Ncaa Basket Maschile – I Louisville Cardinals hanno tagliato la retina. E’ la squadra del Kentucky la reginetta del grande ballo della March Madness. I Michigan Wolverines si sono dovuti piegare 82 a 76 al termine di una sfida degna di una finale di questo livello.
Sono due i simboli del terzo titolo NCAA della storia di Louisville: il primo è l’allenatore Rick Pitino che ha saputo tenere unita e caricare la squadra dopo il drammatico infortunio di Kevin Ware (in tribuna a sostenere i compagni) nelle Elite Eight, ed è così riuscito ad entrare nella storia essendo il primo allenatore della storia NCAA a vincere il titolo con due squadre diverse (l’altra vittoria risale al 1996 con i Kentucky Wildcats). Se aggiungiamo che è stato inserito pochi giorni fa nella Hall of Fame, che settimana per Coach Rick!
L’altro perno di questa vittoria è stato Luke Hancock, che di Kevin Ware è il sostituto. Hancock è stato eletto MOP (Most Outstanding Player) e dopo l’exploit della semifinale contro Wichita State si è riconfermato decisivo con 22 punti (5/5 da tre) anche questa notte nella finalissima per il titolo.
I Wolverines sono stati comunque una degna spalla per questa spettacolare finale e non mera comparsa. Sono partiti forte, fortissimo, guidati dai punti di un’altra riserva, Spike Albrecht (in campo per gli iniziali problemi di falli della stella Trey Burke), sono arrivati a condurre con un vantaggio di 17 punti. Poi, forse per l’emozione, di sicuro per la mira devastante di Hancock, sono stati riacciuffati dai Cards, hanno tenuto botta fino agli ultimi minuti e hanno ceduto solo quando è finita la benzina permettendo alla banda di Pitino di chiudere i conti.
E’ stata comunque una degna conclusione per un torneo spettacolare che ha visto trionfare una delle favorite, ma ha fatto sognare anche le cosidette Cenerentole, basti ricordare l’exploit di Florida Gulf Coast che ha fatto innamorare e soprattutto divertire mezza America o la prima storica vittoria dell’università di Harvard (non certo famosa per il basket) al torneo nazionale e, perché no anche, l’arrivo alle Final Four degli Shockers di Wichita State.
L’Università di Lousville ha anche la possibilità di raggiungere un altro storico traguardo, infatti, questa notte in Italia, la squadra femminile si gioca la finale per il titolo contro Connecticut.
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