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Londra 2012 – Brasiliani perfetti: l’Italia nulla può…

Londra 2012 – Niente da fare. Contro i marziani l’Italia non è riuscita a far niente di quel che doveva. Eppure, quanto meno nel primo set e nella prima parte del terzo, ci ha tentato. Ha battuto con forza e senza paura ha attaccato potente, ma dall’altra parte della rete c’era un certo Sergio, lo conoscete? Bene, su delle vere e proprie bordate di Zaytsev, Savani e Fei, il “ragazzo” ha ricevuto quasi sempre in tuffo e con un “++” in testa a Bruno Razende. E che ci fai contro uno così? Giochi, provi, t’innervosisci (inevitabilmente) e sbagli. E mentre tu sbagli, sempre dall’altra parte della rete, trovi un Dante che ha una pipe deliziosa e un Lucas pazzesco in attacco e che fa ombra a muro.

Parentesi aperta e chiusa per il secondo set quando gli Azzurri erano in campo come se fossero sei persone totalmente sole (tanto che anche Berruto li ha richiamati all’unità e all’ordine).

Niente da fare, dicevamo. Si va a giocarsi il terzo posto, le medaglia di bronzo, quella che gli Azzurri hanno già vinto nel 2000, a Sidney, e che è invece sfumata nel 2008 a Pechino. Domenica, si gioca ontro la Bulgaria, oggi perdente contro la Russia. Si può fare.

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PAROPAGELLA

Cristian Savani: se ce n’è uno che ci crede, quello è Savani. Le prova tutte. Anche a non giocare da Savani: e, quindi, a non tirare ma a provare con il fioretto. Ma contro i brasiliani (in generale) e soprattutto contro i brasiliani di questa sera (in particolare) non c’era spada o fioretto che tenesse. La poca consistenza di Lasko ha messo sulle spalle del capitano tanti palloni. Ma non ha mai mollato. Fino alla fine.

Dragan Travica: perde il confronto con Bruninho che con ricezione buona fa davvero quel che vuole. Dragan invece questa sera ha subito la difficoltà di trovare soluzioni. Nessun pallone cadeva e dare primi tempi con davanti Lucas era davvero rischioso. Un compito difficile il suo, che lui stesso svolge non con sufficienza. In difficoltà.

Michal Lasko: l’ex opposto della Marmi Lanza Verona non c’è. Subisce muri (anche a uno) ed è ben lontano dalla forma per il miglior Lasko, quello che conosciamo e che mette a terra palloni in doppia cifra. Anche a muro non incide e in battua gli viene quasi sempre il “braccino”.  Berruto lo sostituisce con Fei e forse lo fa tardi. Fuori forma.

Gigi Mastrangelo: non fa la differenza come invece ha fatto contro gli Usa. A muro l’Italia è stata praticamente inesistente e il gioco di Bruninho ne è la causa principale. Wallas passa sopra al muro e il Mastro non entra mai nel gioco, neanche in attacco. Poco palpabile.

Andrea Bari: di tutto, la ricezione è forse il fondamentale che è andato meglio e il libero di Trento ha svolto una partita onesta. Insieme a Giovi, nei time out, Bari era quello che provava a tener su l’animo. Squadra.

Brasile: fantasmagorico, incredibile. Al limite della perfezione. Wallas salta come un canguro, Bruninho gestisce i suoi giocatori con facilità e bravura, Sergio prende tutto, Murillo e Dante attaccano con percentuali altissime e nei momenti che contano sanno dove mettere la palla. Lucas è in assoluto il miglior muro al mondo e Sidao gli sta solo un pelo dietro. Ma a parte tutto, quel che la dice lunga sulla mentalità vincente di questa squadra (che si aggiunge a tutto il resto) è quella palla sul 17-10 per il Brasile nel secondo set: Murillo è andato a prenderla al limite del tavolo del giornalisti, lo scambio è durato a lungo, Sergio ha recuperato un pallone già fuori dai limiti dei “9 metri per 9” azzurri e Dante  ha messo a terra il 18-10. Su tutti i palloni. Semplicemente unici (sì, anche se chiacchieroni sotto rete e fastidiosi).

BRASILE-ITALIA 3-0 (25-21 25-12 25-21)
BRASILE: Wallace 12, Dante 8, Lucas 10, Bruno 3, Murilo 15, Sidao 8. Libero: Serginho. Non entrati: Vissotto, Ricardo, Rodrigao, Giba, Thiago. All. Bernardinho.
ITALIA: Zaytsev 5, Fei 5, Lasko 6, Savani 15, Mastrangelo 4, Travica 1. Libero1: Bari. Libero2: Giovi. Papi, Parodi, Boninfante, Birarelli 1. All. Berruto.
ARBITRI: Tano (Jpn) e Al-Naama (Qat)
Spettatori: 15000. Durata set: 28, 23, 28.
Brasile: bs 13, a 5, mv 10, e 4.
Italia: bs 9, a 5, mv 3, e 10.

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