Volley Maschile serie A1 Play Off – Nell’uovo di Pasqua la sorpresa l’ha trovata la Lube. Quello che c’era da mettere in campo non era tanto una prestazione di livello sul piano tecnico, quanto un atteggiamento psicologico vincente. Oggi al Fontescodella c’era un clima da finale e un po’ lo era: la Lube si giocava non tutto, ma tanto. Con questa vittoria la squadra di Giuliani può affrontare la partita di mercoledì con meno pressione, ma guai ad abbassare la guardia perché Latina è un avversario ostico e anche oggi ha venduto cara la pelle. La squadra di Prandi ha da recriminare i troppi errori in battuta (15) e un inizio di 3° set troppo remissivo (salvo poi aver recuperato e aver dato filo da torcere ai padroni di casa): la Lube, però, non ha vinto facilmente, messa in difficoltà dal muro (8 per Latina contro i 6 della Lube) e da una ricezione che ha spesso costretto i padroni di casa al secondo attacco e ad anticipare l’avversario con i primi tempi efficaci della coppia di centrali Stankovic-Pajenk (al posto di Podrascanin, fuori per un’infiammazione alla spalla sinistra).
LE PAROPAGELLE
Ivan Zaytsev. Alla vigilia del match si è definito il “termometro” della Lube: oggi ha fatto schizzare la colonnina di mercurio fuori dall’orbita dell’Andreoli. Il braccio era caldo, caldissimo: l’ha capito Travica, che gli ha servito 34 dei 94 palloni totali; lui ne ha messi giù il 56%, cioè 19. Più un ace che ha fatto iniziare il 2° set nel segno della Z di Zaytsev (3-1). 20 punti totali, migliore in campo: febbre da Zar. Opposto mascherato, ha giocato con continuità e prendendosi la responsabilità di portare la squadra sulle sue spalle: capitano di una nave che, senza di lui, sarebbe stata il Titanic. #Supereroe.
Simone Parodi. La “maceratese fenice”: dopo un 1° set preoccupante (faccia da funerale per tutti i palloni morti sulle sue mani) Travica gli suona la sveglia e dalla seconda metà del 2° set inizia a servirlo con maggiore frequenza. Lui ringrazia tirando fuori la squadra da un momento melmoso (sotto 17-20, Parodi infila due punti consecutivi per il 19-20), guadagnando il set point e andando a chiudere con un ace. Nel 3° set difende il forte maceratese con un 80% in ricezione: il suo apporto è fondamentale, considerando che è il giocatore che ha preso più palloni in assoluto. Il 70% finale della Lube passa attraverso le sue mani. #Guerriero
Dick Kooy. Se entri al posto di Savani alla fine del 1° set hai un solo modo per rimanere in campo: renderti indispensabile. Kooy esegue alla perfezione: ci mette ace e diagonali, ma soprattutto cuore e voglia di vincere – gli ingredienti che questa Lube non può dimenticarsi per evitare che il soufflé si sgonfi prematuramente. #PalleQuadrate
Hubert Henno. Era solo il 1° set, ma la tensione della partita è sempre stata alta: punteggio in parità 16-16, Savani tira un meteorite, ma la ricezione di Latina ha la copertura atomica e la prende; Zaytsev stampa sul muro una gran botta, ma il piano di rimbalzo è perfetto e la palla ritorna nel campo della Lube. Quelli sono i palloni che un libero non può lasciare correre: era evidente che era in campo, ma se proprio ti viene un dubbio almeno scorti la palla fino alla riga, che così se vedi che è in campo allunghi una mano ed eviti di far morire la palla. Henno, no: ha lasciato correre. Se fosse stato l’unico errore di una prestazione impeccabile non l’avremmo nemmeno notato, ma non è stato così… I tifosi, e non solo loro, non perdonano. #DaRivedere
Murphy Edward Troy. Il bronzo di Latina: lega solidissima, a muro è un incubo sia perché le sue mani sono sempre messe bene, sia perché i suoi block out hanno portato in casa di Latina un bel bottino. Nella giornata sottotono di Noda Blanco lui è il punto fermo della squadra: il migliore dei suoi. #Pirata
Jeroen Rauwerdink. L’altra metà della mela dell’attacco dell’Andreoli, ma il vermicello c’era: troppi errori in battuta, oggi uno dei punti più deboli della squadra di Prandi. Lui, comunque, c’è: anche in ricezione. #PuntoDiRiferimento
Salvatore Rossini. Per far cadere un pallone bisogna passare sul suo cadavere (60%). Questo è quello che deve fare un libero. #VistaAzzurra
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA – ANDREOLI LATINA 3-0
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Lampariello, Pajenk (7), Savani (2), Zaytsev (20), Parodi (9), Stankovic (7), Henno, Travica (3), Kooy 6). Non entrati: Diamantini, Monopoli, Starovic. All.: Alberto Giuliani.
ANDREOLI LATINA: Rauwerdink (9), Rossini, Gitto (8), Sottile (3), Verhees (6), Troy (15), Noda Blanco (5), Fragkos (3). Non entrati: Jarosz, Patriarca, Guemart. All.: Silvano Prandi.
ARBITRI: Giorgio Gnani di Ferrara; Daniele Rapisarda di Pagnacco (UD).
PARZIALI: 25-23 (28’); 25-23 (30’); 26-24 (30’); tot.: 1h28’.
NOTE: spettatori 2.327; incasso Euro 9.275. Cucine Lube Banca Marche Macerata: bs 13; ace 5; muri 6; errori 22; ricezione 70% (perf. 45%), attacco 46%. Andreoli Latina: bs 15; ace 0; muri 8; errori 21; ricezione 48% (perf. 29%); attacco 48%.