Eurolega Basket Maschile – Siena trova consolazione nella pallacanestro. In quella che chiamano la diciottesima contrada, che non ammette discussioni. Quella che unisce in un momento così buio per la città, passata agli onori delle cronache non per il Palio e nemmeno per l’ennesima vittoria in Europa della sua Mens Sana, ma per gli scandali della sua banca, la più antica del mondo, qualcosa di più di un simbolo in città. La banca che a Siena finanzia ogni cosa e che malgrado le difficoltà che sta attraversando, ha garantito che manterrà i patti e dunque sponsorizzerà la Mens Sana fino al giugno 2014 ovvero fino alla scadenza del contratto. Poi si vedrà, mentre col calcio già a giugno 2013 i rubinetti chiuderanno. E se Mps dovesse restare, lo farà con un cospicuo ridimensionamento del budget. Ovviamente, visti i tempi. Si profila, dunque, un altro caso Benetton? Presto per dirlo, ma intanto la squadra di Luca Banchi corre forte, facendosi largo tra uno scandalo e l’altro. In Europa, nelle Top 16, solo il Real Madrid e la Montepaschi non hanno ancora perso una volta. Nella quinta giornata c’è infatti da registrare la fragorosa caduta del Cska in casa per mano dell’Unicaja. Ventiquattro ore prima, o poco meno, era stata la volta del Caja Laboral che dopo oltre 50 giorni di imbattibilità (tutto cominciò dalla rocambolesca rimonta contro l’EA7 Milano) ha alzato bandiera bianca, non senza lottare, di fronte a mister 3000 punti Juan Carlos Navarro e al suo Barcellona. E sempre per restare in tema di Siena, registriamo anche il primo successo nelle Top 16 del grande ex Simone Pianigiani che la spunta in volata sul penelopeggiante Khimki.
Siena, appunto. Che rischia con il “modesto” (attenzione alle virgolette) Besiktas, ancora al palo dopo cinque turni e sesto in Turchia, ma alla fine ne esce, meritatamente, vincitrice anche se per portare a casa il quinto successo di fila ha dovuto sudarlo più del previsto. Senza Ress, coach Banchi perdeva un’altra (l’ennesima) pedina nelle rotazioni, già abbastanza limitate, nel settore lunghi. Forse la più preziosa. Benjamin Eze parte in quintetto, ma questa volta non per “accorciare” la partita al lungo della Nazionale azzurra. Big Ben dà importanti segnali di vita, segna otto punti, schiaccia due volte ma commette subito due falli e al suo posto Banchi getta nella mischia Luca Lechthaler, sei minuti o poco più di Eurolega quest’anno contro il Prokom e quello del cross a Sassari sul meno trenta. Accettabile il suo apporto prima di inserire nel giro dei lunghi (più tattici che mai) Viktor Sanikidze che alla fine sarà il top scorer della sua squadra con 14 punti (7/10) con tanto di clamoroso “coast to coast” e inchiodata a due mani nel quarto decisivo con la gara ancora in equilibrio. Moss prima e Kangur poi danno slancio al progetto senese: anche più 15 nel secondo quarto. Il maxi-break di 14-0 che non ti aspetti del Besiktas riapre una partita che sembrava destinata a correre via senza scossoni per la Mens Sana che ha dovuto chiedere soccorso ai suoi specialisti di vittorie Brown e Hackett (e a un quintetto più leggero alzando l’intensità in difesa) per evitare cattive sorprese (63-57 al 40’). Banchi, in sala stampa, parla di vittoria arrivata con l’umiltà, ma intanto pensa a Barcellona dove in palio ci sarà la leadership del girone. E in pura emergenza c’è anche da preparare il posticipo di lunedì contro Brindisi, prima di un mese di febbraio intensissimo per i colori biancoverdi. E per Siena tutta…