Ieri vi avevamo riportato la notizia della fine della prima grande trattativa di questo mercato NBA: il passaggio di Doc Rivers dai Boston Celtics ai Los Angeles Clippers. Le due parti non avevano trovato l’accordo e la cosa aveva fatto infuriare Chris Paul. Il play aveva detto che la base per il suo rinnovo con L.A. era l’approdo del coach dei Celtics sulla panchina dei Clippers. CP3 ha minacciato di lasciare la squadra californiana e i dirigenti si sono così convinti ad accontentare Boston, che chiedeva una prima scelta in cambio della partenza del proprio allenatore. Ora c’è da aspettare il nulla osta della lega dal momento che David Stern non vedeva di buon occhio l’inserimento di un coach in una trattativa di mercato NBA. Se il commissioner approverà la trade, Rivers firmerà un triennale da 21 milioni di dollari. Ai Clippers potrebbe esser raggiunto da due suoi ex giocatori: Kevin Garnett (in uno scambio con DeAndre Jordan) e Paul Pierce (se venisse tagliato dai Celtics per far spazio al salary cap).
Per Boston non è un giorno facile visto che l’addio di Rivers segna la fine di un’era: quella dei Big Three. Un’era durata sei anni circa dopo esser iniziata nell’estate 2007. Durante quella sessione di mercato NBA i Celtics riuscirono ad ingaggiare Garnett e Ray Allen, i quali raggiunsero il capitano Paul Pierce. La squadra allenata da Rivers vinse il titolo nel 2008 e nel 2010 arrivò alle finali contro i rivali storici dei Los Angeles Lakers, perdendo gara 7 allo Staples Center.