Sitting Volley – Continua il viaggio nel mondo della pallavolo da seduti grazie al regolamento stilato quest’anno dalla Fipav. Dopo aver approfondito il campo di gioco, eccoci qui ad aprire un argomento semplice ma comunque fondamentale: “Squadre e partecipanti”, “palloni e pali”.
LE SQUADRE IN CAMPO
Una squadra di sitting volley, così come nella pallavolo in piedi, può essere costituita da 12 elementi, compresi due atleti con una disabilità minimale. A loro, si aggiunge un allenatore, due assistenti allenatori al massimo, un fisioterapista e un medico.
In panchina si siedono l’allenatore – che può dialogare con il secondo arbitro – un assistente allenatore e i giocatori che, nel caso in cui vogliamo riscaldarsi, possono farlo senza farlo nella zona a loro dedicata. Nulla di diverso dalla pallavolo, quindi.
Curiosità: anche nel sitting volley, il capitano non può essere il libero.
Curiosità: gli atleti possono giocare senza scarpe.
I numeri degli atleti devono essere posti sia sul petto che sulla schiena e possono andare dall’1 al 20.
E’ possibile, previa autorizzazione arbitrale, e in caso di temperatura rigida, autorizzare gli atleti a giocare con la tuta.
RETI PALI E PALLONI
La rete è alta 1 metro e 15 centimetri per gli uomini e 1 metro e 5 centimetri per le donne.
La rete è larga 0,80 metri, lunga da 6,5 a 7,00 metri.
I pali sono alti 1 metro 25 centimetri.
Nelle gare internazionali vale la regola dei tre palloni che devono girare tra i raccattapalle posti agli angoli del rettangolo che ospita il campo.
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