La Revivre Milano ha ben presente che gli ospiti del giorno sono reduci da una delle più grandi imprese che questo 2017 potrebbe conoscere ma riescono a contenere l’ansia, conducendo un buon gioco fin dagli inizi. Il set arriva sul 23 pari, quando però è Piacenza a spuntarla grazie all’ottimo fondamentale del muro. Nel secondo i padroni di casa ripropongono ed incrementano la stessa grinta, sancendo un clamoroso vantaggio. Nonostante la partita torni sul 24 pari, recuperando qualche pensiero agitato in più, Milano questa volta la spunta vincente con l’ace di Galassi. Piacenza torna decisa nel terzo set ma Milano non tarda a farsi sentire. Splendido blocco a muro di De Togni su un pallonetto di Hernandez, che riapre le speranze dei milanesi. Ma è con il muro che Piacenza si porta a casa definitivamente il set, colorato in aggiunta da ben due schiacciate vincenti del palleggiatore Hierrezuelo. Ed è sulla scia dei set precedenti che Piacenza chiude a proprio favore anche il quarto, seppur Milano non le abbia reso il gioco facile, per cui ricordiamo un attacco onorevole di Galassi e l’immancabile Skrimov dalla prima linea.
Nel sistemare le nostre dimore è comune (e tragica) esperienza di tutti imbattersi in quell’oggettistica dal sapore inutile e superfluo ricevuta dalle ormai lontane feste. Paropagella del match in onore dunque di questi #oggettiassurdi, di cui però si potrebbero riscoprire utilità interessanti.
TODOR SKRIMOV (REVIVRE MILANO): ogni partita è una battaglia ma poi ci sono quelle guerre che puoi combattere con un solo esito accettabile. È un piacere rivederlo in campo, una lusinga assistere all’ace tirato sulla linea di bordo campo. Bentornata #docciasonora, perché siamo certi che questo sia un oggetto che potrebbe essere tutt’altro che poco apprezzabile.
RAYDEL HIERREZUELO (LPR PIACENZA): il palleggiatore che ha staccato il pass per la semifinale della Coppa Italia è diventato un indiscutibile eroe sul territorio del Palabanca. Oggi però fa l’occhialino a tutte le nostre giocate più improponibili, con un’alzata molto fallosa con cui cerca di servire il suo posto quattro. Da evitare insomma, al pari del #cucchiaiocontagrammi che pesa ogni singolo granello ingerito, in grado di rovinare le migliori giornate anche al più vanitoso dei narcisi.
RICCARDO SBERTOLI (REVIVRE MILANO): in un finale di primo set tesissimo, eccoci allo scambio più entusiasmante: Milano piazza una difesa invidiabile con ogni sua arma a disposizione, a partire da Sbertoli che alza ogni pallone come se fosse l’ultimo. Comodo ed efficiente, un pò le stesse sensazioni che potrebbe regalarci un #materassinoXXL, per i pomeriggi galleggianti sulle acque o quelle trasferte da rifugiati sociali con cui potremmo sentirci lievemente meno barboni.
GABRIELE DI MARTINO (LPR PIACENZA): diamo il benvenuto a questo nuovo innesto piacentino dedicandogli qualche riga, in vista di un ritorno di campionato in cui Piacenza nulla intende salvo una buona resa dei conti. Recuperiamo allora l’immagine di un’ #amacapelosa, utile soltanto per una specifica stagione dell’anno ma di incredibile beneficio in quelle settimane.
NICHOLAS HOAG (REVIVRE MILANO): andare al servizio e sancire un vantaggio ancora più netto non è mai stato così facile e Hoag sembra proprio suggerircelo. Palla morbida ma corta su Marshall che non riesce a tenerla viva e Milano sogna, con l’ennesimo punto nel bottino. E se si parla di party occorre necessariamente avere una #vascailluminata per dare la giusta direzione ai festeggiamenti.