World League 2013 – Julio Velasco e i suoi ragazzi dell’Iran hanno fatto male all’Italvolley di Berruto per 3-1: tanto tanto tanto (per dirla alla Jovanotti, ché stasera la vena è questa). Vittoria per 3-1 dell’Iran e un affetto mai sopito intorno all’eroe della Generazione dei Fenomeni.
L’eternità è un battito di ciglia e per un battito di ciglia si è deciso questo match: 38 minuti di set (il quarto) in cui è successo di tutto. Dallo svantaggio iniziale alla rimonta con Super Sayan Zaytsev (in campo per due set è riuscito a essere top scorer del match con 19 punti), fino all’epilogo entusiasmante a suon di set point annullati.
Cosa stai facendo. Stanchezza e acciacchi fisici (non solo di Zaytsev) impediscono all’Italvolley di giocare al meglio per tutto il match.
Che cosa cerchi. Recuperare in fretta in vista di domenica a Sassari.
Hai uno scopo. Superare il momento non facile evitando di perdere altri punti.
Dove ti trovi. Il pubblico ha teletrasportato il PalaPanini a Teheran: per tutto il match i tifosi iraniani si sono fatti sentire più di quelli italiani.
E come vivi. Con atteggiamento sempre positivo Berruto cerca di vedere il bicchiere mezzo pieno anche nella sconfitta. E di vino buono nel bicchiere ce n’è al di là del risultato.
Qual è il tuo aspetto. Zaytsev parte in panchina, dal 3° set scatena un’ira funesta di punti. Vettori, in campo nella prima parte, ci è piaciuto tanto tanto tanto. Kovar ha rotto il ghiaccio da bersaglio preferito dei battitori e non è andata male. Piano ha sostituito Beretta e ha fatto sentire tutti i suoi 208 cm a muro.
Ed il tuo tempo. La ritmica iraniana è stata quella prevalente e ha preso controtempo gli Azzurri. Lo show personale di Zaytsev ha mandato fuori fase il gioco avversario, non abbastanza per arrivare almeno al tie-break.
Che risultati hai. Alti e bassi. La sconfitta è oggettiva, ma questa Italia è un progetto a lungo termine e sono proprio questi i momenti in cui bisogna tirare fuori dallo zaino la pazienza.
Le “paropagelle”
Luca Vettori. Non ti fermare da questo equilibrio, se guardi si vede lontano. Nella prima partita da titolare non buca l’occasione per dare 13 pacche sulla spalla alla squadra. Anche a muro le sue mani sono necessarie e puntuali (3 muri punto). #TiPortoViaConMe certezza del futuro dell’Italia.
Dragan Travica. Sfoggia le ali del Drago in battuta: solito ace di routine, ma potevano essere di più. Il suo servizio fa male anche agli iraniani-pigliatutto. Si spalma sul campo per recuperare tutti i palloni che può fino ad atterrare come un meteorite davanti alla panchina dall’altra parte della rete. Si esibisce perfino nel salto della staccionata. Mani d’oro a distribuire con lucidità da campione, e anche a muro le sue mani sono sempre presenti. #FallaGirare
Simone Parodi. Dammi tutto quello che hai da muovere: Super Simo prende il 62% dei 45 palloni che gli arrivano addosso come se fosse il bersaglio del tiro a segno (anche se sui due ace consecutivi di Davooi qualche ferita se la fa). Nella seconda metà del match alza 3 cinte di mura a rete – che sono preziose come pepite d’oro. #DammiSpazio
Ivan Zaytsev. Gli basta una lucidata per far sorridere l’Italia e quando lo si guarda e si pensa che è “nostro” ci sentiamo più gasati. Quando lo Zar accende il motore l’Italia va su di giri. La parte centrale del 4° set è il suo show personale autografato da 5 punti consecutivi che danno un’escursione termica al punteggio da -2 a +3. Nel finale annulla match point, guadagna set point, gli mancava solo di mettere giù il punto finale per passare da protagonista a divo. #LaMiaMoto
Matteo Piano. Entra in partita calando ascensori in faccia agli avversari dai suoi 208 piani di altezza. Più gioca, più sembra lanciato come un’astronave a cercare una via verso una nuova dimensione, quella del titolare. #RibalteremoIlMondo
Mousavi. A rete ha sempre qualcosa da dire: parla solo il linguaggio dei punti (17, con 4 muri e 3 ace). #SentiCheSaleQuestaEnergia
Tashakori e Davooi. I gemelli della battuta: dai loro 9 metri arrivano sempre guai per la difesa azzurra. #CascataDiBassiCheFannoTremareLaSpinaDorsale
ITALIA – IRAN 1-3
ITALIA: Beretta, Kovar, Parodi (11), Vettori (13), Zaytsev (19), Savani (15), Travica (4), Piano (4), Birarelli (11), Rossini. Non entrati: Baranowicz, Fedrizzi. All.: Mauro Berruto.
IRAN: Mahmoudi (10), Marouf (2), Mousavi (17), Zarini, Zarif (L), Ghafour (11), Davooi (11), Mahdavi (2), Tashakori (9), Mobasheri (14). Non entrati: Gholami, Kamalvand. All.: Julio Velasco.
PARZIALI: 23-25 (25′); 22-25 (30′), 25-22 (31′), 30-32 (38′); tot.: 2h04′.
ARBITRI: Ronald Jr. Stahl (USA) e Dusan Hodon (Svezia).
NOTE: spettatori: 3850. Italia: bs 16; ace 2; muri 11; errori 23; ricezione 54% (perf. 32%); attacco 52%. Iran: bs 16; ace 9; muri 6; errori 28; ricezione 62% (perf. 39%); attacco 54%.