40-38 primo set, LPR Piacenza.
28-26 secondo set, REVIVRE Milano.
31-29 terzo set, REVIVRE Milano.
25-22 quarto set, LPR Piacenza.
15-13 quinto set, LPR Piacenza.
2 ore e quarantacinque minuti di gioco.
No, non è impazzito il tabellone. O meglio, nei primi 10 punti circa è pure successo ma poi ogni azione è stata dettata con estrema precisione. Il sorpasso della Revivre Milano è durato fino al 23 pari del primo set, quando poi le due squadre hanno roccambolescamente combattuto fino al fatidico risultato. Inutile descrivere l’atmosfera ansiante. Partenza in vantaggio nel secondo set per i lombardi, per poi immergerci di nuovo in un vortice di rincorse continue, tra cartellini gialli ad entrambe le panchine e qualche invasione di troppo. Dal 19 pari ricomincia il gioco dei sorpassi, stavolta vinto da Milano 28-26 a causa di un brutto fallo nello scontro in alzata tra Marshall e Hierrezuelo. Ridaje col 25 pari nel terzo set fino al 31-29 a favore della Revivre, con uno sfortunatissimo Hernandez colpito da una battuta che viaggiava verso gli spalti. Quarto set più normativo dove LPR PIACENZA si impone con più decisione, a cui la Revivre rende il favore rimando in vantaggio per quasi tutto il quinto, sebbene sul finale ci si trovi sul 12 pari..e poi Piacenza, 15-13.
Tra gli stupori condivisi e trasversali, la paropagella di oggi non poteva che essere dedicata alle #curiosescoperte, più o meno scientifiche, che hanno occupato i nostri giornali di cronaca in tempi recenti. Il mondo è bello perché è vario ed a noi piace annusare dove si nasconde l’inaspettato!
Raydel Hierrezuelo (LPR PIACENZA): il palleggiatore dallo spirito caliente, che più volte abbiamo visto coinvolto in trepitanti moti agitazionali, stasera non sembra essere proprio massimamente performante. Un’invasione di troppo e qualche alzata bassa, tra cui ne annoveriamo una allo sventurato Papi (costretto ad attaccare in palleggio), ed è subito chiaro dal primo set che forse non sarà una serata di gloria e magnificenze. Sfortuna vuole che la linea Hierrezuelo-Hernandez sia a talmente empatica e connessa che anche il suo braccio destro non sembra aver ingranato molto la marcia per tutto il primo set, recuperando poi un buon range di positività nel corso della partita. Per questo sovviene alla mente la notizia di quei due topolini alla Duke University Miguel Nicolelis i cui cervelli sono stati connessi con degli elettrodi affinché si influenzassero a vicenda nel raggiungimento del cibo #cervellifusi
ANGEL DENNIS (REVIVRE MILANO): senza alcun dubbio Dennis rappresenta un buon innesto per il sestetto milanese, che non nasconde le difficoltà del momento nemmeno dalla parole di Monti a bordo campo nel pre-partita. Giusto per argomentare quest’ultima tesi, i tabellini riportano buone percentuali d’attacco, tra cui spiccano quelli scagliati sul finale del primo giorno set che hanno mantenuto la Revivre altamente competitiva fino alla fine. Quand’ecco che nel secondo set sembra rompersi qualcosa: palleggio sulla rete e bagher oltre la linea consentita riportano Piacenza al 14 pari, tra lo stupore generale ed i dubbi circa questa amara parentesi dell’attaccante. Ed anche nel quarto si macchia di un pallonetto che non oltrepassa la rete. È la medesima espressione di quel marito che è corso a chiedere il divorzio dopo aver visto la moglie struccata, come la cronaca riporta. Coronaropatie a parte, per questi due punti si aggiudica l’hashtag di #truccosalvavita.
Loris Manià (LPR PIACENZA): come ben tutti sanno, i liberi più di altri ruoli devono ben ricordare quanto ogni parte del loro corpo sia fondamentale nel recupero e salvataggio di ogni pallone vagante. E Manià lo sa bene, dato che in questa gara mostra un perfetto recupero di spalla misto braccio con cui ributta la palla nel campo avversario. Peccato che poi il punto sia comunque a favore dei milanesi. Una storia che si ripete anche nell’affannosa rincorsa saltando i tabelloni a bordo campo, senza buoni risultati. Un po’ la stessa malaugurata sorte che ha incontrato quel ladro che qualche tempo fa ha rubato un’autoradio, lasciando però 15 dollari sul sedile della macchina #ladrosfortunato
Federico Marretta (REVIVRE MILANO): udite udite, o voi tutti benamati followers, il cui intento non è semplicemente quello di seguire ma anche di giocare a pallavolo. Schiacciamisto c’è e vi porta fortuna! Manco 7 giorni fa sentivamo nell’intervista con questo ragazzo il suo desiderio incontenibile di tornare nel rettangolo di gioco dopo un infortunio; ed eccolo qui, presente ed autore di una buona prestazione in terra straniera. Insomma, basta scoprire il trucco per far funzionare gli ingranaggi. A tal proposito, sappiate che un recente studio ha determinato direttamente proporzionali li livello di intelligenza e la lunghezza di uno sbadiglio..magari può tornare utile a qualcuno saperlo! #sbadigliintelligenti
Simone Alletti (LPR PIACENZA): quando al Palabanca si consuma quel terribile misfatto che vede l’arbitro non fischiare un palleggio sporchissimo ad Hoag, Alletti spalanca le braccia guardando il fautore della discutibile decisione, dopo aver chiuso il punto con un secco muro. Sarà poi sempre lui a sancire il 36-35 a favore della LPR Piacenza nello stranissimo primo set ed il 25-24 Piacenza nel secondo. Carattere e performance all’appello, giusto per essere chiari. Per questo ci ricorda una scoperta che sottolinea come l’utilizzo di piatti rossi diminuisca l’appetito, inducendo i golosi appetenti ad ingurgitare una dose minore di pietanze. La spiegazione risiede nel fatto che tale colore attira e coinvolge l’attenzione, così come Alletti ha magnetizzato gli sguardi in questi scambi lodevoli #piattoattentivo.
Giorgio De Togni (REVIVRE MILANO): l’ace agli inizi del primo set ha subito accattivato gli spettatori accorsi stasera al Palabanca, in modo tale da poter inquadrare immediatamente il ruolo di un giocatore che vuole farsi sentire. Obiettivo si può dire abbastanza raggiunto, grazie a quel muro che mantiene viva la Revivre sul 19-17 nel quarto set. Ma è soprattutto di una ricezione perfetta presentata sul finale del secondo set con cui riacciuffano i piacentini sul 20 pari che si vuole parlare. Sebbene la battuta non fosse particolarmente incisiva, sono quelle sorprese che non ti aspetti e riguardi per essere sicuro che siano accadute realmente. Come avrà fatto Liu Xiaojun, un ristoratore cinese che ha accusato una perdita di circa 13000 euro per aver lasciato ai suoi clienti la libertà di pagare il conto pari a quanto desiderassero. Un obiettivo di rilancio del locale poco azzeccato #stuporepalpabile