#A2Mvolley La Tonazzo Padova balla coi lupi e conquista la serie A1 (le “paropagelle”)

Tre anni dopo l’ultima promozione (era il 2011). Due mesi e mezzo dopo il tie-break vincente a Padova. Due mesi dopo la vittoria in Coppa Italia. Gli implacabili della Tonazzo Padova sconfiggono gli eterni rivali di quest’anno, i lupi del Vero Volley Monza, e arrivano là dove volevano arrivare, dove si sono meritati di arrivare: promozione diretta nella massima serie. Nel giorno dei lunghi fucili Padova ha messo giù la testa e ha macinato gioco senza farsi mai sorprendere (tranne una flessione a metà del 2° set) e senza perdere la concentrazione. La resa dei conti è stata fatta soprattutto a muro (14 contro 2) e l’ora della furia è scattata sulla lancetta di Vedovotto (il migliore con 14 punti e il 57% in attacco). Rosso e Giannotti si sono aperti sentieri selvaggi nel territorio avversario, mentre dall’altra parte Padura Diaz e Botto sono state ombre rosse incapaci di rubare il tempo sul colpo.
E’ stata la vittoria della carovana di fuoco intesa come gruppo: i numeri (sia in ricezione che in attacco) sono stati dalla parte di Monza, eppure la squadra di Vacondio ha dovuto arrendersi alla superiorità dei magnifici 7 di Baldovin. Ciascuno ha dato il proprio apporto, tutti sono stati in partita (mentre non si può dire lo stesso di Monza), i giovani rampanti su cui ha puntato la società (una delle pochissime a non essere intervenuta sul mercato a stagione in corso) non hanno tradito l’emozione di giocarsi un’intera stagione in una, unica, notte a Monza.
Il duello, per il Vero Volley, proseguirà al sole dei playoff e sicuramente saranno l’occasione per poter imporre la superiorità, rispetto agli altri duellanti, dimostrata nel corso di tutta la stagione.

SIFA ALL’O.K.CORRAL – Da una parte il pistolero Padura Diaz, in diagonale con Tiberti, affiancato in attacco da Botto e Bonetti e al centro dall’esperienza di Elia e Cozzi. Dall’altra parte lo spadaccino Giannotti, innescato da Orduna, spalleggiato da Vedovotto e Rosso e difeso al centro da Volpato e Mattei.
Prima esplosione del fuoco: l’ace di Mattei (1-2). Padura inizia facendo subito paura (3-3), mentre per lo schieramento patavino è Vedovotto a mettere la mano sul calcio della pistola (4-4). Orduna si affida al braccio veloce di Mattei al centro (7-9), mentre Rosso e soci mettono la miccia al muro (7-10). Botto trascina Monza, ma il doppio muro di Volpato e Vedovotto fa scoppiare la polveriera (10-15), mentre i padroni di casa soffrono psicologicamente le sviste degli sceriffi. Gli avvoltoi patavini hanno fame e dall’alto del muro rispediscono al mittente gli assalti brianzoli: Botto spara cartucce importanti nel finale, quando Monza si riporta a -2, ma la banda di Baldovin non si fa distrarre (21-25).
I due volti della vendetta della Coppa Italia sono quelli di Botto e Giannotti: i due si lanciano la sfida a muro e il veneto rispedisce al mittente l’avversario per due volte consecutive (3-5). Due errori consecutivi di Padura fanno intuire che il pistolero non è nella sua serata omicida (3-7), ma il campo lo smentisce: dopo il pareggio, arrivato grazie ai suoi colpi (9-9), il set procede punto a punto finché non si inceppa il revolver di Giannotti (doppio errore, 15-13). Padura e Botto fanno esplodere i loro colpi migliori, ma Vedovotto da posto 4 è una sentenza (21-23). E’ la battuta out dello schiacciatore del Vero Volley a regalare a Padova la gioia della promozione in serie A1.
Il terzo set, inutile ai fini dell’esito del duello, è una passerella per la promessa neo-promossa Padova: Padura cerca di tenere alto il morale dell’attacco di Monza, ormai agonizzante (7-12). Puliti, entrato forse troppo tardi al posto di un Bonetti da dimenticare, cerca di prolungare il match, ma Vedovotto e compagni scaricano una raffica di colpi (17-25).

