Volley Maschile World League – Primo KO per l’Italia, vince la Polonia 3 a 2

Volley Maschile World League – Dagli undicimila del Foro, agli undicimila e duecento della Spodek Arena di Katowice. Perché in Polonia, la pallavolo, è roba grossa davvero.
Undicimila e duecento mani che scandivano insieme l’inno di Mameli. Perché in Polonia, la sportività, è di casa davvero.
Turnover per i nostri, che si presentano con Baranowicz al palleggio, Vettori opposto, Randazzo e Lanza schiacciatori, Piano e Buti al centro.
Dall’altro lato del taraflex, Drzyzga in regia, Wlazly sulla diagonale, Wrona e Klos al centro, Mika e Winiarski sulla banda. Liberi Giovi e Colaci per i belli, Zatorski per i brutti.
Procede punto a punto il primo set, decisamente equilibrato. Alle bombardate del Vetto risponde con altrettanta classe Wlazly, top scorer del match con 28 punti al tabellino.
Sul 24-23 una palla facile regalata dai nostri, permette a Drzyzga di appoggiare un pallonetto in 4 che cade a terra pesante quando l’apollo 13. Il primo set è dei padroni di casa, che chiudono 25-23.
Al secondo set partiamo forte. Picchia durissimo Randazzo che non sembra per niente intimorito da un arena tutta bianco-rossa. Vettori poi che dire, quando indossa QUELLA maglia blu, si trasforma. A tratti quasi sorride, anche.
I visi pallidi però si riprendono a metà set e nel finale dobbiamo annullargli 2 set point per riportare la situazione in parità. Chiudiamo 24-26.
Al terzo parziale, come al solito, alterniamo grandi azioni ad erroracci da torneo dell’oratorio. Rimane dentro Maruotti, entrato a fine secondo set per Lanza, e super ispirato.
Anche questa volta partiamo bene, tanto che la Polonia prova a scuotere i suoi col cambio in regia. Tutto bene per noi fino all’8-16. Poi iniziamo i nostri cricetini smettono di correre. Ci sbattiamo tra di noi, appoggiamo male, riceviamo male, alziamo male, attacchiamo male, serviamo male. Va TUTTO male. E va a finire che buttiamo via il set, glielo impacchettiamo e glielo regaliamo manco fosse Natale, e andiamo sotto 2-1.
Al quarto set rimangono dentro per i polacchi Kurek e Zygadlo. Anche questo parziale procede in equilibrio. Siamo avanti 19-22 sul finale quando nuovamente, rischiamo di rovinare tutto. Tornano sotto i padroni di casa con Mika determinante, e si portano addirittura in vantaggio 23-22. Ma, fortunatamente, San Luigi Randazzo è dei nostri, e mette la firma sul 25-27 che ci porta al primo tie break di questa World League.
Al quinto set si sveglia dal dolce sonno in cui era caduto Kurek –proprio ora Bartosz??- e non riusciamo a reggere botta. Lo chiudono 15-10 senza grossi problemi i padroni di casa, e noi insacchiamo la prima sconfitta.
Un po’ di amarezza ma anche tanta consapevolezza è quello che ci portiamo a casa dopo questa partita. Anche con le seconde linee abbiamo saputo esprimere in diversi momenti una buona pallavolo. Vedere Randazzo, classe 1994, giocare con questa personalità e a questo livello tecnico è puro godimento per i nostri occhi. Per cui niente musi lunghi, solo applausi per questa piccola GRANDE Italia.
Per le paropagelle di oggi abbiamo scelto la mitologia greca e i suoi grandi dei – così, giusto per ribadire il concetto che usciamo comunque a testa alta.
Randazzo: superlativa la sua prestazione, esordiente classe 1994, già idolo indiscusso di giovani – e meno giovani- tifose di tutto il mondo, pronte a strapparsi capelli e tanto altro. Scaglia pallonate come fossero saette, per noi lui è #Zeus
Vettori: glaciale nella sua mimica facciale, caldo come l’inferno nei suoi bicipiti. Poco importa che sorrida poco quando gioca così, per noi lui è #Ade
Buti: bella la sua prestazione, sempre una sicurezza a muro. Scattante, veloce e puntuale come #Ermes
Baranowicz: non al massimo della forma, qualche errore di troppo al servizio in momenti importanti, e piccoli problemi d’intesa. Forse ancora in ripresa dai festeggiamenti nuziali, per noi lui è #Dioniso
Kurek: uno dei pochi visi pallidi che sorride. E lo fa anche quando ci regala perle da play off di terza divisione. Per questo noi lo ringraziamo animatamente e lo incoroniamo #Apollo
Wlazly: picchia duro, è top scorer del match con 28 punti, e il suo bicipite scolpisce palloni come il migliore dei fabbri. Per noi lui è #Efesto
Polonia-Italia 3-2 (25-23, 24-26, 26-24, 25-27, 15-10)
Polonia: Nowakowsk, Winiarski 8, Konarski 1, Kurek 15, Klos 3, Wrona 10, Wlazly 10, Drzyzga, Zygadlo 1, Zatorski L, Mika 14; NE: Buszek
Italia: Vettori 23, Corvetta, Maruotti 10, Lanza 7, Buti 10, Piano 11, Baranowicz 2, Giovi L, Sabbi, Colaci L, Randazzo 21; NE: Beretta
Arbitri: LABASTA Milan (CZE) & AZEVEDO Avelino (POR)
Spettatori: 11.200 – ‘na bolgia.

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