Mondiali Volley Femminili – Paropagelle di Italia-Brasile 2-3. Tema: Accadde oggi 12 ottobre

Mondiali Volley Femminili – Le giocatrici azzurre hanno le lacrime agli occhi. Qualcuna piange. Ed è giusto così. Perchè il quarto posto, dopo la cavalcata che l’Italia di Marco Bonitta ha fatto in questo Mondiale, è davvero la peggio cosa che ti si possa trovare tra le mani. Aggiungiamo: dopo essere state sotto per due a zero, aver rimontato e aver perso al tie break con il Brasile a dominare senza problemi. L’amarezza è dura da buttar via. Quasi impossibile. Fra qualche mese, guardando indietro, guardando agli infortuni, agli abbandoni forzati e non voluti, alle difficoltà. Beh, guardando a tutto questo, il quarto posto sembrerà un ottimo risultato. Oggi non lo è. Oggi è una grande beffa. E’ una grande amarezza. Hai voglia a gioire del pubblico del Forum, della festa della pallavolo che ne è uscita, dello sponsor pubblicitario ad un movimento che cresce di anno in anno. Di Milano che urla “Italia Italia” anche se l’ultima palla la mette giù Fernanda del Brasile.

Detto che, per natura, siamo positivi, il tema delle “paropagelle” dopo questa finale terzo e quarto posto è “Accade oggi“. Per dare un senso al futuro. Perchè ci sarà un nuovo 12 ottobre, un’altra opportunità. E per chi, per raggiunti limiti di età, quest’opportunità non ci sarà più, beh, rimarrà la maglia azzurra con il proprio nome scritto sopra e quel che significa. Che non è poca cosa.

Eleonora Lo Bianco – Oggi la Leo gestisce meglio rispetto a ieri le sue attaccanti. Anche perchè in certi momenti ha una sola soluzione possibile che si chiama Valentina Diouf. Non è sicuramente la miglior Lo Bianco che abbiamo visto negli ultimi anni, ma è sicuramente una Lo Bianco che ha meritato il campo nonostante Bonitta l’avesse lasciata a casa per poi richiamarla solo all’infortunio di Ferretti. Il 12 ottobre del #1964 l’Unione Sovietica ha lanciato la sonda Voskhod 1 in orbita terrestre. Fu una prima volta. Una sonda rimasta nella storia. Come la Leo rimarrà nella storia della pallavolo italiana. Non c’è dubbio. #Voskhod

Valentina Arrighetti – Non una serata brillante per lei questa sera. Anzi. A muro, vede i sorci verdi: 1 punto soltanto in questo fondamentale e un 18% in attacco che difficilmente può essere vero. Di verissimo, invece, c’è che il Brasile al centro è una potenza e per qualsiasi centrale sarebbe stato difficile. Ma difficile è pensare che Arrighetti oggi non abbia le palle stragirate. Nel #1974, durante la Guerra del Vietnam, il presidente Richard Nixon annuncia che gli Stati Uniti ritireranno 40.000 soldati entro Natale. #GuerrieraRitirata

Cristina Chirichella – E’ la miglior dell’Italia. Perchè quando c’è da tirar fuori le palle, lei dimostra che la carta di identità “bassa” delle volte può essere un vantaggio. Giovane sicuramente. Spregiudicata anche. Fa il suo anche in seconda linea, difendendo quando viene chiamata in causa. Certo, attacca poco e male (1 punto solo per lei in questo fondamentale) ma 3 dei 6 muri di squadra sono suoi. E poi scusate, ma nel quarto set è suo l’ultimo punto quando in scivolata si gode il Forum che esplode. Non perfetta. Ma bella vera. Scegliamo un nato il 12 ottobre. Siamo andati a cercare i personaggi noti che sono venuti al mondo oggi. Scegliamo un attore scanzonato,simpatico, bello e bravo. #MassimoGhini, nato il 12 ottobre del #1954.

Valentina Diouf – Cosa si può dire di una giocatrice che, praticamente da sola, ha tenuto su una squadra con la sua palla alta? Difficile comprendere perchè Bonitta non si sia giocato la carta Diouf fin dall’inizio visto il match di ieri: ma alla fine, non conta. Sono 31 i suoi punti alla fine della partita, con un 1 muro, 2 ace, 62 palle attaccate e un’efficacia del 47% che la proiettano direttamente nel futuro. Per Valentina Diouf, scegliamo il 12 ottobre del #2030, come cantavano gli Articolo 31. Perchè in futuro ci sarà sicuramente un’altra finale per l’Italia. E lei sicuramente ci sarà.

Nadia Centoni – Una serata no. Il muro del Brasile è penetrante, è alto. Lei lo evita ma la difesa verdeoro sulle sue direzioni d’attacco c’è. Un punto e il 12% di efficacia in attacco sono troppo poco per quanto bene Nadia ha fatto in questo Mondiale. E’ un epilogo troppo amaro per essere vero. Per noi lei è il 12 ottobre del #1994, quando La Nasa perde il contatto radio con la #SondaMagellano. Lei oggi ha perso il contatto con il suo Mondiale. Peccato.

