In vista degli Europei Volley Maschili 2013
Inizio Cinquecento: un dipinto a olio di piccole dimensioni, realizzato da Hieronymus Bosch, fa la sua comparsa nella storia dell’arte, destinato ad attraversare i secoli per arrivare fino a noi in tutta la sua complessità. Il soggetto punge l’essere umano da sempre e per sempre: i vizi capitali. Ispirandosi a questa opera il drammaturgo argentino Rafael Spregelburd ha scritto l’Eptalogia di Hieronymus Bosch, una serie di sette opere teatrali dedicate a ciascuno dei sette vizi capitali, rispecchiati nel loro opposto. Per scoprire che l’altra faccia della medaglia di un peccato non è la virtù, ma un altro peccato.
Che cosa c’è in fondo agli occhi di questa Italvolley? Se anche gli opposti stanno dallo stesso lato della riva siete pronti a trovare spazio a sufficienza per lasciar convivere vizi e virtù?
Il senso di sospensione provata oggi ci costringe a dominare l’impulso di volere affrettare i tempi: aspettiamo l’arrivo della Nazionale per poter guardare in fondo a quegli occhi e capire di che colore sia lo spirito di questo gruppo. Che vuole vincere sempre, e che in Danimarca dovrà vincere. Lo deve a se stesso per realizzare i propri sogni. La temperanza ci accompagna nell’attesa di vedere i frutti del lavoro. Il nostro, il suo.
L’aria di montagna di Cavalese ci fa stare come sospesi: nell’attesa che il futuro diventi presente bisogna tenersi alla larga dall’inezia di un’accidia estiva che può solo allontanare gli obiettivi. Sull’altra faccia della medaglia vogliamo che ci sia una vittoria.