Ci voleva il morso dei Lupi biancorossi per fermare la corazzata Lube: è al PalaBanca che Macerata cade per la prima volta in campionato, una ferita da due punti lasciati sul campo della Copra Elior Piacenza. Il 3-2 di stasera è spettacolo, divertimento, incertezza e capovolgimenti di fronte. Potevano vincere entrambe le squadre, ma l’uomo dal sangue freddo per chiudere i vantaggi in battuta l’aveva Piacenza: è Luca Vettori a firmare l’ace che si legge 20-18 per i padroni di casa.
PALLA SU PALLA – Piacenza deve rinunciare al suo capitano Zlatanov per una contrattura al polpaccio e schiera Kaliberda al suo posto. Macerata non rischia Parodi e conferma la line-up con Kovar. La Lube schiaccia sull’acceleratore della battuta e delle palle alte: le bande fanno sbandare la difesa emiliana che subisce i colpi di Kovar e Zaytsev. Sul 18 pari Piacenza cambia ritmo e con un 4-0 fatto di errori avversari e meriti di Simon e Kaliberda si mette in tasca il set. Stesso copione nel 2° parziale: Macerata parte in vantaggio, poi sul 13 pari si invertono le parti e il protagonista lo fa Vettori. Due ace consecutivi (21-17) e l’autografo sul set. Sotto di 2-0 Macerata toglie la maschera e mostra il volto dell’avvoltoio affamato di vittoria: conquista due set lasciando poco spazio a Piacenza. Il tie-break è un film a sé: Macerata rompe l’equilibrio tirando fuori i canini per addentare la vittoria, ma il finale è un copione tutto da scrivere. Sono gli errori a essere determinanti, da una parte e dall’altra: Simon sbaglia il servizio sprecando il primo match point per Piacenza (14-14), Zaytsev regala il secondo punto partita (15-14), Kovar serve il 18-17 su un piatto d’argento. Simon e Vettori, i grandi protagonisti del 4° set, firmano i due punti decisivi.
Macerata non passa a Piacenza, dove era già caduta nella rincorsa allo scudetto della scorsa stagione. Da questa sfida riparte la corsa alla Champions League in un confronto che segnerà il gennaio pallavolistico italiano.
Le “paropagelle”. Tema: Elisa.
Luca Vettori. Serata in altalena: giù nel profondo di un 1° set sommerso (30% in attacco), in orbita nel 2° set, quando inizia a riscuotere quello che aveva lasciato sul campo nel parziale precedente. In battuta crea suspence confondendo la vista con il piede che solo il Video Check riesce a stabilire se finisca sulla linea o meno, e intanto fa due ace consecutivi che fanno volare l’animo di Piacenza (21-17). Cade nel 3°set, poi riprende a camminare nel 4°, macinando punti. Mette l’autografo sul match con un ace e la folla va in delirio per lui. Aggiunge altri 18 punti ai 1000 per cui riceve il riconoscimento prima dell’inizio della partita. #AModoTuo
Denys Kaliberda. Ci sono un 53% in attacco (18 punti) e un 63% in ricezione per essere felice in questa vittoria: tornato con la qualificazione tedesca ai Mondiali, interpreta il ruolo di Zlatanov perfettamente in parte. Lui è potenza, lui è uno stillicidio da posto 4, lui è quello che serviva stasera alla Copra Elior. #EScoproCosèLaFelicità
Robert Simon. Le uniche parole che ti restano dopo che lo vedi attaccare con quella velocità, battere con quella precisione, murare con quell’altezza non le possiamo ripetere. Facciamo parlare i numeri: 14 punti (69% in attacco), 2 ace, 3 muri (su 7 di squadra). What else? Dà più adrenalina del caffè. #IlCubanoVola
Samuele Papi. Rimane nascosto nelle retrovie di una ricezione a tratti inappuntabile: 71% nel 1°set, 80% nel 3°, complessivamente un 54% che dà sostanza alla sua partita e contribuisce alla sorridente serata della seconda linea. Non gli importa l’apparenza, anche se fa l’occhiolino alla moda con il lancio della linea “SP6” creata in collaborazione per Mikasa. Lui, modello, lo era già prima, lo è comunque: e forse ha l’elisir dell’immortalità perché riesce, senza chiedere la ribalta, a lasciare il segno sulla vittoria. Nei primi due set non sbaglia un colpo, poi cala, come il resto della squadra, ma mette a segno 9 punti (56% in attacco). #EccoChe
Ivan Zaytsev. Lo sapresti riconoscere anche tra mille tempeste: potenza devastante ovunque, diagonali, parallele, battute, sfonderebbe il taraflex anche se ad alzargli la palla fosse un bambino del minivolley e non uno dei migliori palleggiatori del campionato. A tratti si perde, come nel finale del 1° set, sbagliando palloni banali per un giocatore come lui. Poi si ritrova, eccome: sfodera l’artiglieria pesante e alla fine sono 24 punti quelli firmati dallo Zar, con 4 ace e 2 muri. Non sono bastati alla Lube, che paga (anche) un suo errore nel finale di match. #L’animaVola
Bartosz Kurek. La Lube voleva regalarsi un sogno, ma avrebbe avuto bisogno di un Kurek brillante in tutta la sua diamantina classe. Invece nel 1° set il campione è una luce senza riflesso, tanto da costringere Giuliani a sostituirlo. Rientra nel 2° set con le idee molto più chiare e la sua partita acquista spessore con i 19 punti pesanti realizzati (61%). Anche sulle sue spalle pesa un errore nel finale che riporta Piacenza in parità (13-13). #SpecchioRiflesso
Jiri Kovar. Dopo il 1° set a picchiare forte sulle mani del muro (6 punti, 56%), rimane incastrato nella seconda linea a ricevere: se in attacco perde efficacia, non sta certo lì fermo a guardare i palloni cadere. Riceve, tanto e bene (66%). In battuta sbaglia tanto, ma i 2 ace che fa sono tutt’altro che fragili. #MaledettoLabirinto
COPRA ELIOR PIACENZA – CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA 3-2
PARZIALI: 25-21 (24′), 25-22 (29′), 19-25 (22′), 16-25 (23′), 20-18 (23′); tot.: 2h01′.
COPRA ELIOR PIACENZA: Marra (L), Le Roux (1), Partenio, Papi (9), Fei (8), Kaliberda (18), Simon (14), Tencati, Vettori (18), De Cecco (3). Non entrati: Smerilli, Zlatanov, Husaj. All.: Luca Monti.
CUCINE LUBE BANCA MARCHE MACERATA: Henno (L), Parodi, Zaytsev (24), Stankovic (9), Kovar (13), Martino (1), Kurek (19), Baranowicz (3), Podrascanin (10) Non entrati: Patriarca, Monopoli, Giombini. All.: Alberto Giuliani.
ARBITRI: BORIS Roberto di Vigevano (PV) e LA MICELA Sandro di Trento.
NOTE: spettatori 4082; incasso 34387 Euro. Copra Elior Piacenza: bs 22; ace 7; muri 7; errori 33; ricezione 57% (perf. 32%); attacco 50%. Cucine Lube Banca Marche Macerata: bs 19; ace 7; muri 8; errori 32; ricezione 54% (perf. 28%); attacco 53%.
foto©Zanutto