RUBRICA “Il 25° punto” – Un mito della pallavolo risponde al nostro questionario di Proust

Questo 25° punto ce lo schiaccia Andrea Giani.

C’è modo e modo di essere un mito. C’è chi fa slittare il significato intrinseco dalla realtà, diventando chimerica icona di un ideale fasullo. C’è chi, invece, incarna con autenticità i più profondi principi: della vita, della storia, dello sport. Di questo sport che si chiama pallavolo.
5 Campionati italiani. 5 Coppe Italia. 1 Supercoppa italiana. 2 Champions League. 3 Coppe delle Coppe. 3 Coppe CEV. 2 Supercoppe europee. 1 Coppa del Mondo per club. 3 medaglie olimpiche. 3 ori mondiali. 6 medaglie europee. 11 medaglie nella World League. 3 Coppe del Mondo. 1 oro nella Grand Champions Cup. Ha onorato la maglia azzurra con 474 presenze in Nazionale – un record, neanche a dirlo. Nel 2008 è entrato nella Hall of Fame della pallavolo.
Uno potrebbe anche menarsela, dopotutto. Non lui, non gli appartiene. Perché diverso è comportarsi come mito dall’esserlo senza farlo notare, come un dio greco che assume sembianze umane.
La tua definizione di pallavolo?
Pallavolo è l’unico sport di squadra che ti consente di toccare la palla solo una volta.

Quando hai iniziato a giocare?
Avevo 11-12 anni, in prima media grazie al professore di educazione fisica.

Il momento più bello della tua carriera?
Fortunatamente ce ne sono stati tantissimi. Il fatto di aver vinto tanto mi ha permesso di godermi tantissime partite di alto livello ed eventi unici.

Il punto più importante che hai fatto?
Non me lo ricordo.

Il trofeo che vorresti conquistare?
L’Olimpiade.

Per chi o che cosa rinunceresti alla pallavolo?
Per la mia famiglia.

Che musica ascolti prima di entrare in campo?
Gli U2.

Il tuo idolo sportivo?
Bubka.

La tua qualità fisica migliore
La potenza, quando giocavo.

La qualità morale che ammiri negli altri
L’onestà.

Un pregio e un difetto del tuo carattere?
La mia sicurezza, pregio e difetto allo stesso tempo.

L’ultima volta che hai pianto?
Poco tempo fa, con mia moglie.

Il tuo vizio peggiore?
La pigrizia.

La pazzia più grande fatta per amore?
Tanti km, nella stessa giornata.

Cosa ti conquista di una donna?
Il piglio, il fatto che sia brillante.

Hai mai tradito?
Non rispondo.

Faresti un calendario nudo?
Fatto.

Cita una massima sportiva.
Non c’è due senza tre.

Se fossi una città saresti…
Roma.

Se fossi un film saresti…
“Non ci resta che piangere”.

Se fossi un libro saresti…
Vivo in un mondo fantastico, per cui “Il Signore degli Anelli”.

Se fossi un cibo saresti…
Un trancio di pesce spada.

Se fossi un animale saresti…
Un toro.

Per che cosa vorresti essere ricordato?
Per le mie qualità morali.

Svela una battuta da spogliatoio.
No, sono troppo intime.

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