Dai campi di pallavolo all’editoria. Se vai in ristampa a 24 ore dalla pubblicazione o sei un bestseller o hai raccontato una storia che il pubblico ama ancora prima dell’uscita. Federica Lisi, compagna per la vita di Vigor Bovolenta, insieme alla penna di Anna Cherubini ha trovato una nuova via: diventare un bestseller editoriale grazie a una storia inimitabile, inimmaginabile e irriproducibile. La sua vita: insieme al Bovo, accanto al Bovo, dopo il Bovo ma sempre con la sua presenza dentro.
Martedì sera a Modena è stato presentato il libro «Noi non ci lasceremo mai»: c’erano 800 persone, ma sembrava di essere nel salotto di casa Bovo-Lisi. Lui in cucina a fare il caffè per tutti, noi ad ascoltare aneddoti e ricordi. Questo libro è nato proprio in una cucina, davanti a un caffè, e la dimensione intima e domestica esce dalle pagine del libro e si diffonde nella sala dell’Auditorium. Solo una donna, solo una mamma poteva affiancare la Lisi nella stesura: Anna Cherubini, sceneggiatrice e scrittrice, è stata catapultata in un mondo sconosciuto di cui ha colto subito l’essenza. Il “fare squadra” anche lontano dal campo.
Il libro parla prima di tutto di dolore: perché non ci si confonda pensando che la Lisi sia “solamente” una mamma coraggiosa. Le palle le ha, diciamolo chiaramente, ma è una donna che ha sofferto e che continua a soffrire, proprio come continua ad amare il suo Bovo. «L’ho amato dal primo momento, l’ho amato per 15 anni e adesso lo amo più di prima».
E’ una donna che ha trovato la forza di scavare nel dolore per trovare la bellezza che ci sta in fondo e dargli un senso: un senso per se stessa, un senso per ciascuno di quei cinque figli che la morte ha privato del padre. «Devono capire – ha detto Federica – che tutto questo lo abbiamo fatto per loro». Perché quel 24 marzo erano tutti troppo piccoli per capire (Andrea non era ancora nato): non tanto e non solo quello che era successo, ma soprattutto quanto è grande il Bovo. «Dovevo far conoscere papà ai miei figli». Cinque figli i cui nomi iniziano tutti con la lettera A. La A di Amore, la A di amicizia: perché la Lisi non smette mai di ringraziare tutte le persone che non lasciano mai da soli lei e i suoi bambini.
La citazione scritta sotto alla dedica ai figli è di Julio Velasco: «Gli ottimisti hanno una caratteristica speciale: si divertono seriamente». La Lisi è così: una marea energetica che ti investe di positività. Di lacrime ne sono scese, sul palco e in platea, e ne scenderanno molte leggendo il libro: quello che rimane è un incredibile senso di serenità accanto a un dolore che continua a vivere. «Il Bovo non ha modo di godersi questi cinque gioielli che abbiamo fatto insieme e io glielo devo, di viverli». Forse il dolore va affrontato con la stessa schiettezza con cui Federica affronta la vita: allora smette di fare paura e diventa un compagno che non soffoca più. Bisogna «avere il coraggio di tirare fuori quello che si ha dentro. L’amore è la strada da seguire: io sto seguendo quella».