#A1MVolley Perugia, schiacciami sta gara 5

PERUGIA – Ci sono partite che non si possono raccontare in duemila battute, perché solo per descrivere gli stati d’animo che circondavano il taraflex del Pala Evangelisti servirebbe un enciclopedia che va dalla A di agitazione, passando dalla O di orgasmo collettivo, alla Z di zumpappero. Erano oltre sei mila le persone assiepate sugli spalti e tutte avevamo come obiettivo sostenere i Block Devils nella difficile gara 4 contro la Copra Elior Piacenza, e alla luce del risultato, ci sono riusciti.

La forza di Perugia. 3-2, un nuovo tie-break, un vortice di emozioni a corrente alternata con la Sir che ha esordito alla grande nel primo set (25-20), stordendo la Copra con 5 muri e 3 ace (due bordate di Atanasijevic e una flot di Buti) e una ricezione pazzesca oltre il 75%. Il calo del secondo set, vinto dalla Copra (18-25) è merito dei 5 muri piazzati dagli ospiti e una maggior incisività di Vettori in attacco; il ritorno nel terzo è invece prepotente e Perugia è stata brava nel contenere al minimo gli errori e continuare a martellare forte in prima linea, questo merito di una ricezione sempre positiva e di Paolucci, entrato al posto di Mitic, che ha saputo dare maggior velocità al gioco. Il 25-23 racconta già di per sé molto di un finale incandescente, nel quale hanno fatto la differenza la classe di Vujevic (80% in attacco) e le sue magie. Perso il quarto set, la Sir ha avuto una reazione da veri campioni nel tie-break, sapevano quanto sarebbe stato importante e sono tornati in campo con un altro atteggiamento rispetto a quello visto in gara 2: hanno aggredito e si sono portati in vantaggio 5-2 e poi nettamente 10-4, grazie a due battute viscide di Paolucci che sono scivolate sulle braccia di Papi e Smerilli. Da lì è stata una passerella trionfale fino al definitivo 15-8; Piacenza ha provato a strozzare in gola l’esultanza della Sir, ma il video-check ha sancito che la palla murata a Petric era davvero fuori.

Il lato oscuro di Piacenza. Inizia a essere evidente il calo di forma degli uomini di Monti: il campionato a mille, la Champions League e ora queste lunghissime semifinali stanno minando le condizioni di superiorità di cui dispone Piacenza. La forza fisica c’è ancora, ma s’iniziano a intravedere dei cali in ricezione – merito certo della battuta di Perugia – ma in gara 4 hanno sofferto, subendo 7 e con 9 errori in ricezione, per un totale di 37% di positiva e 17% di perfetta. L’uscita di Marra per il riacutizzarsi di un infortunio, sostituito da Smerilli a partire dal secondo set, si è fatta sentire per quanto il secondo libero ha ben figurato con 53% di positiva. Ancora molto positiva la prova della Copra a muro, con 16 punti di cui 4 realizzati da Luca Tencati, 3 proprio nel quarto set poi vinto 19-25; ma a fare la differenza in questo set sono state anche la battute flot di Papi, un turno decisivo con due ace che ha lanciato i suoi verso il tie-break. La panchina di Monti si accorcia visto l’infortunio – pare piuttosto grave – a Kaliberda, lo schiacciatore tedesco è infatti uscito zoppicando.

La lunga serie di semifinali tra Copra Elior Piacenza e Sir Safety Perugia sta diventando una vera saga, in cui ogni episodio mette in luce uno o più protagonisti, le paropagelle di gara 4 sono dedicate, alla saga per eccellenza (nonché mio film preferito) e ai personaggi di Guerre Stellari.

 Goran Vujevic. Classe purissima, il gioco fluisce intorno a lui come se ne fosse parte integrante, ha una sicurezza di sé che fa spavento: chi avrebbe appoggiato con tanta tranquillità un missile terra-aria scagliato da Simon da oltre la metà campo che momenti tocca il soffitto?! Nessuno, credetemi. Vujevic sa cosa deve fare, ce l’ha nel sangue, vede l’avversario e lo becca dove fa male; i suoi attacchi contro il muro sono uno più bello dell’altro e realizza 8 punti (62%), mura due volte e non trova nessun ace, peccato ma va bene lo stesso. E’ la guida della Sir Safety, colui che insegna e che fa proseliti, chi impara da lui è destinato alla grandezza, il migliore in campo. #MaestroYoda

Nemaja Petric. Che sia lui il discepolo di Vujevic ormai si è capito. La giovane età lo aiuterà a migliorare ancora ma il 70% in ricezione di ieri sera, 16 attacchi punto (46%), 1 ace e 1 muro, valgono una prova da Jedi maturo e pronto ad affrontare qualunque nemico. Lui la vuole tanto questa finale scudetto, e sa che in gara 5 molto delle palle roventi passeranno da lui, come nell’episodio IV di Star Wars “Una nuova speranza” quando Luke Skywalker si affida alla ‘forza’ che tirare il missile nel condotto che porta al cuore della Morte Nera. Lui sa di avere questa responsabilità, ed è pronto per diventare a suo volta un maestro e condurre i ribelli, pardon la Sir Safety, alla vittoria. #LukeSkywalker

