Lega Basket A – Si chiude dopo un tempo supplementare la sfida tra Umana Venezia e EA7 Milano con la vittoria dell’Olimpia per 97 a 88. La sfida è stata divertente soprattutto dopo l’intervallo quando le due squadre hanno alzato il ritmo del gioco e le percentuali di tiro. Milano così, pur priva di capitan Hairston prova a dare un po’ di continuità al suo campionato.
La partita si gioca sul filo dell’equilibrio per i primi due quarti con le due squadre un po’ contratte che litigano spesso con il canestro e non accennano ad alzare il ritmo. Milano, come spesso accade ad inizio di partita si affida spesso a Bourousis che, sempre come al solito, tende poi a sparire. Venezia, dal canto suo, rimane in partita senza troppe difficoltà dividendo bene il peso dell’attacco.
Dopo l’intervallo lungo la partita cambia, inizia con una fiammata di Milano che sull’asse Bourousis- Langford arriva a toccare il +10, poi la risposta della Reyer si presenta sotto forma di un parziale 14-2 frutto di tre triple consecutive (due di un imponente Szewczyk). L’inerzia è tutta dalla parte degli oro-granata guidati da un immortale Bulleri, ma l’Olimpia riesce a rimanere in partita grazie ad un paio di giocate nei momenti difficili di Melli e al risveglio di Langford (aveva chiuso il primo tempo con 0 punti dal campo). Nel finale la vena realizzativa della guardia biancorossa sembra aver la meglio su Venezia portanto Milano sul +6 a meno di un minuto dalla fine, ma Szewczyk e Young riportano la sfida in parità. Ci prova allora Green a scrivere la parola fine mettendo la bomba a 10 secondi dalla fine, ma Venezia non ne vuole sapere e sulla sirena Rosselli fa esplodere il Pala Taliercio siglando la parità.
Nei supplementari però la continuità con cui trovano il fondo della retina Langford e il top scorer Gentile mettono definitivamente in cassaforte i due punti per Milano.
Paropagelle
Alessandro Gentile: non è più una novità vederlo come top scorer dei biancorossi, stasera è stato ancora decisivo, ha forzato poco e soprattutto è stato di ghiaccio dalla lunetta (10/10 per lui) nei momenti più importanti del match. Se aggiungiamo che è stato l’uomo più utilizzato in campo (41 minuti) direi che si è capito che Scariolo crede in lui. Futuro sempre più roseo
Keith Langford: rientrava da uno stop e ci ha messo tutto il primo tempo prima di ricordarsi qual è il suo ruolo in campo. Poi si sveglia e se ne accorge soprattutto Venezia che non riesce più a prenderlo. Attaccante Nato
Szymon Szewczyk: il polacco rimane a lungo immarcabile per la difesa milanese, quando Scariolo prova il quintetto basso lui giganteggia sotto i tabelloni, quando gli mette contro la fanteria pesante lui esce e castiga da tre. Uomo ovunque