Lo abbiamo conosciuto quest’estate Diego Flaccadori. Nei prossimi anni si farà conoscere ancora meglio
Diciannovenne, gioca da quando ne aveva 5 di anni, ha già assaporato la Nazionale, e quest’estate ha partecipato all’Adidas Eurocamp di Treviso classificandosi tra i migliori e ricevendo i complimenti di Mike Schmitz, scout DraftExpress. Bastano questi elementi per capire quanto sia grande e incredibile la passione e la dedizione che Diego Flaccadori ha per la palla a spicchi. Una storia di sport in cui al talento, ai palleggi e ai tagliafuori, si uniscono sacrificio, fatica e voglia di farcela anche nei momenti più duri. Ecco la nostra intervista fotografica al playmaker della Dolomiti Energia Trento.
LA FAMIGLIA
E’ stata fondamentale nel mio percorso, mi è sempre stata vicina fin da quando ero piccolo, soprattutto durante i momenti di difficoltà. Hanno sempre creduto in me e mi hanno spronato ad andare avanti. Sono contenti del percorso che ho fatto, anche se sono lontano e indipendente. Vivere facendo quello che mi piace non è sempre stato solo il mio sogno, ma anche il loro.
LA PALESTRA
Quando torno a Bergamo, nella mia palestra, i bambini mi vedono e sorridono, per loro sono un esempio. E’ sempre bello ritornare nella propria palestra, quella in cui sei cresciuto e hai fatto esperienza, nel mio caso il PalaNorda di Bergamo. Inizio adesso il mio secondo anno a Trento, a 19 anni, siamo carichi, gioco in una squadra compatta e vogliamo fare bene in questa stagione.
LA PALLA
Ho iniziato a 4 anni perchè mio nonno Adelio mi portava sempre alle partite del Celana, squadra della mia città, Bergamo, che allora militava in B. Così mi sono appassionato, a 5 anni ho iniziato col minibasket. Ho capito che la pallacanestro poteva essere il mio lavoro dopo l’Europeo Under 18 e con l’inizio della mia avventura a Trento. Ho sempre seguito Micheal Jordan e mi piace Jamal Crawford, per la sua capacità di palleggio. Degli italiani in Nba stimo molto Danilo Gallinari, ha fatto un incredibile Europeo ed è umile. Umilissimo, sempre vicino ai più giovani che lo vedono come un esempio da seguire.L’NBA è un sogno, ma con tanto lavoro e tanta testa, niente è impossibile.
IL SORRISO
Da piccolo mi piaceva giocare a calcio, i miei genitori mi hanno sempre fatto allenare con serenità perchè prima di tutto contava divertirsi. Sempre con il sorriso. Quando giocavo male non m mi sono mai buttato giù, ma ho cercato di riprendermi e spronarmi a fare meglio.
Quali sono le tue doti?
La faccia tosta, è difficile farsi strada e farsi vedere altrimenti. La confidenza con se stessi, essere sicuri di sè per evitare che alla prima difficoltà ci si blocchi.Affrontare tutto con il sorriso.
Diego Flaccadori in bocca al lupo #Schiacciamisto5!
Sonia Di Tommaso
@Sonia_laD