#VolleyMondiali14 – Un esordio così. Difficile da immaginare. Per la quantità – e l’energia – di pubblico. Per la semplicità dell’avversario – che però non è stato sottovalutato e diteglielo ai ragazzi se è una cosa da poco. Una partita di quelle che ti rimangono nel cuore non per la loro difficoltà, più per la loro bellezza culturale e sportiva con le ragazze tunisine, a fine match, che chiedono di fare una foto con i loro cellulari vicine a Piccinini, Costagrande and so on. E’ l’emozione e la pelle d’oca che si vede sui volti di tutti: dalle più piccine alle esperte. Ed è una bella cosa davvero.
I risultati dei Mondiali Volley Femminili
Le interviste post Tunisia di Arrighetti, Piccinini, Centoni e Ferretti
Le foto di Italia-Tunisia. Scatti di Michele Benda
CRONACA – L‘Italia di Marco Bonitta parte con la diagonale composta da Centoni e Ferretti (subito in campo dopo l’operazione), in banda ci sono invece le esperte Del Core e Piccinini, al centro Arrighetti e Chirichella e, come libero, Bonitta schiera De Gennaro. La Tunisia risponde con Barhoumi e Brik in diagonale, Ben Halima e Boughanmi al centro, Agrebi Fatima e Agrebi Rahma in banda . Come libero c’è Mami.
Si va al primo time out tecnico sul risultato di 8-3 e, francamente, non c’è molto da dire. Se non che con qualche errore rientrante nella normalità l’Italia permette alla Tunisia di non rimanere a zero. L’accelerata, le azzurre la danno al rientro in campo, con velocità e buone difese: 16-5 al secondo time out tecnico, con un parziale di 8-2 che la dice bene sui diversi valori tecnici e fisici in campo. Il match termina con il doppio cambio: dentro Signorile e Diouf e l’ultimo punto è proprio dell’opposto milanese che chiude il parziale 25-11. Unidici i punti delle nordafricane, sei gli errori dell’Italia in questo set.
Il primo punto del secondo set è, invece, un “murone” di Cristina Chirichella su Agrebi Fatima che si vede spegnere la luce davanti. Poi però l’Italia cala quel tanto che basta e si ritrova in svantaggio 5-4 con un ace della palleggiatrice Barhoumi (che corre come una matta e, per questo, si prende la palma della migliore in campo delle sue). Buona la reazione con Centoni e Piccinini e si va al primo time out tecnico sul risultato di 8-6. Soffre un po’ la Piske Arrighetti, ma l’Italia tiene comunque il match sotto controllo anche se Bonitta – per non saper nè leggere nè scrivere – chiama time out discrezionale sul 12-9. La Tunisia difende un po’ di più rispetto al primo set ma la differenza è ancora tanta. E a fare tanta differenza è la più giovane del gruppo azzurro: Cristina Chirichella che mette in fila attacchi e muri per il 16-11. La Grande Bellezza del volley arriva proprio a questo punto. Un gesto semplice quanto fondamentale: Piccinini copre Del Core scendendo in seconda linea, perchè la giocatrice napoletana era andata in recupero. E questo, fidatevi, è tanta roba per chi ama la pallavolo, anche se sembra un gesto quasi invisibile. Pallavolo è cercare l’equilibrio con le posizioni e la voglia di aiutarsi. Bonitta fa ancora il doppio cambio e gli dice bene con Signorile ben ispirata anche con Arrighetti. Il secondo set si chiude con il risultato di 25-13. Nel terzo parziale, Bonitta lascia in campo Signorile e Diouf in diagonale e Costagrande al posto di Del Core in banda. Si va al primo time out tecnico sull’-8-2 con poche spiegazioni se non la nota positiva che l’Italia non si siede. Anzi: difende, corre, cade, non crede che tutto sia fatto. Ancora anzi. C’è spazio per tutte: Bosetti, Folie e tanta voglia di metterla giù. La Tunisia non va oltrel’8° punto e il PalaLottomatica esplode sul punto finale di Chirichella.
PAROPAGELLE – Le “paropagelle”, visto che i Mondiali sono per la prima volta in Italia, e visto che toccheranno sei splendide città, saranno dedicate proprio alle peculiarità, più o meno conossciute, dei luoghi che ospitano la rassegna pallavolistica mondiale. Quindi: Verona, Bari, Modena, Trieste, Milano e Roma.
