Si dice che i cani somiglino ai propri padroni e un alano grande quanto un pony non poteva che finire al guinzaglio di un ragazzo di 207 cm. Il quale si trova perfettamente a proprio agio sotto rete: e se cresci nelle giovanili di Piacenza e di Cuneo vuol dire che qualcuno che di pallavolo ne capisce lo ha notato. Si dice che il primo Aimone della storia italiana fosse il conte di Piacenza; Alletti, nato a 15 chilometri dal capoluogo emiliano, qualcosa di nobile deve averlo: il suo esordio è da predestinato alle grandi imprese. Dopo Crema e Segrate in A2 arriva la A1 con Perugia e, quest’anno, il ritorno a Cuneo. Questa volta da protagonista: perché ogni volta che entra in campo succede qualcosa. Come domenica scorsa a Vibo (prima gara dei playoff 5° posto): tanti punti e il titolo di Mvp.
A giudicare dai risultati non si direbbe che ad ‘Aimo’ manchi la voglia… (leggete l’ultima risposta).
La tua definizione di pallavolo?
L’unico sport di squadra dove non puoi far nulla senza passare la palla.
Quando hai iniziato a giocare?
Tardi: in terza media nella squadra della scuola.
Il momento più bello della tua carriera?
L’esordio in A1 con Piacenza a 17 anni.
Il punto più importante che hai fatto?
L’ace della vittoria in gara-4 della semifinale di A2.
Il trofeo che vorresti conquistare?
Una medaglia olimpica.
Per chi o che cosa rinunceresti alla pallavolo?
Per la famiglia.
Che musica ascolti prima di entrare in campo?
Canzoni che mi ricordano momenti importanti per me.
Il tuo idolo sportivo?
Goran Vujevic.
La tua qualità fisica migliore.
L’altezza.
La qualità morale che ammiri negli altri.
La lealtà.
Un pregio e un difetto del tuo carattere?
Sono determinato ma purtroppo anche testardo a volte.
L’ultima volta che hai pianto?
Quando è stato male mio padre.
Il tuo vizio peggiore?
Mangiarmi le unghie.
La pazzia più grande fatta per amore?
La sta ancora aspettando. (risposta suggerita dalla regia)
Cosa ti conquista di una donna?
Vederla sorridere.
Hai mai tradito?
Sì.
Faresti un calendario nudo?
Credo di no, ma mai dire mai.
Cita una massima sportiva.
Un punto alla volta.
Se fossi una città saresti…
Los Angeles.
Se fossi un film saresti…
The Blinde Side.
Se fossi un libro saresti…
Open di Andre Agassi.
Se fossi un cibo saresti…
Del buon salame piacentino.
Se fossi un animale saresti…
Il mio alano Big Mike.
Per che cosa vorresti essere ricordato?
Per aver lasciato qualcosa di me a tutte le persone che ho incontrato.
Svela una battuta da spogliatoio.
Qualcuno ha un po’ di voglia da prestarmi?
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