Sul Mondoflex tricolore del PalaIper di Monza la Tonazzo Padova ha ballato per aver conquistato la Coppa Italia. Il campo ha dato il suo verdetto: 5 set e 2 ore e 23 minuti dopo, Mattia Rosso alza al cielo il bottino di guerra. Di battaglia si è trattato, con un tie-break concluso sul 23-21 e con il pubblico sull’orlo dello svenimento causa apnea da ansia.
Per la rubrica “facciamo i seri” annotiamo che Mvp del match è stato nominato l’opposto Stefano Giannotti: 29 punti, 1 ace, 2 muri, ma soprattutto 4 match point annullati e la forza di trascinare l’attacco patavino quando è scesa la foschia sui Colli Euganei. Diamo ancora seriamente i numeri: Williams Padura Diaz è stato il miglior realizzatore con 37 punti ed è stato anche il migliore a muro insieme a Marco Volpato (5 muri-punto). È stato anche – non siamo stupiti – il migliore al servizio: 2 ace per lui, ma anche per Vedovotto.
Lasciando da parte tabellini e statistiche, vogliamo assegnare i “Coppa Italia Awards”. Prendendola non troppo seriamente, ma con una bella risata.
BEST TAMBURI AWARD: South Boys di Matera.
L’entusiasmo per il traguardo raggiunto dalla loro squadra ha accorciato il viaggio attraverso lo stivale. Non hanno pestato i piedi, ma i tamburi. Come degli ossessi per tutta la partita – che, a dire il vero, è durata poco. La sconfitta in campo è arrivata presto, ma loro sono gli assoluti vincitori di questo premio: per colore, per sportività, per simpatia. Perché hanno fatto sembrare questo sport una festa, che è quello che dovrebbe essere sempre.
BEST ESULTANZA AWARD: Santiago Orduna.
La gioia era tale e tanta che il palleggiatore si è lasciato andare a un liberatorio grido che non possiamo riportare, trattandosi dell’esclamazione più simpaticamente irripetibile del dialetto veneto. A noi, che siamo venete e che conosciamo tutti i sensi della parola in questione, ha fatto ridere moltissimo: un argentino (dalla scorsa stagione di nazionalità sportiva italiana) che esulta in veneto. Ve lo immaginate? Prove video in via strettamente confidenziale.
BEST FOLLIA-IN-CAMPO AWARD: Williams Padura Diaz.
La simpatica canaglia in campo è un “animale da vittoria”: dire che sente la partita è un eufemismo, le sue esultanze sono da filmare. Ci vuole anche un po’ di show e lui in questo batte tutti. Non ce la fai a non sorridere guardandolo, ha troppa vita da sfogare e lo fa correndo in campo, chiamando l’incitamento del pubblico, con una varia ed eventuale gestualità: l’energia che sprigiona è contagiosa! Lo attendiamo alla prova del salto mortale.
BEST URLO AWARD: Marco Volpato.
Una trasfigurazione del genere l’abbiamo vista solo al cinema. Il film era Twilight. Sarà anche giovane (è del 1990), ma quando gli vedi le tonsille e la giugulare esplodere dopo quel popo di muri che stampato un pochino di paura la fa.
BEST GESTO SCARAMANTICO AWARD: Simone Tiberti.
Questo premio non poteva che vincerlo colui il quale ha dichiarato davanti ai nostri serissimi microfoni che in vista della finale per prima cosa avrebbe lavato il proprio intimo. Purtroppo ha sbagliato programma di lavatrice e i panni gli sono andati un po’ stretti: la Coppa l’hanno sollevata i suoi ex compagni di squadra. A noi, però, piace chi riesce a non prendersi troppo sul serio e a farsi una risata insieme a noi e Simone è stato capitano dentro e fuori dal campo. Ah, i nostri microfoni sono serissimi… perché non li usiamo!
BEST CREPACUORE AWARD: Stefano Giannotti.
Quattro match point annullati per mano sua. What else?! L’ambulanza c’era, ma per aiutare il pubblico a reggere a emozioni così forti. Il Rodolfo Valentino della pallavolo ha infranto parecchi cuori al PalaIper. Lo Show ringrazia per il servizio reso, e anche se “must go on” si sofferma ancora un attimo dietro le quinte per applaudire uno dei suoi protagonisti.
foto di Alessandro Pizzi