Dopo la Coppa Italia ogni squadra ha molta voglia di far parlare di sé, tra meriti da confermare o sconfitte da riscattare. Verona si fa subito protagonista di un palco mancato e parte carica contro Modena, con una prima linea incontenibile che con cui si porta subito in vantaggio 7-3 nel primo set. Le troppe battute sbagliate di Modena e qualche muro subito crea un distacco sempre più netto e Randazzo lo demarca con giusto un ace su Rossini. Verona conquistare così il primo set e riparte nel medesimo modo anche nel secondo, seppur Piazza tenti con lo schieramento di Holt di designare un destino differente. Obiettivo mancato, dato che, dal 10-9 guadagnato da Petric, Verona prende di nuovo il sopravvento 17-12, con gli emiliani in totale blocca fisico ed emotivo. Anzani mura Ngapeth sul 19-13 ed il palazzetto esplode: qui Modena abbandona ogni volontà ed il secondo set lo chiudono i padroni di casa. Modena sembra essere più solida nel terzo ma Verona, con a capo Kovacevic ed un bellissimo ace, passa 10-7. Muro di Petric e Modena è ancora vicina, scambio da cui riparte una partita avvincente e ben giocata da ambedue le parti. Ngapeth riceve di spalla e Anzani non manca di mettere a terra un pallone, motivo per cui ci si porta sul 18-17 per Verona. Sul 20-17 torna in campo Piano su Holt ma la situazione non cambia e Verona continua a guadagnare punti. Modena rimane comunque attaccata ancora un po’ alla partita, agganciando un insperato 24 pari. Ma è Verona a chiudere gloriosamente una partita degna di nota ed onori, con un 3-0 spettacolare.
In una domenica piovosa ed uggiosa una tra le possibilità valutabile tra gli appisolamenti vari è una sbirciatina a qualche programma che la televisione offre senza timori e restrizioni. Paropagella allora dedicata ai grandi protagonisti che animano gli schermi, i #conduttori.
LUIGI RANDAZZO (CALZEDONIA VERONA): una battuta che lascia poco all’immaginazione, collezionando punti preziosi ed invidiati. Uno spettacolo puro, così come tutti sanno apprezzare in #MaurizioCostanzo, un uomo che sullo show ha creato una carriera.
EARVIN NGAPETH (AZIMUT MODENA): trova un fessura invisibile nel muro avversario, dove non solo fa passare la palla ma finalizza il punto. Il tutto con un pallonetto, diretto al centro scoperto del campo. Un colpo da maestro, che fa le veci di tutti i grandi insegnamenti dell’insostituibile #AlbertoAngela
MICHELE BARANOWICZ (CALZEDONIA VERONA): non gli bastava mettere mano su un palla vagante, il colpo dei colpi arriva con una difesa letteralmente di schiena. Coinvolgimento totale nell’azione ed MPV del match, al pari del peso preponderante di #EnricoMentana che, nonostante sia messo a dura prova nei dibattiti politici, con charme ed eleganza sistema sempre situazioni tendenti al degenero.
SALVATORE ROSSINI (AZIMUT MODENA): in un periodo non particolarmente brillante per la formazione emiliana, una certezza che si riconferma anche questa domenica è proprio lui, il libero nazionale, seppur oggi con qualche tratto a volte meno solido. Un pò come la coerenza che solo in pochi sanno esprimere ma che la televisione italiana conosce con la celebre #MariaDeFilippi, cardine dei pomeriggi invernali di molte donne italiane.
AIDAN ZINGEL (CALZEDONIA VERONA): fin dagli inizi saluta gli ospiti con qualche muro di benvenuto, filosofia di vita che mantiene con costanza anche agli inizi del secondo, giusto per risvegliare qualche ansia. Una prestazione da invidia ed applausi, come quelli meritati da #CarloConti che negli ultimi anni continua a conquistare ingaggi importanti, apprezzato dal pubblico e dalla critica.