Una partita inaspettata, sconvolgente, imprevedibile? Non si potrebbe affermare il contrario! Azimut Modena espugna il palazzetto veronese con un parziale di 3-0, forte di una prestazione eccellente di Ngapeth e compagni. Verona si appresta al primo set con tutta l’energia e la grinta necessaria ma anche una percentuale di errori al servizio poco accettabile. Il vantaggio 10-7 viene così ribaltato a favore dei modenesi, fino alla ritrovata parità sul 20-20. Chiudono il primo set due magie di Ngapeth, seppur Djuric continui a destare ancora qualche insicurezza. Confermato Travica nel sestetto modenese, il secondo set riparte ancora con qualche errore di Verona che consente agli avversari di prendere fiato. Kovacevic colpisce l’asticella ma il compagno Anzani recupera l’errore commesso con un muro insuperabile ai danni di Holt, 11-9 Modena. A questo punto torna lo spettacolo puro di Ngapeth supportato da alcune difese di Rossini ma Verona si riavvicina di nuovo pericolosamente, grazie a qualche occasione poco sfruttata da parte di Modena. Ma Ngapeth quest’oggi è più che presente ed anche il finale del secondo set è tutto suo, con un manofuori in pipe per il fischio conclusivo. Nel terzo set Modena ha davvero intenzione di portarsi a casa la partita e, mentre Verona continua ad essere troppo fallosa in battuta, Vettori s’appresta a un turno oltremodo positivo, con un servizio nell’angolo e due vincenti. Vantaggio Modena 11-5. Capitan Kovacevic riprende allora energie e compagni, recuperando qualche punto vitale che ridanno linfa ed approfittano dello spaesamento modenese. 17-16, vantaggio praticamente eliminato. Modena torna però in testa grazie al turno in battuta di Le Roux e, seppur Anzani non lasci scampo al centro, il punto subìto in difesa da Djuric su attacco di Vettori e l’ace conclusivo di Ngapeth consentono ai tifosi di segnare a penna gara 3 di domenica.
Il bello dei play-off è che ormai nulla è scontato, ogni partita con il suo perché; un po’ come ben sacco i sognatori, coloro il cui pensiero viaggia e trascende ogni dato fattuale. Perdiamoci allora nelle #fasilunari, alla ricerca di un pensiero che ci porti un po’ più in là.
AIDAN ZINGEL (CALZEDONIA VERONA): insieme al compagno Anzani per una partita spettacolare, incorniciata positivamente dal muro del 21-20 vantaggio Verona e con un ace nel secondo set ai danni di Rossini. Una #gibbosacrescente, in quanto la porzione di disco lunare illuminata supera ben oltre la metà.
NEMANJA PETRIC (AZIMUT MODENA): per la collezione primaverile “i colpi impossibili”, Petric tiene viva una palla difficilissima, inventando un colpo in torsione del corpo che fa punto sulla linea di fine campo. Un capitano che rappresenta un nuovo avvio, l’inizio insomma di una #lunacrescente.
LUIGI RANDAZZO (CALZEDONIA VERONA): non ingrana totalmente nel primo set, sbagliando anche un’alzata che concede il vantaggio modenese 22-21, per poi tornare nel terzo con una marcia in più. E’ una #lunanuova, poiché in questo match non esattamente visibile ma pronto a crescere.
DRAGAN TRAVICA (AZIMUT MODENA): ormai sempre più presente in campo, ecco un altro giocatore in grado di sfruttare creatività ed innovazione per sorprendere l’avversario. Mani fuori per lui, certo, ma con un’alzata ad una mano indietro che colpisce il muro schierato. #ultimoquarto di una luna in via di affermazione e conferma.
MITAR DJURIC (CALZEDONIA VERONA): l’opposto che non delude, con quegli attacchi che conoscono potenza ed incisività. L’arrivo in battuta/l’inizio di una rincorsa in attacco sono sempre supportati dalle urla dei tifosi, una #lunapiena chiaramente visibile alla curva.