Londra 2012 – La Nazionale azzurra è ricca. Ricca di diversità, di generazioni, di nazionalità d’appartenenza. E’ ricca. Ha una come Lo Bianco, alla sua quarta Olimpiade, candidata (via facebook dai fan) a diventare portabandiera e palleggiatore capitano intelligente a mai arrendevole. C’è Carolina Costagrande, argentina di nascita e di lingua, che canta l’inno e non ha bisogno di presentazioni a livello pallavolistico. C’è Simona Gioli, 35 anni, mamma e sempre più in forma ogni anno che passa. C’è Caterina Bosetti, 18 anni e il futuro davanti. E’ un’Italia ricca che può permettersi di tenere Francesca Piccinini in panchina. La prima gara è andata, non senza qualche sbavatura (per carità) con ritmi a volte trppo adattati a quello delle avversarie meno blasonate e rodate delle azzurre. Lunedì, c’è l’Algeria e l’obiettivo è non ripetere l’errore di sedersi. Ecco la Paropagella della gara di oggi.
Caterina Bosetti: che dire di questa ragazza che fa il suo esordio vero e proprio nella Nazionale seniores (e alle Olimpiadi) a soli 18 anni? Tiene bene il campo, forse le manca un po’ di ritmo e nonostante l’emozione dimostra la consueta spavalderia in attacco. Se questo è solo l’inizio, l’Italia può già leccarsi i baffi. Talentuosa.
Antonella Del Core: è sempre stata, e lo sarà anche questa volta, l’ago della bilancia di questa Italia. L’intelligenza, la manualità e il saper gestire le situazioni. Non un bomber forse, ma un terminale che per Lo Bianco significa equilibrio. Sicurezza.
Simona Gioli: super mamma fast, con i suoi 35 anni e non sentirli, è la top scorer dell’Italia con 19 punti (9 di questi realizzati a muro). Per Barbolini e per tutta la squadra si tratta di un elemento insostituibile, di quelli che dan sicurezza. Colonna.
Lucia Bosetti: una giocatrice che quando chiamata in causa fa sempre il suo dovere. Che la si inserisca per il “giro dietro”, per rafforzare la battuta o per dar fiato alla stanca di turno, Bosetti senior dimostra di avere una freddezza incredibile. Tattica.