CRISTINA CHIRICHELLA- Vista la sua “campanità” sarebbe bello scegliere una cittadina della sua terra per descrivere la giovane centrale. Ma rimanendo al Sud, andiamo a Bari. Al porto, dove si guarda lontano. Dove l’orizzonte sembra vicino e alla portata. Ecco, Chirichella è il presente e il futuro di questa squadra. Con grinta, fisico e punti: guarda l’orizzonte ma le reti che ha gettato in mare stanno portando sulla terraferma pesci buoni. Come buoni sono i sogni. Come concreta è la pesca. #PortoDiBari
VALENTINA ARRIGHETTI – E’ un po’ come quelle strutture che stanno li. Sempre. Che ti dan sicurezza anche nelle giornate di pioggia quando i contorni sono più bui. La forza di Valentina sta qui: nell’esserci perennemente e di emozionare (ed emozionarsi) sempre. Magari nello sbuffare in certi frangenti perchè le cose non vengono come vorrebbe (e lo sappiamo che la Piske è una che pretende tanto, giustamente). Ma sta li, con tanta graniticità. Che la fa assomigliare al #DuomoDiMilano
FRANCESCA PICCININI- E’ Modena come la città che ha scelto per giocare in questi anni. La Picci nazionale, capitano di questa squadra, è precisa, attenta, è capitano e compagna di squadra. E’ che se lo merita. Si merita di stare ancora una volta li. Ed è che passano gli anni, ma va sempre bene. Come #GnocchiETigelleDiModena
ANTONELLA DEL CORE – La schiacciatrice giramondo, con i suoi mille colpi, con la sua pazienza, con il suo non saper dir di no alla Nazionale di pallavolo italiana, è davvero come quei posti in cui è semplice trovare la tranquillità. E restando nelle città italiane che ospitano i Mondiali, Del Core incarna perfettamente la serenità che ti dà Trieste, con quel mare a ridosso della strada e della piazza. Che valgono il prezzo del biglietto e dei chilometri macinati. Per noi lei è #PiazzaUnitàDItalia
CAROLINA COSTAGRANDE– Le ragazze della Tunisia a fine match vogliono una foto con lei e la Picci. Come fosse qualcosa da ricordare. Perchè la Costagrande è un monumento del volley internazionale. Ci permettiamo di paragonarla all’#ArenaDiVerona.
FRANCESCA FERRETTI – Dai, chi ci avrebbe scommesso più di un soldo? Francesca Ferretti, dal letto di ospedale, aveva detto che sarebbe voluta esserci. E infatti eccola li, premiata da Bonitta nella starting six, a dimostrare che volere, delle volte, è potere. E allora, se pensiamo che questi Mondiali sembravano quanto meno difficili per la palleggiatrice di Reggio Emilia, è bello paragonarla al buco della serratura vicino al Giardino degli Aranci a Roma, sull’Aventino. Un buco della serratura semplice dal quale però si vede il Cupolone. Come dire: non importa avere la certezza delle cose. Basta crederci. Così come bisogna credere che valga la pena guardare dentro un buco della serratura normale per vedere la bellezza di San Pietro #AventinoRoma
NADIA CENTONI- Sarà che il Mondiale è il Mondiale. L’abbiamo già vista in campo al World Grand Prix, ma chissà cosa le è passato per la testa dopo tanti anni lontana dalla maglia azzurra che avrebbe forse meritato di più (senza il forse, dai). E per lei vien da pensare a qualcosa di romantico, con il sapore d’un amore lontano ma che ora si può gustare: quello per la Nazionale. E come non volgere il pensiero a Verona, a Shakespeare e alla storia d’amore delle storie d’amore? Centoni è #RomeAndJuliet (con lieto fine però)
MONICA DE GENNARO – Un libero preciso: 93% di positività e il 53% di perfezione. Certamente la Tunisia non è la squadra più difficile da affrontare in attacco e al servizio. Ma Monica De gennaro dimostra di meritare quella maglia da titolare, dimostra che è arrivato il suo momento. La sua ora. Come alle 22.03 è l’ora di magnarsi una cacio e pepe che qui abbiamo tutti fame. #CacioEPepeRoma
NOEMI SIGNORILE –VALENTINA DIOUF- CATERINA BOSETTI – RAPHAELA FOLIE – Quando c’è spazio per tutti è bello. Perchè si può provare e si può prendere fiducia. E avere in panchina gente che quando entra – nonostante l’avversario di basso valore tecnico – continua sulla falsariga del lavoro fatto dallo starting six, è tanta roba. #ItaliaUnita
Italia-Tunisia 3-0
Parziali: 25-11; 25-13; 25-8
Italia: Signorile 2, De Gennario (L), Folie 2, Centoni 8, Ferretti, Diouf 7, Costagrande 2, Bosetti C. 2, Del Core 8, Arrighetti 6, Piccinini 10, Chirichella 12. All. Bonitta
Tunisia: Argebi R. 2, Ghobi, Mami (L), Ghoul, Agrebi F. 7 , Jamaii 1, Lengliz, Boughanmi, Ben Halima 3, Barhoumi 2, Mnassar, Brik 3. All. Messelmani
Muri: 9-4
Ace: 4-1
Attacchi: 58% Italia; 18% Tunisia
Spettatori: 8700 per 40mila 235 euro