Come avrebbe detto Rolando, il personaggio creato da Aldo del trio Aldo, Giovanni e Giacomo: «Miiii… che giornata! Che giornata!». L’Europa della CEV (Champions League e Challenge Cup) si tinge di tricolore: verde, come la speranza che infonde la vittoria dell’Andreoli Latina, al debutto in Challenge, contro gli slovacchi dello Chemes Humenne (3-0); bianco, come la candida vittoria della Diatec Trentino in casa dei turchi dell’Arkas Izmir (0-3); rosso, come il sangue lasciato sul campo di battaglia dalla Lube Banca Marche Macerata al termine della vittoriosa guerra contro il Lokomotiv Novosibirsk (3-2).
«Miiii… che giornata!» è riferito, per sineddoche, alla pallavolo italiana, che ha avuto una bella conferma.
ROSSO PASSIONE – Fontescodella a metà tra corrida e arena: terreno, comunque, di combattenti. Che hanno risposto al nome di: Baranowicz-Zaytsev; Kurek-Kovar; Stankovic-Podrascanin; Henno (libero). Dall’altra parte dello schieramento: Butko-Moroz; Divis-Camejo; Astashenkov-Volvich; Golubev (libero). Passa in vantaggio la Lube (25-19), vincendo un set equilibrato fino al 9-9 e poi sempre più favorevole ai gladiatori di casa. Che non hanno, a dire il vero, dovuto ricorrere a lividi e ferite per avere ragione di un Lokomotiv che dal 12-11 e con due errori consecutivi non ha più graffiato. Situazione speculare, ma rovesciata, nel 2° set, con Moroz che mette giù tutti i punti che ha lasciato in sospeso nel set precedente e con la Lube in calo in attacco. Nel finale Zaytsev annulla due set point, ma Divis pareggia il conto (22-25). Il 3° set è spettacolare, intenso, sorprendente, indecifrabile fino alla fine: in due frangenti la Lube sale gli scalini a tre a tre (10-9 con un ace di Podrascanin; 15-12 per mano di Kovar e Kurek; 20-19 con un ace del centrale), ma nel finale subisce 3 pugnalate consecutive (22-23) che portano a un epilogo pirotecnico, con Zaytsev nelle vesti di Massimo Decimo Meridio: un ace (26-25) e due diagonali consecutive (29-27) riportano la Lube in vantaggio. Il 4° set lascia qualche rammarico (anche se la vittoria va bene in qualsiasi salsa la si condisca): sul 20-18 si dovevano chiudere i conti, invece due errori consecutivi hanno portato al pareggio e un regalo dell’arbitro al Lokomotiv ha fatto passare in vantaggio i russi (20-21), che non hanno più mollato (22-25). Nel 5° set non c’è stato corpo a corpo: Lube sempre in vantaggio con Kurek scatenato e Kovar preziosissimo; Moroz prova a insidiare gli avversari fino al 13-11, ma i due punti finali di Kovar eleggono regina la Lube.
La squadra di Giuliani era stata bersagliata dalla sfortuna nel sorteggio del girone: alla fine del turno di andata è prima in classifica. Alla faccia dei pronostici.
I GLADIATORI – Ci è piaciuta la compattezza con cui ha giocato la squadra di Giuliani: non c’è stato un giocatore che ha vestito il mantello del supereroe, ma tutti, di volta in volta, hanno portato la borraccia per il bene della squadra.
Kurek ha immagazzinato energia per i primi due set per poi esplodere come un vulcano dal 3° set in avanti. 21 punti (58%) e una presenza in campo capace di indirizzare il match.
Kovar ha pulito il campo da palloni che non dovevano cadere, ha piantato chiodi dalla seconda linea, ha fatto 3 dei 5 muri totali e di punti ne ha fatti 17, tutti preziosi: per il morale, per il risultato, per il match.
Podrascanin non avrà brillato particolarmente a muro (come tutta la squadra), ma ha tenuto alta la bandiera della battuta (4 ace in una serata da 30 errori totali) e ha attaccato all’85% facendo 16 punti.
Henno è un altro giocatore rispetto a quello dell’anno scorso. Eleggiamo a “manifesto della partita” la sua dichiarazione post gara: «E’ stata una vera gara di uomini».
BIANCO CANDIDO – Domenica la Lube si scontrerà in campionato contro Trento, che a Izmir doveva trovarsi di fronte un avversario complicato e che l’unica cosa complicata che ha dovuto fare è stato non andare a farsi la doccia prima della fine della partita. Nessuna sorpresa nel sestetto di Serniotti (Suxho-Sokolov; Lanza-Ferreira; Solé-Birarelli; Colaci libero), mentre il tecnico canadese Hoagg non ha potuto schierare Schmitt e si è affidato a Gulmezoglu-Sivula; Perrin-Urnaut; Kamnik-Dunge; Yesilbudak libero.