Le “paropagelle” (tema: film western)
Filippo Vedovotto. E’ lui a mettere per primo la mano sul calcio della pistola, preludio di una serata da furia selvaggia: in battuta mette tanta pressione, a muro mette le mani con fare minaccioso (2 punti), in attacco il suo nome è una sentenza. Si abbatte con il 57% di positività (14 punti), senza sbagliare e senza subire muri. In ricezione soffre, ma resiste senza commettere errori. Il 2° set non si stava mettendo proprio benissimo per Padova, portata da Monza al punto a punto: il Joe Bass di Jesolo mette a segno 4 punti (dei 6 totali nel set) nel finale (dal 17 pari in poi) in momenti determinanti. Quando si dice farsi trovare pronto. #JoeBassLimplacabile
Stefano Giannotti. Sguardo impenetrabile prima della sfida, a ogni pallone lasciato sul campo la vena che pulsa: rabbiosa la sua voglia di conquistare da protagonista la fanciulla più ambita del West – la serie A1. Ci mette un po’ a sbloccarsi, quando toglie la sicura (con il pallonetto dell’8-11) inizia a martellare nonostante i 4 errori in attacco. L’inizio del 2° round è set della sfida nella sfida tra lui e Botto, il quale colleziona due muri consecutivi. Il doppio errore in attacco rischiava di mettere nei pasticci Padova (15-13), è riuscito a non perdere la calma. #IlTexanoDagliOcchiDiGhiaccio
Andrea Mattei. E’ il Buono, che uccide il Cattivo e neutralizza il Brutto: Padura e Botto non passano dal suo muro (4, miglior muratore della sfida), il suo è il braccio più veloce del West in attacco (3 punti), ma la storia inizia con un suo ace. Per avere 20 anni un bel biglietto da visita per la A1. #IlBuonoIlBruttoIlCattivo
Mattia Rosso. Non sono i punti che ha fatto, ma come è riuscito a essere un punto di riferimento per la squadra. Non è stata una serata esplosiva sul piano dei numeri, è nel come ha spianato la strada ai compagni la differenza tra un giocatore e un capitano. Lui, capitano, lo è nelle vene. Esce a metà del 3° set ed è una passerella tra gli applausi dei tifosi. #LuomoSenzaPaura
Santiago Orduna. Un uomo spalmato in ogni centrimetro di mondoflex: Orduna ha difeso, recuperato palloni anche al bar e fatto girare quella palla tra le mani come fosse di cristallo: caleidoscopico. Generosamente elogia tutta la squadra, ma lui ha portato un bel bottino di fantasia e qualità. #LoChiamavanoTrinità

Williams Padura Diaz. Il suo agonismo è noto, non sempre digerito: i tifosi di Padova dovevano ancora mandare giù la Coppa Italia e stasera hanno pensato bene di fargliela “pagare”; al grido di “buffone” lo hanno accolto nel 2°set, quando prima tira due colpi a vuoto, poi inzia a fare centro e a ferire. Solo graffi, però. Duello complicato per il cubano, che inizia facendo subito paura, ma poi si blocca nel 1° set, complice forse anche il nervosismo per un paio di attacchi di cecità improvvisa dell’arbitro. Il Vero Volley aspetta il vero Padura per i playoff: 10 punti e il 43% in attacco non bastano. #TamburiLontani
Iacopo Botto. L’uomo della speranza non può essere anche della provvidenza. Non da solo, almeno. Si carica le sorti dell’attacco sulle proprie spalle e nel 1° set getta Monza all’inseguimenot di Padova: per poco non gli riesce il pareggio, ma commette degli errori proprio nei momenti cruciali della partita. Per esempio la battuta sbagliata che consegna la qualificazione nelle mani di Padova (23-25 nel 2° set). #IlCavaliereDellaValleSolitaria
Lorenzo Bonetti. Chissà come sarebbe andata, se avesse partecipato al duello. Invece ne rimane ai margini, crocifisso a un 33% nei primi due set, che diventa un 30% complessivo con 4 punti. Lascia il campo nel 3° set per Puliti, quando però non c’era più nulla da fare. #StringiIDentiEVai

Il pubblico. Tanto (quasi 4 mila persone). Festoso. Rovente, ma con correttezza. Il PalaIper vestito con l’abito della festa non può rimanere una favola , deve diventare una favolosa realtà. L’organizzazione del Vero Volley ci si mette d’impegno e i risultati stanno iniziando ad arrivare. #LoChiamaronoIlMagnifico

VERO VOLLEY MONZA – TONAZZO PADOVA 0-3
PARZIALI: 21-25 (27′), 23-25 (28′), 17-25 (23′); tot.: 1h18′.
VERO VOLLEY MONZA: Elia (5), Bonetti (4), Preval (2), Tiberti, Padura Diaz (10), Pieri (L), Vigil Gonzalez (5), Botto (9), Caci, Cozzi (2), Puliti (2), Krumins. Non entrati: Procopio. All.: Oreste Vacondio.
TONAZZO PADOVA: Mattei (8), Vedovotto (14), Orduna, Giannotti (11), Balaso (L), Gozzo, Rosso (5), Volpato (4), Garghella (1), Paoli. (2), Groppi, Casaro. All.: Valerio Baldovin.

ARBITRI: GINI Fabio di Cagliari e ZAVATER Marco di Roma.
NOTE: spettatori 3969; incasso 10000. Monza: bs 14; ace 0; muri 2; errori 30; ricezione 66% (perf. 34%); attacco 47%. Padova: bs 15; ace 2; muri 14; errori 23; ricezione 44% (perf. 28%); attacco 39%.
foto di Elena Zanutto

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