Il sitting volley, questo sconosciuto. Andiamo avanti e conosciamo da vicino il mondo della pallavolo da seduti, meglio noto- dopo le Paralimpiadi di Londra 2012 – come sitting volley.
Dopo aver analizzato il campo di gioco, la battuta e l’attacco, la rete, i palloni e le squadre parliamo di un altro punto cruciale: il fondamentale del muro.
Come nella pallavolo in piedi, il muro è un’attività di difesa concessa solo ai giocatori in prima linea.
Come nella pallavolo in piedi, il muro non è conteggiato nei tre tocchi possibili.
Come nel volley classico, il giocatore che ha toccato la palla a muro, senza tuttavia fare punto, può toccare la palla per primo dopo il tocco a muro.
La differenza più curiosa riguarda il muro della battuta avversaria: nella pallavolo in piedi non è possibile murare la battuta che arriva dall’altro campo. Nel sitting volley, invece, si.
Non si possono ovviamente alzare le natiche nel momento del muro.