Il 1° set parte con uno 0-6 tennistico e finisce in 22’ (15-25). Nel 2° set l’Izmir prova ad avvicinarsi (8-9), ma non appena Suxho velocizza la distribuzione manda in confusione i turchi, che alzano bandiera bianca (21-25). Situazione tennistica anche nel 3° set (1-6), che rapidamente si trasforma in un 7-16 e che si conclude con un primo tempo firmato Emanuele Birarelli (13-25).
E pensare che Sokolov non ha giocato neanche come un dannato: a parte l’inizio di match, che ha lasciato senza ossigeno l’Izmir, ha sbagliato tanto in battuta e in attacco ha alternato colpi al millimetro a imprecisioni.
Meglio di lui ha fatto Ferreira, partito in sordina e cresciuto tantissimo durante il match (17 punti, 75%).
VERDE SPERANZA – Come riprendersi da due brutte sconfitte in campionato in tre brevi mosse: è il tutorial per la vittoria messo in atto stasera da Latina, che in un’ora (e 3 minuti, per la precisione) supera l’ignoto avversario slovacco. I primi due set non hanno avuto trama: protagonista assoluta l’Andreoli. Più combattuto il 3°, con gli ospiti che aggrediscono (7-12); Latina, però, non molla e raggiunge la i fuggitivi sul 17-17; da è stato un attimo allungare per chiudere il match con un ace di Torres (25-21).
ARKAS IZMIR – DIATEC TRENTINO 0-3
PARZIALI: 15-25 (23’), 21-25 (26’), 13-25 (20’); tot.: 1h10’
ARKAS IZMIR: Perrin (10), Sivula (9), Yesilbudak (L), Kamnik (2), Gokgoz, Capkinoglu, Koc (5), Gulmezoglu (2), Dunge, Urnaut (5). Non entrati: Ramazanoglu, Yucel. All.: Glenn Hoag.
DIATEC TRENTINO: Birarelli (7), Solé (11), Ferreira (17), Suxho (1), Lanza (9), Sokolov (15), Szabo (1), Colaci (L). Non entrati: Sintini, De Paola, Fedrizzi, Burgsthaler. All.: Roberto Serniotti.
ARBITRI: MICEVSKI Nikola, ALIYEV Eldar.
NOTE: spettatori 700. Arkas Izmir: bs 9; ace 1; muri 5; errori 16; ricezione 58% (perf. 52%); attacco 33%. Diatec Trentino: bs 11; ace 2; muri 8; errori 14; ricezione 79% (perf. 76%); attacco 61%.
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA – LOKOMOTIV NOVOSIBIRSK 3-2
PARZIALI: 25-19 (24’), 22-25 (29’), 29-27 (35’), 22-25 (31’), 15-12 (19’); tot.: 2h18’.
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Henno (L), Paparoni, Zaytsev (17), Stankovic (8), Patriarca, Kovar (17), Monopoli, Kurek (21), Baranowicz (2), Podrascanin (16). Non entrati: Lampariello. All.: Alberto Giuliani.
LOKOMOTIV NOVOSIBIRSK: Divis (13), Volvich (6), Moroz (25), Zhilin, Butko (5), Golubev (L), Camejo (10), Astashenkov (6). Non entrati: Zubkov, Mysin, Kozlov, Leonenko. All.: Andrey Voronkov.
ARBITRI:. YENER Aziz, VEREECKE Philippe.
NOTE: spettatori 700. Cucine Lube Banca Marche Macerata: bs 30; ace 10; muri 5; errori 32; ricezione 54% (perf. 33%); attacco 56%. Lokomotiv Novosibirsk: bs 21; ace 5; muri 7; errori 43; ricezione 45% (perf. 25%); attacco 50%.
ANDREOLI LATINA – CHEMES HUMENNE 3-0
PARZIALI: 25-13 (18’), 25-18 (22’), 25-21 (23’); tot.: 1h03’.
ANDREOLI LATINA: Candellaro (3), Rossini (L), Gitto (4), Sottile (3), Skrimov (5), Verhees (7), Paris, Noda Blanco (2), Fragkos (1)5, Torres (1)5. Non entrati De Rocco, Michalovic. All. Santilli.
CHEMES HUMENNE: Javorcik (7), Lizala, Sarnecki (1)1, Balisin, Mizerak (5), Pavelka (1), Hrinak (1), Szymczak (L), Mlynarcik (1), Bena (1), Joscak (5), Leszczawski. All. Vlkolinsky.
ARBITRI: Demirdelen – Georgiadis.
NOTE: Andreoli Latina: bs 15; ace 8; muri 9; attacco 63%. Chemes Humenne: bs 12; ace 5; muri 4; attacco 41%.
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