Bastava chiederlo. Cuore, coraggio e palle. Perché solo così si vince col Brasile, solo così si vince in Brasile.Due vittorie in altrettanti incontri. Ed ecco la cronaca e le paropagelle di Gara 1. #PerVoi
Partono fortissimi i ragazzi dell’Italvolley di Berruto. Tanta Lube nel sestetto iniziale, con Parodi e Kovar sulla banda, Zaytsev opposto, Travica al palleggio, capitan Birarelli e Piano al centro. Rossini libero, che-ve- lo-diciamo-a-fare.
Dall’altro lato, con la divisa più tamarra del mondo e tanto pelo in vista, Bruninho e Vissotto, Murilo e Lucarelli sulla banda, Lucas e Sidão al centro, libero Mario Junior.
Al primo set gira bene la squadra. Il Drago e lo Zar non sembrano aver dimenticato l’intesa, lavora pulito la ricezione, solo qualche difficoltà col primo tempo di Teo Piano che sembra non aver ancora trovato la sintonia giusta con Travica. Poco importa perché la squadra gioca col sangue negli occhi, c’è anche tempo per l’esordio di Randazzo, e l’Italvolley si porta a casa il primo set 19-25.
Al secondo parziale dentro Simone Buti per Piano. Più equilibrato questo set, col doppio cambio del Brasile, Raphael e Theo dentro per Bruninho e Vissotto, che funziona bene, e Lucas dai nove metri inizia a creare problemi alla ricezione azzurra. Barcollano ma non mollano, i nostri. Punto a punto, mettono in saccoccia anche il secondo parziale, 25-27. Poi boh, forse l’euforia per una partenza così esaltante, forse qualche caipirinha arrivata di soppiatto in panchina, o qualche ballerina di samba di troppo, ma al terzo set, proprio a un passo dall’avercela fatta, i verdeoro insaccano una serie di murate a sangue che ci fanno male – più alla testa che al braccio – e finisce che gli regaliamo il parziale 25-21. Peccato. Al quarto si comincia in equilibrio, ma al secondo time out tecnico i nostri volano avanti 13-16. Un po’ di nervosismo per i brasiliani, lucidità e freddezza per gli azzurri che si lanciano verso la vittoria. Chiude il match un ace del nostro Drago nazionale. 1-3 per una bella Italia già in splendida forma. Ora aspettiamo solo il bis.
#noicicrediamo
Per le paropagelle di oggi, visto il tasso di divertiento che c’è stato nel week end a Bibione (durante la Beach Volley Marathon), vogliamo essere particolarmente
ignoranti e ci vogliamo ispirare ai cocktail da spiaggia.
Ivan Zaytsev: la cresta in fuga della nostra pallavolo, picchia duro tutta la partita, e anche dopo un paio di
murate da urlo che gli stampa Lucas non si lascia intimidire. Imprescindibile la sua presenza in campo, così
come un bel #mojito fresco in riva al mare.
Lele Birarelli: il più anziano e più saggio della spedizione azzurra. Sempre preciso ed affidabile. Palla al Bira e
stai tranquillo. Consistente, come un #havana7
Totò Rossini: la nostra molla aspirapalloni. È ovunque, sempre carico, sempre gasatissimo. Fresco e
frizzante come una #corona
Dragan Travica: il giusto mix tra determinazione e grinta, vodka e caffé. Vista l’esperienza superlativa nella
fredda Russia, per lui un #blackrussian
Lucas: un uomo, una barba, un muro. Ne mette a segno 4 per i suoi, e quanto ci fa male. Glaciale e granitico
#jackdanielsontherock
Murilo: lontani i tempi in cui viaggiava a doppia cifra sul tabellino. Brutta la sua prestazione. Impalpabile,
inconsistente e quasi #invisibile
Brasile-Italia: 1-3 (19-25, 25-27, 25-22, 21-25)
Brasile: Sidão 9, Vissotto 16, Murilo 5, Lucas 12, Bruno 2, Lucarelli 13, Mario (L). Theo 5, Raphael, Gustavo,
Felipe (L). Ne: Mauricio. All. Bernardo Rezende
Italia: Birarelli 8, Zaytsev 19, Parodi 12, Piano, Travica 3, Kovar 20, Rossini (L). Buti 6, Randazzo, Vettori. Ne:
Baranowicz, Sabbi, All. Berruto
