Italia_Francia_Bovo_Day (39)

World League 2013 – Bell’Italia contro la Germania: 3-0

World League 2013 – L’importanza delle intenzioni: buona la prima, la vittoria senza ripensamenti dell’Italvolley al debutto in World League contro la Germania. Buona la seconda (intenzione), quella con la quale Travica ha scritto “the end” sul match facendo partire i titoli di coda della festa del Pala Panini.

L’intenzione era quella di togliersi i vestiti delle amichevoli contro la Francia che avevano mostrato qualche toppa non ben cucita, e indossare l’armatura vera. Ci sono riusciti, in campo si sono visti cavalieri e fanti pronti a sudarsi ogni punto. Senza perdere la calma, nemmeno in momenti delicati.

Che avessero intenzione di non concedere neanche una piuma, gli Azzurri lo hanno dimostrato fin dall’inizio: in avvio le squadre si sono studiate (tante novità anche per la Germania), ma a partire dal 1° time out tecnico (8-6) la compagnia guidata da Zaytsev non si è distratta. Attenta in ricezione (85% nel 1° set), rapace a muro, una furia in attacco con lo “Zar” dalla vena pulsante (89% in attacco nel 1° set). La Germania, un po’ troppo rinunciataria, è rientrata in campo nel 2° set con l’intenzione di dare del filo da torcere. Si sono torti, e parecchio, per mettere giù la palla nel campo degli Azzurri, che avevano intenzione di vendersi l’anima piuttosto che lasciar cadere un pallone di troppo. Ci hanno pensato due muri di Parodi fermare il tabellone sul 25-23.

La Germania è cresciuta durante il match: alla distanza sono usciti Kaliberda (55% nel 3° set) e Bohme, ma per i tedeschi è stato fatale aver lasciato che l’Italia prendesse ritmo. Con Zaytsev sempre pronto a far volare i pugnali nella foresta avversaria, Savani che guida la nave con la sicurezza del capitano esperto, con un regista che ha l’intenzione di farsi rimpiangere nella prossima stagione lontano dall’Italia, con Beretta che vuole e può diventare baluardo al centro, i risultati sono promettenti: 11 muri (contro 2 della Germania), 59% in attacco (contro il 43%), 73% (contro il 62%). E finalmente segniamo anche un bel 4 nella colonna della battute vincenti (zero per i tedeschi) – ne avevamo tanto bisogno!

Domenica secondo match a Torino: l’intenzione è bissare il risultato, la prestazione, la convinzione.

 

Le “paropagelle”

 

Ivan Zaytsev. Gli animi del Pala Panini si scaldano già a vederlo durante il riscaldamento, lui inizia il match con il braccio già in temperatura: la cresta, ormai, la fa venire sulla schiena degli avversari. A tratti fa tutto lui: riceve, alza, recupera, schiaccia. La firma è sempre sua: 17 punti, 61%. #Spadaccino

 

Ivan Zaytsev con la maglia Azzurra (Foto Zanutto)

Cristian Savani. Non è ancora partita la rumba in battuta (lui se ne intende…), nel frattempo si accomoda sul trono del Capitano e ci sta più comodo che la Regina Elisabetta. Necessario: a muro, in attacco, in ricezione. All’Italvolley serve tutto di lui: anche il gomito. #Regale

 

Dragan Travica. Contro la Francia ci ha presi in giro, quel gran burlone del Drago: quello di stasera è il vero regista di questa Nazionale. Stamattina ha anche fatto colazione a pane e ace: nel 1° set ne fa 2, durante un turno di battuta che vale un parziale di 8-0. Gli attributi lui li ha e quando c’è da prendersi dei rischi lui li mostra – gli attributi – e li doma – i rischi: nel finale di 2° set, sul delicato pareggio 22-22, mette giù un pallone sporco di seconda intenzione. #Attributi

 

Thomas Beretta. Fate largo, è arrivato il nuovo baluardo del muro italiano. La sua candidatura è in ascesa, come la fiducia che si sta guadagnando a suon di primi tempi e muri. Ormai se la intende con Travica e al centro è sembrato sicuro e con personalità. E siamo solo all’inizio! #LanciatoInOrbita

 

Salvatore Rossini. Deve avere la calamita, perché dove va la palla lui c’è. Riceve, difende, copre il campo, si tuffa: 77% in ricezione (58% perfetta). #TappetoVolante

 

Emanuele Birarelli. Litiga con la battuta, ma a muro ci va a nozze: la sua esperienza è fondamentale e infatti nel finale le sue mani sono il mattone in più che costruisce la vittoria dell’Italia: due punti consecutivi (20-15) e il pallonetto di intelligenza del 22-19. #Esperienza&Cervello

 

Marcus Bohme. Nel 2° set la parte del gigante a rete se la ritaglia per sé: con i suoi primi tempi e i suoi muri la Germania riagguanta il pareggio (17-17). Al centro è sempre temibile, e questo lo sapevamo. #Pericolo

 

Denys Kaliberda. Molto gentile a raccogliere gli inviti del regista Kampa (in arrivo a Modena per la prossima stagione), molto meno gentile nel buttare giù palloni precisi e veloci. La Germania è attaccata alle sue mani come a una reliquia: 16 punti, praticamente c’è solo lui. #Salvifico

L’intero programma della World League

ITALIA – GERMANIA 3-0

 

ITALIA: Beretta (7), Parodi (9), Zaytsev (17), Savani (12), Travica (7), Piano, Birarelli (7), Giovi, Rossini (L). Non entrati: Vettori, Baranowicz, Fedrizzi. All.: Mauro Berruto.

 

GERMANIA: Fromm (4), Westphal (4), Kaliberda (16), Bohme (7), Hohne (2), Schops (2), Kampa (1), Tille (L), Hirsch, Broshog (2), Steuerwald, Collin (1). All.: Vital Heynen

 

PARZIALI: 25-15 (23′); 25-23 (29); 25-21 (27′); tot. 1h18′.

 

NOTE: spettatori: 3274. Italia: bs 15; ace 4; muri 11; errori 16; ricezione 73% (perf. 46%); attacco 59%. Germania: bs 13; ace 0; muri 2; errori 20; ricezione 62% (perf. 48%); attacco 43%.

 

Foto Zanutto

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