Uno sport sicuro: è questo uno dei valori promossi da Briantea84 che, grazie all’intervento della Fiba Como (Federazione Italiana Bancari e Assicurativi) e alla collaborazione con Comocuore Onlus, muove un passo importante per la salute a la sicurezza dei propri atleti. Alla società è stato donato un defibrillatore semi automatico.
Una vittoria per la vita
Dotare tutte le società sportive agonistiche e dilettantistiche di dispositivi di emergenza cardiaca rappresenta una vittoria per la vita di tutti gli sportivi e da pochi giorni è obbligo di legge, con l’approvazione del Decreto Balduzzi sulla sanità (31 ottobre). Le cronache dei tragici fatti intercorsi nell’ultimo anno non mancano di segnalare tra gli sportivi casi di morte causati da crisi cardiaca improvvisa: il cuore si ferma e la persona cade a terra priva di coscienza. In mancanza d’intervento tempestivo entro 5-7 minuti dal verificarsi dell’arresto cardiaco, la morte diventa inevitabile. L’unico modo per interrompere la fibrillazione ventricolare è uno shock elettrico, erogato grazie all’utilizzo di un defibrillatore.
La consegna ufficiale
Sabato 17 novembre al Palasport di Seveso avrà luogo la consegna di un defibrillatore semi-automatico esterno (DAE) a Briantea84. L’iniziativa avverrà nell’intervallo dell’incontro del Campionato italiano di basket in carrozzina (serie A) Unipol Briantea84-Giulianova, in programma alle ore 20.30 in via Gramsci 9 a Seveso. Ospiti della serata saranno Giovanni Ferrari ed Elena Zappa Colombo, presidente e vicepresidente di Comocuore Onlus, e Dino Merio, segretario generale della Fiba Como. Per rendere ancora più solenne questo momento, saranno presenti Enrico Ragnolini, presidente della Fip Lombardia, e l’undici volte campione del mondo di canoa Daniele Gilardoni, membro della Giunta del Coni Lombardia. Un gesto importante, reso possibile dalla donazione effettuata dalla Fiba e dall’impegno profuso da Comocuore Onlus, associazione da sempre attiva nella diffusione delle tecniche di rianimazione cardiorespiratoria e del defibrillatore semi-automatico esterno, uno strumento che, se usato tempestivamente, consente di salvare la vita a una persona colpita da arresto cardiaco.
Le parole del segretario generale della FIBA
“Da sempre la Fiba Como è sensibile nel sostenere enti e associazioni del territorio o nazionali, impegnandosi annualmente con progetti di beneficienza – ha spiegato Dino Merio, segretario generale Fiba -. Questa volta abbiamo scelto di legare due realtà che conosciamo bene e che stimiamo per il lavoro che svolgono nei rispettivi campi: Comocuore, con cui già due anni fa abbiamo collaborato per la donazione di un defibrillatore alla parrocchia del Crocefisso di Como, e Briantea84 di cui apprezziamo la serietà, la passione e l’entusiasmo nel promuovere lo sport paralimpico. È stato quindi facile unire questi esempi di eccellenza, grazie a un’iniziativa che oggi è più che mai attuale vista l’obbligatorietà del defibrillatore per tutte le società sportive”.
Le parole del presidente della Briantea84
“Siamo onorati di essere destinatari di un’iniziativa di così alto valore sociale – ha dichiarato il Presidente di Briantea84 Alfredo Marson – da anni sviluppiamo un progetto sportivo che fa della professionalità e della qualità il suo punto di forza. Il fatto di poter disporre di un dispositivo in grado di salvare delle vite umane rappresenta per noi un traguardo di inestimabile importanza. Per i responsabili dei settori sportivi societari è stata prevista la partecipazione ad un corso di formazione per l’utilizzo del dispositivo, così da garantire lo svolgimento della pratica sportiva in condizioni di massima sicurezza. Un doveroso grazie deve essere rivolto a Dino Merio che, in qualità di segretario Fiba, ha pensato a noi come beneficiari di una donazione, e a Comocuore con cui da tempo collaboriamo”.
Le parole del presidente di Comocuore
“Siamo lieti di partecipare a questa iniziativa realizzata grazie all’intervento di Fiba – ha commentato Giovanni Ferrari, presidente di Comocuore -. Si tratta di una tra le prime Società sportive che si dotano di questo apparecchio salvavita di cui auspichiamo la massima diffusione. E’ di questi giorni il decreto legge che finalmente obbliga tutti i centri sportivi a fornirsi di questa apparecchiatura, un obiettivo che perseguiamo da anni e che, abbinato alla diffusione delle tecniche di rianimazione cardiorespiratoria, sarà in grado di contrastare il fenomeno della morte improvvisa nel giovane atleta”.