pensiero va alla mia famiglia ma anche a Marco Carbone, l’allenatore che più di tutti mi ha fatto crescere come uomo e giocatore, e a tutti i ragazzi con cui ho condiviso la mia esperienza con l’Under e che non erano qui a Saragozza”.
Sicuramente positivo il bilancio tracciato dallo staff tecnico, in primis dall’allenatore Marco Bergna: “Abbiamo giocato con il cuore, questo ci ha fatto vincere oggi. Questa medaglia è il coronamento di un progetto iniziato 4 anni fa e la dimostrazione che il movimento del basket in carrozzina italiano è vivo più che mai”. Gli fa eco Dionigi Cappelletti, responsabile Tecnico delle Rappresentative Nazionali FIPIC, presente anch’esso a Saragozza: “Oggi abbiamo ottenuto un risultato storico ma programmato. Io sono entrato nel mondo del basket in carrozzina 4 anni fa proprio con la Nazionale Under e posso testimoniare la qualità del lavoro svolto fin qui, sia dallo staff tecnico che dalla Federazione. Spero che questa medaglia possa dare ulteriori motivazioni ai tanti ragazzi che ogni giorno si allenano con il sogno di vestire la maglia azzurra”.