Lega A: Benetton Treviso, lo sfogo di coach Djordjevic dopo l’espulsione a Roma

Nella decima giornata di ritorno Acea Roma ha avuto la meglio sulla Benetton Treviso, al termine di una partita infinita, adrenalinica e nella quale hanno influito, negli ultimi secondi, le decisioni arbitrali. A 26” dalla fine del tempo supplementare,  tecnico ed espulsione a Sasha Djordjevic costato quattro tiri liberi e possesso all’Acea Roma che ha così sorpassato e poi vinto la combattutissima partita con risultato finale 102-99.

All’indomani del fattaccio, il coach della Benetton, tramite una lettera aperta, motiva il suo gesto. Di seguito alcuni stralci del comunicato, che potete leggere in versione integrale sul sito ufficiale della Benetton Basket.

“Premetto che mi devo prendere la responsabilità di quello che è accaduto ieri davanti alla squadra e ai tifosi, l’ho detto anche ai ragazzi a fine partita in spogliatoio, la loro reazione è stata incredibile, si sono stretti attorno a me facendomi capire come questo gruppo sia fantastico, quello dei miei giocatori è stato uno degli applausi e degli abbracci in spogliatoio più belli della mia carriera, questo sono certo ci renderà ancora più uniti nel combattere in tutte le prossime partite di qui alla fine, alla caccia del nostro obiettivo…Io stavo facendo il mio lavoro, parlavo tranquillo e sotto controllo con il tavolo per concordare il time out successivo all’azione di Roma, sono stati gli arbitri a venire loro da me a rimproverarmi perché con un piede oltrepassavo la linea. In quei casi la tensione è alle stelle, secondo me è meglio non rischiare di provocare reazioni di alcun genere, ma non sono caduto nella provocazione, ho solo detto con tranquillità che stavo facendo il mio lavoro e chiamando il time out. Dopo aver parlato con due arbitri e aver chiarito tutto, ho avuto un moto di stizza lanciando l’asciugamano verso la mia panchina, ma non ce l’avevo con gli arbitri, stavo discutendo con il mio staff…in questo momento, da lontano, dal terzo arbitro che era a venti metri e non aveva partecipato alla discussione e non aveva udito quello che ci eravamo detti con i suoi colleghi, è arrivato subito il fallo tecnico che ha deciso la gara e poi l’espulsione, da qui i quattro tiri liberi.  Non avessi avuto in mano l’asciugamano  probabilmente avremmo vinto la partita.  L’ allenatore deve avere la libertà di svolgere il proprio lavoro e in momenti tesi come il finale di ieri è impensabile che la partita venga decisa in quel modo provocando una reazione e punendo un comportamento negli ultimi secondi che non si discostava da quello che normalmente io come tutti gli altri coaches del mondo teniamo in panchina durante le gare. Tra l’altro dopo l’espulsione di Tucker e la non espulsione di Becirovic il metro arbitrale nei nostri confronti è drasticamente e nettamente cambiato, sono piovuti antisportivi, tecnici, falli e infrazioni molto discutibili, spesso ho dovuto calmare i miei giocatori increduli. Sono da 30 anni in questo sport e certe cose le capisco bene. ..veri e unici protagonisti devono essere i giocatori, gli altri, noi allenatori e arbitri, siamo solo “accessori” alla partita, bisogna dare ai giocatori e solo a loro la possibilità di decidere le partite senza aiuti o condizionamenti. Gli arbitri sono quelli che dovrebbero calmare le tensioni e non alimentarle specie in momenti “caldi” come questi di fine stagione dove ci si gioca il lavoro di un anno e non è facile essere lucidi e sempre controllati….Quest’anno ho sempre voluto far capire a tutti che noi siamo vivi, vivissimi, e lotteremo fino alla fine per fare il massimo, mi sono esposto in prima persona e purtroppo vedo che questo mio atteggiamento è stato spesso penalizzato in campo da sanzioni prese solo perché cerco di fare al meglio il mio lavoro, difendendo la squadra e la società. Non voglio pagare la mia voglia di combattere sempre e non arrendersi, non lo trovo giusto ed esigo rispetto. Questi fatti accaduti ieri e altre volte quest’anno mi rammaricano perché rovinano l’impegno straordinario dei miei ragazzi. So che devo prendermi le mie responsabilità, ma come detto mi sento con la coscienza a posto e di aver fatto il mio lavoro come tutti gli altri allenatori. Ringrazio la squadra, anche ieri ha dimostrato quanto questi ragazzi e questo staff siano una cosa sola e sono convinto che questa unione potrà essere la nostra forza per raggiungere nel finale di stagione l’obiettivo che abbiamo.”

Fonte Foto: Benetton Basket

 

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