Un’ottima prova corale non basta agli Houston Rockets (3-4) per abbattere i campioni in carica dei Miami Heat(6-2), letteralmente condotti alla vittoria da uno straripante James, autore di una prestazione da “solo” 38 punti, 10 rimbalzi e 6 assist, capace di ammutolire i 18.000 paganti del Toyota Center.
Dopo un primo allungo da parte degli ospiti griffato Dwane Wade, con Miami arrivata fin al +17 nel primo tempo, i padroni di casa rimettevano in equilibrio la partita grazie al solito Harden e alla grande serata offensiva del Sophomore Chandler Parson, autore di 25 punti. Il talento cristallino del barba, la vena realizzativa di Parson e i rimbalzi di Asik hanno mantenuto la partita in bilico fino agli ultimi minuti, regalando a Houston perfino un insperato vantaggio ad inizio della quarta ripresa sul 94 a d 86, prima dello scatenarsi dello show del re. Tutti gli sforzi di Houston sono stati infatti resi vani da King James, autore di un quarto quarto fenomenale nella quale ha segnato la bellezza di 15 punti, compresi gli ultimi 11 della sua squadra che hanno regalato la partita alla squadra della Florida; nonostante tutto però la partita poteva avere un finale alquanto diverso; sul punteggio di 111 a 110 in favore di Miami con 8 secondi rimasti sul cronometro, il tanto osannato nuovo acquisto Jeremy Lin ha fallito la tripla della vittoria da posizione perfetta, completamente libero da marcatura. Il terribile air ball di Lin e i due successivi liberi di Bosh hanno chiuso definitivamente la partita, perché nemmeno la preghiera allo scadere di Harden è riuscita a trovare il bersaglio.
Che la Linsanity sia già finita?
Houston: Parsons 25 (3/7, 5/10 da 3, 4/4 tl), Harden 22, Asik 19. Rimbalzi: Asik 14. Assist: Lin 6.
Miami: James 38 (9/18, 5/8 da 3, 5/8 tl), Bosh 24, Wade 19. Rimbalzi: James e Bosh 10. Assist: Wade 7.
Claudio Boni