Basket Carrozzina Europei – L’avventura europea sta per cominciare. Da oggi la nazionale italiana di basket in carrozzina è in ritiro al centro olimpico dell’Acquacetosa a Roma, dove resterà fino a mercoledì 26 quando partirà alla volta di Francoforte. Qui dal 29 giugno al 7 luglio si assegnerà il titolo di Campione d’Europa.
L’Italbasket allenata da Dionigi Cappelletti – che nel 2009 aveva vinto il titolo continentale salvo poi consegnarlo alla Gran Bretagna due anni fa – si presenta a questo appuntamento, porta di ingresso per i Mondiali 2014 in Corea, con una fisionomia nuova. Dopo la disfatta alle Paralimpiadi londinesi, con un decimo posto arrivato a confermare in maniera anche fin troppo cruda la fine di un ciclo, ora il team azzurro è pronto a ripartire. Punta molto sui giovani, pur conservano lo zoccolo duro di campioni che hanno scritto la storia di questo sport in Italia.
Ne parliamo con il tecnico azzurro che, citando il suo mentore e migliore amico Charlie Recalcati (di cui era stato assistente a Cantù verso la fine degli Anni 80), punta tutto sul carattere: “Bisogna essere un grande uomo prima di essere un buon giocatore”. Tutto parte da qui. L’avventura della nuova Italia sta per cominciare.
Quali aspettative per questo Europeo?
Voglio innanzitutto creare un gruppo vero. Far capire ai miei giocatori che il basket è complicità e deve essere vissuto senza tensioni. Serve sinergia e spirito di sacrificio. E poi naturalmente fare anche canestro. Non ho aspettative personali, è importante dare il massimo. E guardando più in là, arrivare nei primi sette posti ci consegnerebbe il biglietto per i Mondiali.
Tanti volti nuovi, molti giovani: che Italia sarà?
Partiamo dal presupposto che i 12 convocati sono i migliori giocatori d’Italia, quelli che ogni allenatore vorrebbe. Abbiamo fatto nuovi innesti, puntando anche su giocatori giovani. Ma accanto alla nuova generazione di azzurri, ci sono naturalmente i grandi campioni, i veterani che hanno ancora moltissimo da dire. Speriamo di essere una delle sorprese di questo Europeo.
Stupenengo, Favretto, Caiazzo: ci dica qualcosa di queste new entry.
Stupenengo è sempre più protagonista in serie A, lo abbiamo visto giocare grandi partite con il Santa Lucia, mi aspetto molto da lui. Favretto è alla sua prima esperienza, gioca a basket da poco ma è statuario e fisicamente potrà dare qualche minuto a Cavagnini, al momento ancora insostituibile. Mentre Caiazzo ha già fatto un passaggio in nazionale nel 2010 ma con la nuova classificazione a 3 punti va a coprire il vuoto lasciato da Amine Moukhariq, assente da questa competizione per motivi familiari.
L’Italia è inserita in un girone di ferro, con Gran Bretagna e Germania. Non sarà facile.
Dobbiamo entrare nell’ottica che tutte le partite saranno da sudare. Bisogna avere voglia e determinazione, sacrificarci in difesa e fare la differenza. Non credo ci siano avversari facili: a parte i big europei, anche l’Olanda potrebbe essere una bella sorpresa, veloce e giovane. Mentre nell’altro girone bisognerà tenere d’occhio anche la Svezia.
Su cosa punterà in questo ritiro?
La testa conta tantissimo. Dobbiamo giocare ogni partita come se fosse l’ultima, voglia vedere in campo 12 guerrieri assatanati, occhi da giaguaro che vogliono vincere per 40’. Per raggiungere qualunque risultato bisogna volerlo intensamente. Quindi le motivazioni sono fondamentali. Il nostro marchio di fabbrica è uno solo: essere umili ma presuntuosi. Ovvero avere l’intelligenza per valutare il nostro avversario ma credere sempre nelle nostre doti e non mollare mai.
I convocati da Dionigi Cappelletti per Euro2013 a Francoforte
Foto laprovinciadicomo.it