Coppa Italia Volley Maschile -Vince la Cucine Lube Banca Marche Macerata. La sqaudra di Alberto Giuliani batte una Casa Modena in formissima alla quale è mancata la giusta cattiveria nei momenti decisivi. La Lube va così in finale contro Trento che oggi ha battuto Vibo Valentia per 3-0. A differenza del primo match, quello tra i biancorossi e Casa Modena è stata pallavolo pura, spettacolo vero, un cambiopalla che non andava giù, tanta difesa e un pubblico fantastico.
La Lube Banca Marche Macerata è stata superiore agli avversari anzitutto a muro, il doppio degli avversari: 18 contro 9. Pochi gli ace, invece, 3 per Modena e 2 per Macerata. Attacca meglio la Lube (46% contro il 41% di Modena) mentre riceve meglio la squadra di Angelo Lorenzetti con un ottimo 76% (69% della Lube).
Foto Lega
PAROPAGELLA
Dragan Travica (Macerata): Basta dire che da solo ha messo a terra 1/3 dei muri di squadra? Sono 6 i punti in questo fondamentale del regista azzurro. Due li fa in attacco e uno dai nove metri. per un totale (udite bene) di 9 punti in totale che sfiorano la doppia cifra. Vince il confronto con il futuribile Baranowicz perchè gestisce meglio i momenti clou. Marmo vero.
Gundars Celitans (Modena): L’opposto dalla rincorsa al contrario oggi aveva le polveri bagnate. Mettiamoci pure che finisce contro il cartellone pubblicitario nel tentativo di recuperare una palla. Attacca sotto il 50% (con un 43% e 14 punti) anche se è su di lui che va il peso dell’attacco biancorosso. Purtroppo il destino degli opposti che bucano il pavimento è che quando non si fanno 20 punti a partita si vede subito. Sottotono.
Sam Deroo (Modena): il martello modenese cresce di partita in partita. Oggi il suo lavoro è stato soprattutto in seconda linea dove ha ricevuto con uno splendido 84% di positività e con il 59% di perfezione (32 palle in totale ricevute). Deroo picchia forte e il ventenne Deroo farà strada, questo è certo. BRA-VIS-SI-MO
Sasa Starovic (Macerata): 21 punti non si fanno per caso (neanche se si è punti da un’ape: segno che la fine del Mondo è ancora lontana se un insetto si infiltra al Forum di Assago). L’oppostone serbo si è rivisto in tutto il suo splendore, quello di Latina con due muri all’attivo e il 53% in attacco. E pensare che quest’anno – per ovvi motivi di ritorno e rosa – è partito dalla panchina. Bentornato!
Pubblico di Modena: non ne vorrà quello di Macerata, ma i gialloblu in tribuna non smettono un secondo di cantare e, a termine della gara, sembra quasi che ad aver vinto sia proprio la squadra di Lorenzetti. Ad uno ad uno, i giocatori vengono chiamati in curva con tanto di ola finale che simboleggiano ancora una volta quello che si può definire “amore” senza paura di essere smentiti. Belli davvero.