RUBRICA #IlTiroIgnorante. Risponde a 10 domande ignoranti Silvia Gottardi

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Il Tiro Ignorante

Il tiro ignorante. E’ un modo di vivere, forse. Qualcosa che solo chi gioca a basket può capire fino in fondo. Perchè l’ignoranza, quella goliardica ovvio, va capita e amata. Per ogni intervistato, dieci domande differenti (perchè l’ignoranza di cui parlavamo è sempre differente). L’intervistato suggerirà una domanda ignorante per l’intervistato successivo. Delle volte, dalle domande più ignoranti si scoprono cose interessanti, semplicemente curiose. E il tiro ignorante fa sempre scoprire qualcosa: una vittoria, una sconfitta, il coraggio, la forza di non pensare ma di tirare soltanto. Il tiro ignorante è quello che si fa in una situazione di emergenza totale. Quando di alternative non ce ne sono. La nostra rubrica ha una sola regola: è vietato glissare, bisogna rispondere. Anche se non si sa. Anche se non si ricorda. Perchè il tiro ignorante, per definizione, lo provi. Il tiro ignorante, perchè sia ignorante e vada dentro quel maledetto canestro, bisogna provarlo.

E’ il giorno del “Tiro Ignorante”. Eccolo, è arrivato, finalmente! E questa settimana abbiamo scelto Silvia Gottardi, guardia del Sanga Basket Milano, di recente rimbalzata nel web anche per il suo nuovo blog “She Got Game“, che vi invitiamo a leggere: perchè è provocatorio, non è banale e a noi le cose non banali ci piacciono anche quando non siamo totalmente d’accordo. Classe 1978, ha vinto anche uno Scudetto con Priolo, una Supercoppa con la Comense nonchè Scudetto e Supercoppa d’Inghilterra nel 2005 con la Coca cola Rhoonda Rebels. E ha vestito la maglia della Nazionale italiana di basket femminile under 18 e anche quella seniores.

La foto in copertina è di Alessandro Amato.

Qui sotto, le dieci domande ignoranti, una suggerita da Raffaella Masciadri.

1. Chi ha incastrato Peter Pan? (suggerita da Raffaella Masciadri)
Raffaella Masciadri con la sua difesa asfissiante!

2. Le verdure che non mangiavi da piccola e perché.
Mangiavo solo il minestrone, ma nessun tipo di verdura perché non mi piacevano. Poi crescendo non solo ho imparato ad amarle ma ho capito che fanno benissimo e devono essere alla base della nostra alimentazione. Per questo cerco di non mangiare la carne, ma solo, appunto, verdure e pesce!

3. L’insulto più gettonato che hai detto ad un’avversaria a denti stretti.
“Pu – – – na t – – ia” regalato a molte, anche mie amiche… mi perdoneranno ma in fondo non è poi un insulto tremendo!

4. Il film per il quale hai pianto di più e perché.
Non sono una da lacrime per i film, ma con Brokeback Mountain (Ang Lee), Million Dollar Baby (Clint Eastwood) e L’Uomo in più (Sorrentino) è impossibile trattenersi. Le lacrime arrivano quando viene meno la speranza e, in ognuno di questi film, la speranza svanisce per un motivo o per l’ altro.

5. La cosa più imbarazzante che ti è capitata in spogliatoio. Un massaggio con acqua e sapone della mia mitica compagna Sashka Aleksandrova (Priolo 1998). Solo dopo ho capito come mai le veterane mi lasciavano farlo per prima nonostante i 20 anni di età! Altro che relax, imbarazzo purissimo perché ovviamente il massaggio ho dovuto farlo totalmente nuda!

6. La scommessa più cretina che hai perso.
Capodanno. Al palazzetto, quando giocavo al Geas con il mitico Natalino Carzaniga: “Scommettete che segno da tre (vestita elegante )? Perché chi segna il primo dell’anno segna tutto l’anno!“. Ovviamente ogni canestro sbagliato significava un bicchiere di spumante alla goccia… Non ricordo se ho mai fatto canestro quella notte!

7. Se ti trovassi davanti Lebron James che cosa gli diresti?
Vuoi salire da me a bere una cosa…?

8. La frase in dialetto più divertente che ti hanno insegnato i tuoi nonni.
Gropi, seradure e dòne, bisogna torli co le bone (dialetto trentino 🙂 )

9. Se una rondine non fa primavera, cosa fa effettivamente primavera?
Un tatuaggio nuovo!
10. La tua definizione di “tiro ignorante”.
Un tiro di puro istinto, ma non per forza da 3 come quelli del suo inventore Basile…anzi, direi che molti tiri da 2 lo possono essere molto di più.

Leggi anche il “Tiro Ignorante” di Raffaella Masciadri

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