Trincheri-Basket-Cantù

Lega A Basket Playoff – Le “paropagelle” di Roma-Cantù Gara2 (74-68)

Lega A Basket Playoff Roma batte Cantù per la seconda volta in tre giorni. Questa è la prima notizia. Le due gare al PalaTiziano hanno messo in mostra una Virtus che sa tenere la partita, sa far valere il fisico sottocanestro (anche se i biancoblu qualche lamentela la tirano fuori per i contatti di Lawal) e hanno un Gigi Datome che davvero è da Nba (speriamo per lui, speriamo di no per il nostro basket che di giocatori del genere ha un bisogno disperato). Cantù parte forte tanto quanto in gara1 anche se la vera differenza è che Roma non parte altrettando blanda e non lascia mai uno spazio incolmabile agli uomini di coach Trinchieri che, a fine primo tempo, sono avanti di otto. Non basta, perchè il terzo della Virtus è pazzesco e si va a riposo sul 55-50 che rimane in equilibrio con Mazzarino che segna il tiro da fuori del 68-69. Ma non basta. Perchè nei secondi che contano, Roma non sbaglia. Cantù si. La serie va sul 2-0. Ma adesso si va in Brianza. E al Pianella non sarà semplice, ma Cantù deve tirare fuori le palle se vuole allungare la serie (detto “in francese” eh…).

PAROPAGELLE

Gigi Datome: tira dal campo con il 50% ma quel che caratterizza la sua prestazione è il tempismo. Quando c’è bisogno di dare una “sgasata”, Gigione non si tira indietro. Quattro rimbalzi, 16 punti e tanta sostanza. #CheGiocatore

Gani Lawal: il re della serata è lui. Sotto canestro è sicuramente al limite del fallo, ma non  ha paura di niente e capisce che se vuole vincere questa gara c’è da lottare, spazzare tutto e non guardare in faccia a nessuno. Segna dal campo con il 75% e liberi con la stessa percentuale (18 punti). Lui che in campionato non arrivava al 50%. Gigateggia sotto canestro con 7 rimbalzi. #NientePaura

Alex Tyus: zero punti in 18 minuti sono davvero un numero al quale i canturini non sono abituati con l’americano che solitamente fa valere fisico e determinazione sotto canestro. Non va mai al tiro, perde 2 palle. #ImpalpabileDavvero

Pietro Aradori: partiamo dal presupposto che lo squalo va in doppia cifra (18 punti per lui) e che la squadra sta molto sulle sue spalle. Ma quando Roma decide che lui deve essere isolato lui si isola. La Virtus lo pressa e non gli permette di andare al tiro con quella regolarità che gli serve. #ComunqueIlMiglioredeiSuoi

Virtus Roma – Lebovo Cantù 74-68
Parziali: 17-24; 34-42; 55-50; 74-68

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