Paropagelle di Piacenza-Lube. Tema: Tim Burton

In questa domenica pre-natalizia il clima di festa è altisonante, accompagnato dalla voglia di Piacenza e Lube di mettere sotto l’albero tre appetitosi punti. Sebbene la mancanza di Marshall possa destare qualche ansia, Piacenza parte bene, innescando anche qualche tensione di troppo negli avversari, a tal punto che lo stesso Juantorena vince subito un cartellino giallo. Si giunge quindi verso il termine con Piacenza in vantaggio 22-20, momento non sfruttato positivamente. La Lube riacciuffa gli avversari e si porta a casa il primo set. Si riparte nel secondo con un vantaggio netto di 4-0 dei padroni di casa, che però si anche stavolta non riescono a difendere fino in fondo lo stacco guadagnato. Juantorena prende sotto braccio tutti i compagni e riporta in vantaggio la propria squadra. Ma non è ancora tutto finito: Piacenza non molla e saranno giusto i due attacchi finali a permettere ai marchigiani di guadagnare anche il secondo set, 25-23. Il terzo set sembra riflettere lo sguardo perso e forse un pò abbattuto dei piacentini, fino a quando alcuni attacchi brillanti di Hernandez ed Alletti li riportano in vantaggio 17-14. È proprio questa tenacia che li ben ripaga, vincendo il terzo set con l’ace di Clevenot 25-20. Con il medesimo spirito Piacenza alza la voce anche nel terzo, insieme a capitan Zlatanov in campo. Seppur con buon vantaggio, subentra nuovamente un periodo di crisi causato dall’ace di Christenson e dal muro di Sokolov ai danni di Hernandez. Anche Manià non riesce a contenere il servizio di Juantorena ed il parziale attesta di nuovo la parità sul 23esimo punto. Ma qui Hierrezuelo lancia la battuta in rete e gli animi un pò si spengono; è poi l’attacco out di Hernandez a chiudere definitivamente la partita, con la vittoria della Lube per 3-1, con dell’amaro in bocca.

 

Paropagella di stampo cinematografico per oggi, in virtù dell’uscita nelle sale del nuovo film di #TimBurton, sempre in grado di estasiare e stupire i più curiosi. Perché in fondo sono un comuni denominatori anche del nostro campionato!

 

VIKTOR YOSIFOV (LPR PIACENZA): tira una battuta davvero forte e ben direzionata, tant’è che la ricezione marchigiana nulla può, se non tenere la palla viva, rilanciandola direttamente nel campo avversario. Tutti esultano, Yosifov compreso, ma quest’ultimo si accorge che quella palla, così roccambolescamente recuperata, tanto fuori non è. Lancio disperato all’ultimo in rincorsa della palla che poi, per sua fortuna, fuori è per davvero. Il cambio di espressione dall’euforia all’allarmismo vissuto ricorda un po’ l’estremo disagio presente in #edwardmanidiforbice.

 

TSVETAN SOKOLOV (CUCINE LUBE CIVITANOVA): evitare di trovarsi al momento sbagliato nel posto sbagliato è la grande lezione del giorno per Sokolov. Pesaresi non riesce a difendere positivamente un attacco che finisce direttamente sul suddetto sventurato, colpito in pieno petto dal pallone. #bigfish, perché  anche oggi abbiamo potuto entrare nel mondo dell’inaspettato ed inusuale.

 

TREVOR CLEVENOT (LPR PIACENZA): se sul 19-20 in un primo set alquanto combattuto riesci ad allungare il braccio esternamente e difendi un attacco di Sokolov, i commenti direi che risultano eccessivi. Vincere alla lotteria probabilmente provocherebbe la stessa emozione, per questo lui rappresenta #lafabbricadicioccolato di questa partita.

 

MICAH CHRISTENSON (CUCINE LUBE CIVITANOVA): a metà del secondo set, dopo una serie infinita di scambi, Christenson avrà  ritenuto che tutto questo spreco di energie sia oltremodo nocivo. Ed è con questa leggerezza che attacca una palla di prima intenzione, realizzando il vantaggio del 14-13. Un colpo inaspettato, così come nulla si conosce e ci si prospetta della misteriosa #missperegrine.

 

ENRICO CESTER (CUCINE LUBE CIVITANOVA): sul finire del secondo set la tensione è alta e, si sa, spesso gioca brutti scherzi. Una parziale  mancanza di intesa ed armonia con Christenson porta il centrale marchigiano a cileccare del tutto un pallone a lui indirizzato, nello sgomento generale e con gli stessi occhi dei ritratti in #bigeyes.

 

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