Antonella Del Core – Oggi ha avuto, ancora una volta, una santa pazienza. Di difendere, di tirare, di aspettare, di ricevere con il 71% di perfezione e di attaccare 32 palloni. Solo in un’occasione le viene il braccino ma è l’unica cosa che si può dire all’Antonella Nazionale. Che in questo Mondiale ha fatto la differenza per la squadra azzurra. La migliore, a conti fatti, delle ragazze di Bonitta. Per lei scegliamo un momento storico per la medicina. Il 12 ottobre del #1928, il polmone d’acciaio viene usato per la prima volta al Children’s Hospital di Boston. E lei è stato il polmone di acciaio per tutto il Mondiale di quest’Italia. Una marcia in più. Una forza grande.

Carolina Costagrande – Brutta serata per l’italo-argentina che dopo essersi conquistata il posto da titolare – quando forse al Mondiale non doveva esserci se solo Bosetti non si fosse infortunata – è caduta  nel finale, inanellando due brutte gare: prima la Cina e oggi il Brasile. Poche soluzioni, poca potenza. Un punto soltanto per lei e il 12% in attacco. La paragoniamo al #1582. E questo giorno, sul calendario gregoriano, non esiste: per riallineare il calendario alle stagioni, i giorni dal 5 al 14 ottobre 1582 vengono saltati. E semplicemente, lei questa sera non è esistita. Male.

Monica De Gennaro – Insieme a Chirichella è la migliore delle azzurre. Tiene in piedi la ricezione con l’83% di positività e il 62% di perfezione. In difesa fa gli straordinari, è sulle traiettorie d’attacco brasiliane ma spesso e volentieri Sheila e compagne giocano sul muro e Daniell spinge bene il gioco. E le brasiliane senza muro, o con muro aperto…hai voglia a difenderle. Il suo è un grande mondiale. E basta. Oggi abbiamo scoperto che non serve guardare al passato, alla migliore Cardullo, per vedere un libero bravissimo e su tutte le palle. Abbiamo forse scoperto l’America? Esattamente il 12 ottobre del #1492, Colombo la scopriva questa America….

Francesca Piccinini – Non è la migliore Picci quella vista in campo in questa fase finale del Mondiale. E l’idea che, forse, ai livelli di Brasile, Cina, Russia e Usa non ci possa più stare, è venuta a più di una persona. Ha fatto il capitano anche quando è stata fuori. E il suo amore per questo sport e per la maglia che ha vestito per vent’anni non sono in discussione. Nel #1792, viene fissato per la prima volta il #ColumbusDay poi spostato al secondo lunedì di ottobre. Neanche il Coumbus Day è intoccabile. E per la Picci, probabilmente, l’avventura azzurra potrebbe finire qui. E nessuno toglie il suo lavoro da capitano. E il suo ruolo di schiacciatrice in questi anni. Sia chiaro.

Caterina Bosetti – A fine gara ha gli occhi lucidi della delusione e l’orgoglio di non piangere. La “Little Bose” dovrà ricaricarsi perchè dopo essere stata il fenomeno della pallavolo italiana, è difficile partire in questo Mondiale come quarta banda e poi far parte del sestetto che sfiora il bronzo ma che rimane giù dal podio. In attacco, nonostante le difficoltà, cresce nei tre set in cui resta in campo: 8 punti e il 33% di efficacia, in una serata così, non sono un risultato malvagio ma sicuramente Bosetti sa fare meglio e, soprattutto, la pallavolo italiana si aspetta che lei di meglio faccia. Lei compresa. Nel #1946, l’Italia adotta l’#InnoDiMameli come inno provvisorio. C’è ancora oggi. La Cate deve conquistarsi il posto fisso, per dirla come la direbbero i sindacati, nella nazionale azzurra. Glielo auguriamo, così come l’inno di Mameli si è conquistato il posto fisso partendo da provvisorio.

ITALIA-BRASILE 2-3 (15-25 13-25 25-22 25-22 7-15)
ITALIA: Lo Bianco 1, Del Core 11, Chirichella 6, Centoni 1, Costagrande 1, Arrighetti 4, De Gennaro (L). Piccinini 1, Ferretti, Diouf 31, Folie 1, Bosetti C. 8. All. Bonitta.
BRASILE: Jaqueline 18, Thaisa 10, Sheilla 21, Fè Garay 14, Fabiana 13, Dani Lins 5, Camila Brait (L). Gabi, Tandara, Fabiola. Non entrate: Adenizia, Natalia. All. Zé Roberto.
ARBITRI: Jiang (Chn) e Rolf (Usa)
Spettatori: 12600 . Durata set: 24, 25, 29, 32, 15.
Italia: bs 12, a 7, mv 6, er 14.
Brasile: bs 9, a 5, mv 11, er 11.

Ph Fivb

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