Paropagelle di Piacenza-Trento CEV Cup. Tema: #Oscar2017

Serata di Cev Cup alla Palabanca, con ospiti tutt’altro che stranieri. Contro la LPR Piacenza si schiera Trentino Diatec, in un match a tratti combattuto ed insidioso, seppur in fin dei conti dominato dai trentini. Agli inizi del primo set Piacenza mostra i denti ed una buona grinta, grazie a due belle giocate di Clevenot, efficace anche con un pallonetto spinto. Trento però riesce a staccare 14-8, mantenendo tale vantaggio fino al 23-18 quando due netti muri di Yosifov non riescono a cambiare le sorti del set. Riparte il secondo set con un turno di battuta di Lanza che mette subito in difficoltà la ricezione piacentina, in grado però di riportarsi sul 10-9. Cade anche qualche  palla senza motivo sul terreno biancorosso, destando diverse proteste, ma si ravvisa anche una difesa spettacolare di Manià, 16-14 vantaggio Trento. Gli errori di Solé e Stokr consentono poi un inaspettato pareggio 22-22 ma Trento conquista anche il secondo set con l’attacco out di Hernandez. Ultima parentesi di partita inesistente per Piacenza, fin da subito soverchiata con un 8-3 in svantaggio. Hernandez stasera proprio non gira e viene sostituito. Sembra esserci una svolta sul finale, quando i padroni di casa si riavvicinano sul parziale di 19-17 per Trento, che però conclude il set senza lasciare molti margini di errore o cambiamento.

 

Ogni notte ha suo sapore, in quanto ombre ed oscurità spesso lasciano spazio ad esperienze uniche, non sempre velate nel concreto ma almeno dalla percezione soffusa. Sensazioni singolari, come quelle vissute nella notte degli #oscar2017, che qui riproponiamo a modo nostro.

 

SIMONE GIANNELLI  (TRENTINO DIATEC): riconferma di un talento incommensurabile in ascesa, così ogni palla diventa attaccabile. Peccato per quel tentativo mancato con l’intento di colpire a sorpresa il muro piacentino ma rimane il #jimmykinnel della situazione, con testa e pancia sempre coinvolti.

 

VIKTOR YOSIFOV (LPR PIACENZA): tutta la rete è casa sua, perché, pur trovandosi al posto di Marshall per un’inversione casuale dopo l’attacco, salta e muro e fa punto, senza problemi. Vero attore dell’azione con cui ci ha fatto un po’ sognare, come la fascinosa #emmastone, miglior attrice protagonista.

 

TINE URNAUT (TRENTINO DIATEC): accompagna al tentativo a muro la difesa di piede. Nulla da fare ma si premino coraggio e caparbia. La stessa che ritrova quel grazioso uccellino in #piper, oscar come miglior cortometraggio d’animazione.

 

AIMONE ALLETTI (LPR PIACENZA): una decisione arbitrale alquanto discutibile decreta un suo fallo in palleggio, tra le grida del Palabanca. Ricorda a tratti quel famoso colpo di scena ai danni di #lalaland, grazie a cui ognuno avrà pensato che, in fin dei conti, la beffa non colpisce unicamente i comuni mortali.

 

MASSIMO COLACI (TRENTINO DIATEC): una difesa a dir poco spettacolare, corpo rasente al terreno e recupero di una palla ormai data per terra. Quando gli applausi sono meritati ed eguagliano la prestazione; ricordando un film nello stesso modo meritevole, #moonlight.

 

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