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Volley Maschile A1 Play Off – Trento strapazza Piacenza: le “paropagelle”

Volley Maschile A1 Play Off – Casa dolce casa. Qui Trento difende, attacca e mura come in nessun altro posto del mondo. Qui Trento – se non c’è un cataclisma – non perde mai. E non ha perso neanche in gara-3. Anzi, ha preso a pallate Piacenza. Più che una finale dello scudetto sembrava una gara di tiro al piccione (con rispetto per gli uomini Copra).

Come nei giochi del Luna Park di una volta dove c’era l’orso da colpire con il fucile. E ogni volta che lo centravi si alzava e si voltava dall’altra parte. E’ accaduto lo stesso al PalaTrento per questa gara-3,  la più netta vittoria dell’Itas nella serie, la più bruciante sconfitta per gli emiliani. Che sono rimasti in gara appena mezzo set, il terzo, quando tutto sembrava ormai deciso. Tutto era deciso.

Osmany Juantorena attacca al 71% nel secondo parziale e chiude due set (quasi) con i suoi ace, mentre la Copra non trova le contromisure. “Se battono così, se giocano così – ha detto Papinon c’è molto da fare“. L’Itas però non festeggia, anzi per restare concentrata fino alla fine si chiude subito nello spogliatoio. Neppure una dichiarazione o quasi. Riesce solo Birarelli e poi Juantorena: “Non c’è nulla da festeggiare, siamo solo 2-1 e la prossima partita sarà un’altra battaglia. Piacenza in casa gioca molto meglio di così“, urla Birarelli con le gote rosse. E con lo sguardo scappa via, sembra che vada verso lo spogliatoio. Forse è già al PalaBanca. C’è da cancellare la beffa del 2012 con Macerata, c’è da cancellare la beffa del 2009 con Piacenza. Sembra la volta buona. Ma domenica, gara-4, si gioca in Emilia…

PAROPAGELLE

ROBERTLANDY SIMON (Copra Piacenza): Dopo il primo muro sul muso a inizio partita scompare. Ed è difficile per uno della sua stazza. Appunto, diventa trasparente come un elefante in una cristalleria, e Trento ringrazia. De Cecco a un certo punto smette anche di cercarlo. #Swarovsky

ALESSANDRO FEI: Cerca di svuotare il mare con il secchiello, ma almeno ci prova. Gli unici attacchi pericolosi (e meno scontati) di Piacenza passano dalle sue mani e dall’altro evergreen, Papi. #Eppursimuove

OSMANY JUANTORENA: Il suo passetto da moonwalk prima della battuta diventa la coreografia finale di due set su tre (4 ace in tutto per il cubano). Oggi, in effetti, i trentini sembrano tutti superumani, ma il cubano al servizio piega le orecchie di Piacenza. #Jackson

RAPHAEL: I 4500 del PalaTrento ripetono il suo nome come un’invocazione. Lui dice messa e impartisce la benedizione a Piacenza. #Beato

IAN STOKR: Sceglie il lungolinea e lì scava una fossa. Meno incisivo di gara-1, ma abbastanza devastante per inchiodare i piacentini sulla poltrona del pullman #Essenziale

DAVIDE MARRA: Si fa grossi lividi per ricevere le bordate di Stokr, ma anche lui sta sulla stessa barca di tutti i piacentini. Naviga a vista (solo 48% di positività in ricezione), e diciamo che nessuno stasera ha dieci decimi. #Miope

Gian Luca Pasini
Paropagelle di Silvia Galimberti

Papi e Marra in ricezione (Foto Zanutto)

Itas Diatec Trentino-Copra Elior Piacenza 3-0
(25-12, 25-18, 25-19)
ITAS DIATEC TRENTINO: Raphael 3, Juantorena 17, Birarelli 5, Stokr 10, Kaziyski 11, Djuric 8, Bari (L); Colaci (L), Lanza, Chrtiansky. N.e Sintini, Uchikov, Burgsthaler. All. Radostin Stoytchev.
COPRA ELIOR: Holt 3, Fei 14, Zlatanov 4, Simon 7, De Cecco 3, Papi 7, Marra (L); Corvetta, Maruotti, Vettori, Tencato. N.e. Latelli, Ogurcak. All. Luca Monti.
ARBITRI: Cipolla di Palermo e Gnani di Ferrara.
DURATA SET: 24’, 27’, 28’; tot 1h e 19’.
NOTE: 4.360 spettatori per un incasso di 64.118 euro. Itas Diatec Trentino: 8 muri, 9 ace, 5 errori in battuta, 4 errori azione, 58% in attacco, 56% (44%) in ricezione. Copra Elior Piacenza: 3 muri, 3 ace, 12 errori in battuta, 5 errori azione, 39% in attacco, 44% (34%) in ricezione. Mvp Juantorena.

Foto Trabalza

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