Volley Maschile serie A1 – Casa Modena, operazione guastafeste. La squadra di Lorenzetti affronta i big con l’aria di chi non ha niente da perdere: questa volta ci guadagna tutto, portandosi a casa 3 punti su cui pochi avrebbero scommesso alla vigilia. C’è da dire che gli emiliani stanno giocando un frangente di stagione decisamente positivo: a Cuneo hanno ceduto la vittoria, ma hanno fatto vedere i sorci verdi agli uomini di Piazza. Oggi hanno messo in campo una prestazione senza sbavature e hanno condotto il gioco fin dall’inizio, impedendo alla Lube Macerata di ribaltare gli equilibri delle forze in campo. Nonostante i tanti errori in battuta (20 per entrambe le squadre) sono riusciti a compensare con un’ottima prestazione a muro e con un terzetto d’attacco nettamente in partita: match più che positivo per Celitans, Deroo e l’Mvp Kovacevic.
La Lube, al contrario, offre una prestazione non al livello delle proprie possibilità. Per la squadra di Giuliani, sulla carta forse la migliore del campionato, niente è scontato in questa stagione: dopo gli infortuni dei mesi scorsi, ora è l’infermeria a essere decisamente troppo affollata per consentire alla squadra di affrontare al meglio questo non facile rush finale di Regular Season. Fuori Parodi per infortunio agli addominali, si ritorna al modulo classico con Starovic opposto di ruolo. Lo stato di forma non ottimale di diversi giocatori si riflette in una partita giocata su un buon ritmo, ma in cui la Lube non riesce a trovare continuità nel gioco.
La pallavolo è uno degli sport in cui la responsabilità dell’arbitro viene chiamata meno in causa quale scusante di risultati non favorevoli: oggi, però, l’arbitro ci ha messo parecchio del suo, regalando e negando punti da una parte e dall’altra. Attendiamo come manna dal cielo l’uso del video check anche in campionato.
Le “paropagelle”
Gundars Celitans. E’ partita una denuncia per tentato omicidio: ogni volta che mette giù un pallone fa danni e non c’è muro che tenga, è incontenibile. Era la bestia nera che Macerata doveva arginare, alla fine fa un occhio nero alla squadra di Giuliani: il muro ci prova a stopparlo, lui sorride e lo beffa. Travolgente.
Sam Deroo. Il ragazzino ha limato le ingenuità che spesso macchiano le sue prestazioni e ha dato sfogo al suo talento: in attacco non è secondo a nessuno (miglior realizzatore del match insieme a Celitans, entrambi 20 punti), in ricezione non si fa cogliere impreparato, nel 3° set sfrutta il block out e il suo muro diventa una negazione per Macerata (4 muri messi a segno, tanti quanti quelli di un centrale puro come Vesely). Scommessa vincente.
Jakub Vesely. L’inizio del 4° set è un monologo del centrale ceco: chiamatelo Mister Negazione, dice di no al primo tempo di Podrascanin, dice di no all’attacco di Savani: insomma, da lui non si passa. E’ la colonna portante del muro di Modena, su cui oggi si è costruita la vittoria. Senza ammissione di replica.
Uros Kovacevic. Percentuali da riscrivere i tarocchi: 68, braccio mai domo. Il bicipite del giovane serbo oggi è un kalashnikov puntato su ogni fessura della difesa maceratese: fa 16 buchi nel taraflex (68%), attaccando a tutto campo in maniera devastante soprattutto nel 1° e nel 3° parziale. Mvp.
Cristian Savani. Lo chiamavano resuscitatore di palloni già morti: nel 2° set alcuni scambi prolungati sono tutti merito suo e della sua copertura in difesa. Al servizio non è una buona giornata per nessuno alla Lube, e lui non fa eccezione (4 errori). Per essere la seconda partita da titolare dopo l’infortunio non gli si può chiedere di camminare anche sulle acque e comunque è tra i migliori dei suoi. Necessario.
Ivan Zaytsev. Soprannome del giorno, Atlante: si carica sulle spalle tutto il mondo dell’attacco maceratese. Lui lo sostiene, picchia duro, rischia forzando la battuta e attaccando da posto 2, da posto 4, dal centro. Insomma, le prova tutte e spesso ci riesce (43% con 18 punti), ma dall’altra parte trova una difesa che lo costringe a diversi tentativi prima di mettere giù il pallone. Cresta furiosa.
Sasa Starovic. Quando coach Giuliani chiama, l’opposto serbo risponde presente. Battuta insidiosa e riferimento in attacco, nel 3° set tiene a galla – insieme a Zaytsev – la squadra. Purtroppo non basta, ma lui c’è. Affidabile.
Muro Lube: uno degli assi nella manica della squadra di Giuliani oggi si è trasformato in un due di picche. Spesso in ritardo e scomposto, non è riuscito ad arginare nessuno degli attaccanti di Modena. Si contano le falangi rotte, mentre i muri realizzati si contano sulle dita di una mano: soltanto 3. Quando dall’altra parte della rete c’è una squadra capace di realizzarne 14 sono dolori.
CASA MODENA – CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA 3-1
CASA MODENA:Manià (L), Sala (2), Bisi (1), Deroo (20), Quesque, Celitans (20), Vesely (8), Pinelli, Kovacevic (16), Baranowicz (5), PIscopo. Non entrato: Catellani. All.: Angelo Lorenzetti.
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Lampariello, Pajenk (2), Savani (10), Zaytsev (18), Stankovic (8), Monopoli, Henno (L), Travica (1), Starovic (13), Kooy (1), Podrascanin (5). Non entrato: Randazzo. All.: Alberto Giuliani.
PARZIALI: 25-21 (29), 25-27 (35), 25-18 (25), 25-20 ; tot.
ARBITRI:Fabrizio Saltalippi di Perugia e Fabrizio Padoan di Chioggia (VE).
NOTE: spettatori 5.014, incasso 45.463 euro. Casa Modena: bs 20, ace 3, muri 14, errori 28, ricezione 42% (perf. 28%), attacco 54%. Cucine Lube Banca Marche Macerata: bs 20, ace 5, muri 3, errori 28, ricezione 54% (perf. 38%), attacco 46%.