Volley Maschile serie A1 – (dalla nostra amica inviata Valentina Doati) Al Pala Panini si respira sempre l’aria della pallavolo vera, della passione sanguigna che caratterizza la bellissima terra emiliana. Oggi c’era un motivo in più per emozionarsi: prima dell’inizio del match tra Casa Modena e Marmi Lanza Verona, infatti, i 2.621 spettatori si sono commossi al cospetto di Cecilia Camellini, la nuotatrice paralimpica che a Londra si è guadagnata le luci della ribalta. Passione, impegno, sofferenza, abnegazione al lavoro: questo ci insegna Cecilia, senza proclami ma lasciando parlare i risultati.
Poi finalmente si rompono gli indugi per queste due formazioni molto simili nei roster e anche in campo: entrambe le squadre sono un misto di esperienza (Gavotto e Meoni per Verona, Sala e Molteni per Modena) e gioventù di belle speranze e tanto talento (Baranowicz per Modena e Ter Horst per Verona).
Modena vince, ma in maniera meno facile di quello che il risultato lascia supporre: se il terzo set è una passeggiata, con i padroni di casa più forti soprattutto a livello psicologico, per un set e mezzo la partita vive di un sostanziale equilibrio. Muro altalenante, errori a servizio, ricezione imprecisa: i sestetti si somigliano molto. Quello che fa la differenza è prima di tutto la battuta: i 9 ace di Modena vogliono dire tanto. Modena che riesce a entrare in partita e a trovare buon ritmo nei palloni distribuiti da Baranowicz e nel muro di Celitans e Sala. Entrambe le squadre si affidano molto all’opposto: la sfida Gavotto-Celitans ha visto prevalere nettamente il lettone di Modena, vero mattatore e Mvp del match.
Possono e devono crescere sia Modena che Verona, ma la squadra allenata da Lorenzetti sembra avere una marcia in più. E se Trento perde 3-1 con Vibo Valentia possiamo aspettarci un campionato ricco di sorprese. (Foto di copertina di Elena Zanutto).
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PAROPAGELLA
Gundars Celitans: piovono scaldabagni in battuta, la mano del nuovo arrivo di Modena è caldissima. Nel secondo set trascina la squadra mostrando i gioielli di famiglia: battuta, muro, diagonali d’attacco angolatissime e imprendibili. Meritatissimo titolo di Mvp del match, si candida per essere bomber insostituibile. Mattatore.
Michele Baranowicz: genio e sregolatezza per la giovane promessa proveniente da Cuneo e già nel mirino della Nazionale. A Modena troverà lo spazio necessario per disciplinare le trovate geniale che non sempre gli riescono causa inesperienza e irruenza giovanile. Il ragazzo, però, ha buona visione del campo e ottima mobilità. Belle speranze.
Andrea Sala: esperienza sotto rete, primi tempi implacabili, muroni stampati in faccia agli avversari. Il centrale di Modena, riconfermato dall’anno scorso, è fondamentale negli equilibri di questa squadra. Granitico.
Mauro Gavotto: bomber sempreverde, non sente gli anni e in campo sembra un ragazzino dalla sete insaziabile. Fin dove riesce trascina i suoi, ma non può fare tutto lui. Indispensabile.
Francesco De Marchi: come Baranowicz, anche lui nel mirino della Nazionale. Come Baranowicz, anche lui deve crescere, trovare continuità e solidità psicologica. Fragile.
Ter Horst: olandesone che tra alti e bassi la mette sempre giù. Quando tutti calano lui cresce, ma ormai è tardi per recuperare il match. A 21 anni fa parte della generazione del domani, su cui punta il progetto Marmi Lanza. Da tenere d’occhio.
CASA MODENA – MARMI LANZA VERONA 3-0 (25-20, 25-19, 25-19)
CASA MODENA: Manià (L), Sala, Quesque, Celitans, Kooy, Casadei, Vesely, Molteni, Pinelli, Baranowicz, Piscopo. Non entrati: Catellani, Deroo. All. Lorenzetti.
MARMI LANZA VERONA: Pesaresi (L), Rak, Zingel, Ter Horst, Gotsev, Meoni, Gavotto, De Marchi. Non entrati: Kosmina, Bolla, Centomo, Peacock, Fedrizzi. All. Bagnoli.
Arbitri: Zucca, Saltalippi.
Note – Durata set: 29’, 28’, 30’; tot:87’
Non lotterà per il titolo ma secondo me Modena è stata troppo sottovalutata quest’anno dagli adettti ai lavori,sono convinto che ha una bella squadra giovane e competitiva,ne vedremo delle belle…
Daniele, più di tutto, io spero che quest’anno Michelino Baranowicz mostri di che pasta è fatto: ha una grande occasione, parte titolare in una bella squadra, bella per storia, per tradizione, per pubblico e per il roster che ha messo insieme. Secondo me si gioca una bella fetta di futuro azzurro… teniamo le dita incrociate perché di giovani palleggiatori all’orizzonte pronti per la nazionale (nell’immediato) non se ne vedono tanti.