Aleksandar Atanasijevic. L’eroe di qualunque storia ha un suo fido compare, e senza togliergli i meriti per le grandissime partite che sta disputando, Atanasijevic – almeno ieri sera – è stato il più valido alleato degli Jedi di Perugia. L’entusiasmo dell’opposto serbo è contagioso, il suo sorriso guascone fa impazzire i cuori di centinaia di ragazze, ma soprattutto quando stacca da terra per l’attacco, gira il braccio destro verso il diagonale stretto è come stare dentro il Millennium Falcon e fare il salto a velocità luce: non ci capisci niente, ma ti porta da un’altra parte. 21 punti, 2 muri, 2 ace, e qualche errorino; ma non ameremmo Harrison Ford se fosse davvero perfetto in tutto. #IanSolo

Andrea Giovi e Fabio Fanuli. Kovac dice sempre di allenare 12 titolari, e l’interscambio fra i due liberi funziona sempre con precisione: se Giovi soffre la ricezione flot, entra Fanuli, ma #Giovino è più bravo in difesa?! Allora dentro di nuovo lui. Bravissimo Fanuli a entrare nel quarto e risollevare la ricezione e stessa cosa nel quinto, quando i doppio più si sono sprecati. Come droidi programmati difendono anche l’impossibile e ricevono, 39 palloni in due (Giovi 33, Fanuli 6), e insieme fanno registrare il 67% di positiva e oltre il 30% di perfetta. Fanno parte della storia e meritano gli stessi titoloni degli altri, perché sono attori bravissimi e tostissimi, hanno una divisa diversa dagli altri Jedi, ma hanno lo stesso cuore. #C3-P0 #C1-P8

Luca Vettori. Se il tie-break avesse consegnato la vittoria e la finale a Piacenza probabilmente sarebbe stato lui il migliore in campo. Ha martellato dall’inizio alla fine per un totale di 25 punti, di cui 21 in attacco – per la cronaca ha preso 5 muri -, ma ne ha realizzati 3, e un ace pesante viste le pietre che sa tirare dai nove metri. E’ la promessa della pallavolo nazionale, non è arrembante e spavaldo, e ha una concentrazione da giocatore maturo, ha sofferto un po’ di alti e bassi nel corso della stagione, ma se lui c’è la Copra fa punti. Anche se crescendo dovesse diventare più cattivo, sappiamo tutti che “in lui c’è del buono”. #AnakinSkywalker

Hristo Zlatanov. In quasi tutti i film va a finire che più nell’eroe ti riconosci nel cattivo. Anche Star Wars ha il suo antagonista, ed è una presenza costante per tutti i sei film della saga, lo senti anche se non appare sullo schermo, si aggira e poi fa la sua apparizione con il botto. Zlatanov ha fatto sfaceli in gara 3 e anche in gara 4 ha fatto valere tutta la sua esperienza sotto rete; impressionante la sua lucidità in battuta mentre veniva sepolto di fischi dagli spalti, ma lui è un campione e in queste situazioni trova pane per i suoi denti, infatti ha sbagliato solo 2 battute su 14 effettuate. Più pressato a muro ha fatto fatica in attacco, ma 14 punti non sono poca cosa, due muri arricchiscono il bottino. Se lui e la Copra vogliono vincere gara 5 dovranno calare la maschera e dimostrare chi sono. #DartFener

TABELLINO:

SIR SAFETY PERUGIA – COPRA ELIOR PIACENZA 3-2 (25-20; 18-25; 25-23; 19-25; 15-8)

Durata Parziali: 28, 25, 32, 28, 18. Tot.: 2h 11’

 

SIR SAFETY BANCA DI MANTIGNANA PERUGIA: Mitic 3, Atanasijevic 21, Barone 6, Buti 11, Petric 18, Vujevic 10, Giovi (libero), Paolucci 2, Cupkovic, Della Lunga, Fanuli (libero). N.E.: Semenzato, Della Corte. All. Kovac, vice all. Fontana.

 

COPRA ELIOR PIACENZA: De Cecco 3, Vettori 25, Simon 8, Fei 5, Papi 7, Zlatanov 16, Marra (libero), Kaliberda 2, Le Roux 2, Smerilli (libero), Tencati 6. N.E.: Partenio, Husaj. All. Monti, vice all. Delmati.

 

Arbitri: Luca Sobrero – Stefano Cesare

 

LE CIFRE – PERUGIA: 17 b.s., 6 ace, 62% ric. pos., 38% ric. prf., 42% att., 10 muri.

PIACENZA: 13 b.s., 7 ace, 37% ric. pos., 17% ric. prf., 41% att., 16 mur

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