StreetBall – Il Cantucky non sarebbe stato possibile senza decine e decine di persone al lavoro. In cucina, dietro una console, sotto il sole cocente a chiacchierare con un microfono in mano, piuttosto che davanti ad un pc, sotto il “tendone-segreteria”. Tante sono quindi le anime di questo Cantucky, nato come torneo di StreetBall per andare alla ricerca di due finalisti (uno maschile e uno femminile) da “inviare” a Rimini come rappresentanza della zona e finito per essere un appuntamento di divertimento puro e di solidarietà con “Il sogno di Ale” (se volete sapere di che cosa si tratta, cliccate qui).
Qui sotto la gallery delle premiazioni e delle “facce da Cantucky“.
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