La strada del ritorno è un percorso nelle esperienze che si sono vissute e che lungo il viaggio si trasformano in ricordi.
La nostra settimana di lavoro finisce prima di pranzo, dopo la seduta di pesi del mattino: l’Italvolley fa i bagagli e parte in fretta per tornare a casa e trascorrere 48 ore senza allenamenti. Dopo l’intenso lavoro fisico e tecnico di questa prima tappa verso l’Europeo la destinazione del ritorno ha profili diversi per ciascuno di loro: c’è chi torna a casa per stare con la famiglia, chi ha una bimba piccola da accudire, chi è appena diventato padre (tanti auguri Giovino!) e chi deve preparare un trasloco.
In questa settimana abbiamo imparato a conoscere meglio le sfaccettature di queste persone: prima – e al di sopra – del ruolo che rivestono, infatti, sono delle persone e cercare di capirle è una sfida affascinante per poterle raccontare in maniera più completa.
Mentre la squadra tornerà a lavorare a Cavalese il 16 agosto, noi ci metteremo all’opera per preparare tutto il materiale che abbiamo raccolto e, speriamo, per far conoscere meglio anche a voi gli Azzurri (staff compreso!).
Per quanto possa essere lungo il viaggio non lo è mai abbastanza per ripercorrere tutte le emozioni: qualcosa rimane a metà strada tra la dimensione concreta e quella eterna del ricordo. Le esperienze successive saranno l’occasione futura per prendere quel pulviscolo e cercare di trasformarlo in un nuovo sogno. In bocca al lupo, Azzurri.
Eptalogia dell’Italvolley da Cavalese – Day 7: lussuria e fede
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